Trattattarartatattttatatatrarrrrrrrarattata tatata bruuuummmmm, eccolo infine. Walter è arrivato a bordo del suo rombante vespino color verde ramarro con evidenti tracce di ruggine. Si ferma a due passi dal gazebo dell'osteria dove lo sto aspettando, salta giù con un agile balzo, incurante delle occhiate curiose dei due ubriaconi seduti ad un tavolo vicino. Si toglie la giacca rossa da babbo natale <<Ciao Fla, scusa il ritardo, ho fatto più presto che ho potuto>>.
<<Che vuoi che siano tre ore di ritardo, qui sotto la pergola di uva americana si sta benissimo>>. Capisce l'ironia, ma è sempre convinto d'avere ragione.
<<Tre ore? Nooo, saranno al massimo venti, trenta minuti>>.
<<L'appuntamento era per le due e sono le cinque>>. Replico, assumendo l'aria offesa.
<<Scusami, ti prego scusami. Ho parlato con degli artisti e non mi sono reso conto del tempo che passava>>.
<<Ti ucciderò più tardi. Dove dobbiamo andare?>> La mostra che dobbiamo allestire ha urgenza di una collocazione e nelle sue ricognizioni pare che Walter sia riuscito a scovarne una.
<<Alcuni giorni fa ho visto un posticino che mi piace. Il proprietario è un simpatico vecchietto. La casa è qui vicino>>.
<<Prima voglio fare merenda. Mentre ti aspettavo mi è venuta fame.>>
<<Giusto, prima si mangia e poi si và. Qui fanno una porchetta deliziosa>>.
<<Per me è un po pesante, preferisco salsicce e crauti con senape forte. Dall'odore devono essere fantastici>>.
<<Tanto per tenerti leggera>> Ironizza ridendo.
Decidiamo di mangiare strada facendo, quindi usciamo con i panini in mano e le birre nella mia borsa.
La casa è decisamente originale, costruita sul tetto di un'officina meccanica. E' composta da due locali ampi e luminosi. Nel primo, suddiviso in tre locali: una cameretta con un letto a ponte che dovremo spostare, saloncino con angolo cottura, camera da letto e bagno. Dalle ampie porte finestre si accede alla veranda, settantadue metri quadri, con una intera parete a vetri. Alle due estremità le porte a vetri che danno sulla terrazza. Un locale originale e decisamente adatto al caso nostro. Suddividendo i quadri e le fotografie, resta lo spazio per sistemare i musicisti e se il tempo lo permette si può sistemare il palco sulla terrazza in mezzo ai fiori, il posto ideale per i poeti che leggeranno le loro opere. Ho le idee chiare e già vedo tutto l'allestimento che una volta finito sarà strepitoso.
Walter è ancora dubbioso. Parlo col proprietario che per pura simpatia mi fa un prezzo più che vantaggioso, e a questo punto anche Walter capitola, accetta e con grandi strette di mano ci accordiamo per la firma del contratto che avverrà appena pronto, di lì ad un paio di giorni.
La parte più difficile è stato convincere Walter che essendo piuttosto pasticcione deve pensare venti volte prima di decidere e fare il contrario. Al contrario, io sono decisa e se una cosa mi piace vado avanti come un carro armato. Stavolta ho ragione e la mostra sarà un successo come non si è mai visto.
Sono sicura che sarà una serata magnifica: Quadri alle pareti e foto d'autore, musica di qualità e poeti che recitano con sottofondo di violino. Stupendo.
Non ci resta che preparare la locandina, contattare i poeti e i musicisti perché pittori e fotografi li abbiamo già e intanto s'è fatta na' certa e ci è venuta fame. Salutiamo l'anziano signore e ci catapultiamo in una bettola lì vicino, perché si sa che nelle bettole si mangia come Castro comanda (come dice un mio amico).