Chi di noi non ha mai pensato almeno una volta al suicidio ? Alzi la mano.
Bugiardi, tirate su quelle mani che tutti, almeno una volta nella vita avete avuto voglia di farla finita. Ovvio che poi ci avete ripensato e visto che l'idea era scomoda l'avete accantonata. Suicidarsi è un gesto di grande viltà perché occorre solo il coraggio di un momento mentre per vivere ci vuole fegato tutti i giorni.
Ricordo che nel mio periodo romantico sognavo di morire e la gente veniva a casa a fare le condoglianze, si salutavano sulla mia bara aperta e io li guardavo e mi veniva da ridere. Vedevo i loro sorrisi tristemente falsi e di circostanza, le amiche, buone quelle, avessero potuto mi avrebbero strozzata ed ora stavano li col fazzoletto in mano.
Lo vedete un cadavere che ride dei parenti? Poi c'era il funerale con tanti fiori coloratissimi e i miei amici col mangiadischi e la Messa da Requiem di Mozart. Tutti in lacrime e si abbracciavano sconsolati e io mi commuovevo e piangevo tutte le mie lacrime. A quel tempo sapevo ancora piangere.
Tornavo alla realtà e mi veniva da ridere mentre la gatta Muccia, mi guardava un po' interdetta e vedevo l'insegna al neon sulla sua testa ' Questa è matta'.
Sulla morte, vera o presunta, ho un rapporto tutto mio personalissimo : ogni volta che c'è una dipartita ci si raduna a casa del caro estinto per portare conforto ai parenti, quindi sorvolerei sul dolore autentico di chi perde un figlio o viceversa la perdita di un genitore, su questo non si scherza. Ma è capitato anche che ad un rosario che si recitava alle sette di sera di un giorno di luglio, con 39 gradi, io appoggiata ad una colonna mi sono addormentata in piedi. Non potevo esimermi dal partecipare ma non ho saputo resistere al torpore incentivato dalle giaculatorie. Patisco le lagne pretesche.
A me piace sempre fantasticare sul rapporto moglie/marito che per la maggior parte ha situazioni esilaranti, tipo: muore lui, lei in gramaglie che versa un fiume di lacrime ( tanto sotto alla veletta non si vedono ) e volge lo sguardo disperato al vicino di casa, un pezzo di marcantonio palestrato e lui serio e compassato, tenta di darsi un contegno, mentre le stringe furtivo la mano. Che sono amanti lo sa anche il canarino della signora Amelia, la vedova che sta all'ultimo piano, solo la buonanima era all'oscuro di tutto. Durante il trasporto al cimitero decidono dove andare ad abitare se da lei o da lui. Se a morire è prima lei, lui è talmente distrutto dal dolore che la sera stessa si fa accompagnare a casa dalla migliore amica della defunta che gli terrà compagnia tutta la notte. Si sente così solo e triste, povero caro!
Altro incontro simpatico sono i due vedovi che portano fiori sulla tomba. Occhiate furtive, sospiri, forti quel tanto che l'altro possa sentire. Vaso di fiori che cade con implicita richiesta di aiuto (sott'inteso, sono una povera fragile donna sola e indifesa) ... Ovvio che il merlo ci casca. Non può perdere l'occasione di mettere in mostra la sua abilità, generosità e capacità di amare. In realtà a lei serve uno che le dia una mano a togliere e mettere su le tende e ad andare alla fiera del tartufo di Alba, perché è lontano e lei guida da schifo. A lui, serve una che gli lavi e stiri le camicie e lo sollevi dalle incombenze casalinghe. Insomma una badante, tanto è in età prostatica e non va oltre.
Li vedi la domenica o il mercoledì nelle sale da ballo ( età media sessanta/ ottanta anni) fare gli orrendi, deprimenti balli di gruppo e anche se ormai non sanno più saltare insistono col ballo del pinguino o il ballo del qua, qua.
Ne avessi trovato uno, uomo dico, uno che sapesse leggere una poesia.
Tuttavia queste coppie sono da ammirare, da prendere ad esempio perché si aggrappano alla vita e sono sereni e pieni di gioia.
Quindi per non cadere in depressione basta trovare una mezza mela anche se usata e quasi da rottamare , e che completa l'altra mezza mela deperita e rotolano insieme fino alla fine.
Ogni tanto si può pensare anche la funerale. Ma non oggi ( come diceva Rossella O'Hara ) < Se ci penso oggi mi viene mal di testa . Ci penserò domani. In fondo domani è un altro giorno >.
E allora che cosa sono i vedovi ? nient'altro che due che hanno fregato sul tempo gli altri due.