Sente un guaito, si volta e lui è lì, tremante. Un cane.

Un pulcioso, spelacchiato, dannatissimo cane.

Maria detesta i cani.

Si avvicina al portone, lui la segue scodinzolando. Il suo corpo è scheletrico e macilento, il suo pelo sporco. E puzza. Puzza dannatamente.

È davvero il cane più brutto che abbia mai visto.. Non che ce ne siano di cani belli. Nient’affatto. Maria detesta i cani.

Lui, quello sgorbio, la guarda tristemente, muovendo la coda con scatti veloci e nervosi.

Maria lo scaccia con un gesto brusco, ma lui no, non vuole proprio andarsene. Forse è attratto dalle salsicce dentro il sacchetto della spesa, pensa Maria.

 Lo spinge via con forza, intimandogli di andarsene.  Ma quello.. niente. Rimane lì a guardarla, scodinzolando. Lo sguardo affamato.. le zampe rachitiche.

Maria gli urla dietro di andarsene, con tutta la voce che ha in corpo, e nel farlo, muove bruscamente un braccio. Il sacchetto della spesa cade a terra, rompendosi e rovesciando tutto il contenuto. Maria sbraita con rabbia e inizia a lanciare contro il cane i cocci di un barattolo di piselli in umido.

 Il cane la guarda uggiolando e se ne va.

Maria raccatta i frammenti ormai inservibili della sua spesa ormai perduta e pensa stancamente che quello sgorbio finalmente l’ha capita.. Non ha alcuna intenzione di occuparsi di un cane, lei che i cani li detesta pure.

Ma la mattina seguente, tuttavia,quando apre il portone per dirigersi a lavoro, Sgorbio è di nuovo lì seduto.

La guarda con i suoi occhi famelici, la coda sempre scodinzolante, le orecchie basse.

Maria non riesce a capire che cosa voglia da lei.. e non ha alcuna intenzione di scoprirlo.

No di certo.

Passano i giorni, interminabili e sempre uguali.

Ormai l’incontro mattutino e serale con Sgorbio, così ormai l’ha soprannominato, è diventato parte della sua routine.

La osserva da lontano, macilento come sempre  e sempre più sporco, ma non prova più ad avvicinarsi a lei.

Maria ora non è più infastidita. Lo ignora semplicemente, come se il cane ormai facesse parte del paesaggio circostante.. Nulla di più e nulla di meno.

Non è affar suo.

E così, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, questi strani incontri assumono quasi il sapore di una consuetudine. Ed anche se non lo ammetterà mai, in qualche modo inspiegabile a Maria piace sapere che qualcuno, al suo ritorno da lavoro, la sta aspettando.

È strano.. Maria ha sempre detestato i cani.

Finché una mattina Maria esce dal portone, e Sgorbio non è lì ad aspettarla. Che strano, pensa Maria, quasi mi sembra che mi manchi.. Ma forse è meglio così.

La strada verso il lavoro.. La giornata monotona e opprimente. L’indifferenza degli allievi.. E il cibo. Montagne di cibo.

Maria parcheggia sotto casa, e quasi si domanda, (ma non lo ammetterà mai con se stessa), se Sgorbio ci sarà.

Ma lui non c’è, e non c’è neppure il giorno dopo, né quello dopo ancora. Meglio così.

Meglio così.

Finché un giorno, Maria rientra a casa, e lui è di nuovo lì.

Le sembra zoppichi un po’.

Le si avvicina timidamente.

Lei non lo guarda, ma questa volta, neppure sa perché, non lo scaccia. Lascia che la segua e lui lo fa, con la sua andatura claudicante.

Maria entra in casa, appoggia la sua borsa sul tavolo, e si dirige verso la cucina.

Cracker, biscotti,e.. ma si, perché no.. un panino al salame.

Ha dei compiti da correggere, lo fa.. sempre sgranocchiando silenziosamente.

Ogni tanto il suo sguardo si sposta verso Sgorbio, che ora è accucciato sul tappeto del soggiorno, e la guarda di sottecchi.

“Sei proprio uno sgorbio.. Ma si può sapere cosa vuoi da me?” Gli butta lì lei, ma questa volta nella sua voce c’è un’insolita  sfumatura di tenerezza.

Ed arriva l’ora di cena.

 Il sole è ormai tramontato, e Maria si dirige stancamente verso la cucina. Tra l’ultimo spuntino e la cena alcuna soluzione di continuità.

Con gesti abitudinari e frettolosi prepara il suo pasto e si riempie il piatto. Vede, con la coda dell’occhio, che Sgorbio è sulla soglia della cucina e la sta osservando placido.

“Ah no, eh!! Non ci pensare proprio, sai? Io non ho mai diviso la mia cena con nessuno e di sicuro non lo farò con uno sgorbio puzzolente come te.. Scordatelo”.

Lui solleva un orecchio e la guarda incuriosito.

Maria si siede a tavola, agguanta la forchetta e con quella arpiona il primo boccone..

Guarda sgorbio, che ora è vicino a lei, scodinzolante. Le appoggia la testa sulle gambe è la guarda in tralice.

La forchetta si ferma a metà strada.

“E va bene, hai vinto tu.. Ma solo per questa volta.. Non ci fare l’abitudine, sai?”.

Maria si alza pesantemente dalla sedia.

Prende il piatto e lo appoggia a terra, proprio vicino al muso di Sgorbio. E mentre lo fa, per la prima volta dopo anni, un timido sorriso spunta sulle sue labbra.

Tutti i racconti

1
1
8

Dove sei, Dave?

29 May 2025

Avevo paura, lo ricordo nitidamente. Cercavo la tua mano. Dicevi che non mi avresti lasciato. «Non temere, sono qui. Io non ti lascio.» Le tue parole le ricorderò per sempre. Doveva essere solo una gita. Insieme a Nathan saremmo andati al faro in barca, a ridere come da bambini. Ricordi come ci [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
3
18

Therapy

La cura

29 May 2025

Il medico le sorrise cordialmente e con voce calma ed autorevole le disse: "Le spiego signora: Ricorda che a scuola ci facevano studiare le poesie di Eugenio Montale in cui si parla del cosiddetto male di vivere? Ebbene … Tutti noi, chi più, chi meno, abbiamo perlomeno una volta sofferto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: My dear Red Roses,
    quanta furia!
    Si, riconosco di aver voluto fare [...]

  • Rubrus: Vediamo se ho capito: siamo dalle parti di Frank Capra "come sarebbe la [...]

4
7
22

CHIACCHIERATA TRA DUE NAUFRAGHI DIALOGANDO SUL FENG SHUI E DINTORNI

Parte 2 di 2

28 May 2025

Abbiamo sentito un boato che può ricordarci come le nostre giornate siano anch'esse piene di rumori, più volte a tal punto dal desiderare il silenzio. Ma non si tratta solo di suoni esterni, bensì anche di quel rumore che sentiamo dentro di noi: una mente che rimugina, rumori e suoni che diventano [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: Interessante e, soprattutto, scritto con maestria!

  • Rubrus: In realtà io credo che oggi come mai in passato viviamo nel rumore [...]

6
9
26

Se solo potessi

28 May 2025

Se solo potessi Se solo potessi cambierei le sorti del nostro amore E farei smettere quel giradischi, che ormai gracchia con la sua puntina, quel disco pieno di ricordi Parigi o Roma Qualunque città sarebbe adatta a sapere di noi Facendoci scivolare lunghi quei viali tutti in fiore Donandoci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: L'amour. ❤Dove siete menestrelli dell'amore. Riccardo c'è.

  • Riccardo: che dire....grazie grazie di cuore ❤ ❤

5
11
38

CHIACCHIERATA TRA DUE NAUFRAGHI DIALOGANDO SUL FENG SHUI E DINTORNI

Parte 1 di 2

27 May 2025

Amici lettori, avete presente due naufraghi che, a bordo di un canotto a forma di drago, galleggiano in un mare imprecisato dialogando di Feng Shui? Credo di no. Pertanto, ora vado a presentarvi i due protagonisti per entrare nel dettaglio dell'avvenuto. Io sono il Fest, il narratore di questa [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • L’esilioDiRumba: Mi fai venire curiosità per la disciplina del feng shui. Fino ad ora [...]

  • Dax: ho faticato a leggerlo... però è interessante

7
9
36

Piccioni

Esercizio di scrittura creativa - Il conflitto

27 May 2025

Si incamminarono in quattro, verso Punta dell'Orca. L'aria frizzante del mattino portava con sé il profumo salmastro del mare e la costa azzurra si estendeva all'orizzonte come un acquerello dai toni vibranti, come un dipinto di Monet. Raggiunsero il bar che dominava la scogliera, punto di arrivo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

10
15
73

Un Nuovo Amico

26 May 2025

Era una notte buia e tempestosa ma il bracchetto insisteva nello strattonare il suo padroncino chiedendo di uscire. Che diamine - pensò Carlo mentre apriva la porta. E lì, sullo zerbino, un piccolo e fradicio uccellino giallo balzò in casa pigolando. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Simoatico e grazie per la mini lezione di storia. non saoevo chi fosse la'autote [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie a te Dax per la lettura e commento! Ciao

5
7
31

Al capezzale di mio padre

26 May 2025

Al capezzale di mio padre…sono qui…11 maggio di tanti anni fa… Seduto al capezzale di mio padre defunto, i ricordi dell'infanzia affiorano come onde sulla riva del mio cuore. Ogni immagine è intrisa di affetto, rabbia e nostalgia, come un vecchio film che si srotola davanti ai miei occhi. Ricordo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
3
17

Senza Titolo

Yongyohshi (Poesia Giapponese)

25 May 2025

Il calore sotto la neve nelle tue braccia, accende il fuoco d'amore nel gelo sotto i pini bianchi. Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
20

Che bello essere mamma

25 May 2025

Sono seduta nella sala d‘attesa del pediatra. Nella nostra stanza ci sono mamme che aspettano con i loro figli che arrivi il loro turno. Nella stanza attigua altre mamme, più giovani, aspettano con i neonati. Alcuni frignano, altri dormono beati. Le ho guardate una per una e sono rimasta affascinata [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Grazie Ondine!
    Si, il finale è per staccare da un ruolo che a raccontarlo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. Per tutte le mamme invece io lascio il link per la canzone [...]

8
10
39

Rotte

Da una leggenda marinara

24 May 2025

Alla fine, quello tra l'uomo e il vecchio marinaio era diventato un appuntamento. L'uomo lo incontrava al termine della passeggiata sul lungomare, che percorreva sempre da est verso ovest, al tramonto. Il marinaio sedeva su una bitta, volto per metà verso il mare e per metà verso il relitto di [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
10
41

Le vecchie estati

24 May 2025

La luce che attraversava i vetri del bar, creava uno strano effetto ottico; c’erano due uomini con i pantaloni bianchi e due donne con lo stesso barboncino nero, ma dopo il quinto prosecco, Laura non era più sicura. - Mi ascolti? - Ma certo Alice è magnifico. Stavo guardando i pescherecci che [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Mercie! Lorenzo:)

  • Dulcamara: Mi è piaciuto il ritmo impresso dai dialoghi e la chiusura dopo il salto [...]

Torna su