Lucia aveva trentacinque anni. Era magra. Pallida. Di un pallore cadaverico. Si trascinava addosso la vita senza né forza e né volontà. Nata in un ambiente squallido: Il padre alcolizzato e violento. La madre, più volte aveva conosciuto il carcere, era tenutaria di un bordello di giovani ragazze in un basso a ridosso del quartiere Sanità. Svolgeva la sua attività con il consenso dei genitori delle stesse i quali vivevano di stenti e i soldi guadagnati dalle ragazze servivano per la sopravvivenza. Il basso era frequentato dalla feccia del rione e di altri rioni limitrofi. Dall'età di quattordici anni Lucia svolgeva il suo lavoro di prostituta. Uomini ne aveva conosciuti a valanga. Era divenuta maestra in quest'arte e la prediletta di molti.
Non era mai uscita dal suo quartiere. Non conosceva altro che quelle strade percorse da sempre. Ne conosceva ogni angolo e, ogni fabbricato. I volti degli abitanti, i loro passi, le loro abitudini, tutto si era talmente fissato nella mente che poteva riconoscere ogni singola persona dal suo respiro. Viveva in un monolocale con Vincenzo, un giovane delinquente il quale la proteggeva e la sfruttava. Questi trascorreva le sue giornate giocando a carte e bevendo. Le notti le trascorreva a trafficare e rubare. Per soddisfare i suoi vizi e per mantenere fede ai debiti di gioco costringeva La sua protetta a lavorare sempre di più.
Una delle tante sere freddolose e piovose, in una strada deserta, mentre Lucia con le sue amiche si intratteneva davanti ad un fuoco aspettando l'arrivo dei clienti, si imbatté in uno strano individuo che le raccontò d'essere stato licenziato, di non avere un soldo ma una gran voglia di fare sesso pretendendo prestazioni gratis. Nacque una breve colluttazione tra i due. Intervennero le amiche a sedare la lite. Lucia cadde. Si procurò lievi contusioni. Intervenne Vincenzo il quale picchiò l'uomo e lo scaraventò in un fossato. Lucia voleva andare a casa a riposare ma Vincenzo dopo averla schiaffeggiata la obbligò a restare sul posto perché aveva bisogno di soldi. Ancora una volta aveva perso al gioco.
Pochi giorni dopo Lucia si imbatté di nuovo in quell'individuo strano. Questa volta aveva i soldi, e voleva un rapporto con lei. Il tempo inclemente incalzava con la sua pioggiae Lucia era sola, infreddolita e impaurita. La strada deserta e più buia del solito. Ella si rifiutò. Si allontanò. L'uomo la seguì. Mentre lei correva verso casa venne raggiunta, afferrata per i capelli, tirata e trascinata a terra tra il fango e la pioggia. L'uomo le si gettò addosso. Le strappò gli abiti e sfilò le mutandine ma Lucia restò immobile. Lui si insospettì. Provò a scuoterla. Ma leinon reagiva. Si accorse che la donna aveva battuto la testa su di un sasso ed era morta. Disperato si alzò e si allontanò mentre la pioggia copiosa trascinava via il sangue.

Tutti i racconti

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Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

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Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

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Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

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Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

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La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

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    Coinvolgente, scorrevole e [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

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  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

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Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

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Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

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In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

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  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

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Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

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  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

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