Piazza Gregoriopoli, una piccola oasi al centro del paese, abituale ritrovo di anziani, pensionati e gente di passaggio. Caratteristica è l’immensa quercia che funge da gazebo naturale alla quasi totalità dei giardini, con l’enorme tronco tale da dover coinvolgere ben tre persone per abbracciarlo, e con quel buco ancora ben visibile, testimone di un colpo di pistola sparato durante l’ultimo conflitto mondiale. Al centro la piccola fontana a tre piani, circolare alla base, poliedrica nei due piani superiori, terminante con un fievole zampillo d’acqua, ricoperta con il passare degli anni da una spessa coltre di vellutello che le ha donato nel tempo un aspetto antico e al tempo stesso incantevole, sede negli anni passati da una numerosa colonia di pesciolini rossi messi lì da qualche paesano con l’intento di aumentarne la bellezza. Tre aiuole non molto curate e con una mediocre varietà di fiori fanno da perimetro ai giardini, accompagnate da una decina di panchine in legno pronte ad accogliere bambini, mamme e pensionati ad ogni ora del giorno. Alcune di queste panchine ospitano le stesse persone ogni giorno, quasi fossero prese in affitto, persone che perennemente già di prima mattina alla stessa ora si ritrovano sedute una accanto all’altra, come fossero in ufficio, rituale che si tramanda probabilmente sin dall’inizio della loro pensione. Ed ecco che nella tal panchina il calcio è l’argomento principale della discussione, talvolta molto accesa per la rivalità tra tifosi delle diverse squadre, i toni delle voci spesso si alterano nel tentativo di far valere le proprie opinioni, richiamando l’attenzione delle persone delle panchine adiacenti o di qualche turista seduto ai tavoli del vicino bar che osserva sgomento il gruppetto di anziani esagitati lasciandosi scappare un divertito sorriso mentre sorseggia il suo gustoso cappuccino. Alcune panchine più in là la situazione non è certo meno rumorosa, l’argomento della discordia è la politica, destra, sinistra, centro, tutti dicono la loro, hanno tutti ragione ed espongono soluzioni miracolose per governare al meglio, finendo sempre con l’essere tutti d’accordo sull’esiguità delle loro pensioni. Anziane signore siedono sulla panchina prospiciente  la  frutteria con le loro pesanti buste della spesa, e parlottano anche loro del più e del meno, senza trascurare il carovita, la scuola e i figli. Ad orari cadenzati arriva il  bus di linea  che collega i paesi limitrofi, i passeggeri che scendono si disperdono in varie direzioni della piazza, chi verso casa, chi nei negozi adiacenti, chi al bar di fronte, mentre il conducente del mezzo si siede sulla panchina più vicina per fumarsi la meritata sigaretta in attesa di iniziare la corsa successiva. Arriva l’ora di pranzo, la piazza si svuota lentamente,  i pensionati ”tifosi” e i “politicanti” lasciano le loro postazioni per far rientro alle loro case, i pochi negozi chiudono i battenti per riaprirli nel pomeriggio in concomitanza del ravvivarsi della piazza, quando le panchine sotto la grande quercia saranno testimoni di nuove discussioni politiche, di accesi scontri verbali pro-Totti o pro-Higuain, quando il turista di turno siederà al tavolo del bar per un gustoso cappuccino o un “american coffee”, l’autista del bus si gusterà la meritata sigaretta ai piedi della fontana vellutata. Il sole  che va a nascondersi dietro le case e la sera che scende lenta e inesorabile annunciano la fine di un altro giorno, le panchine si svuotano, i negozi abbassano le serrande e spengono le insegne, l’ultimo vecchietto col suo bastone lascia lentamente la piazza,  i fiochi lampioni dei giardini sotto la grande quercia si illuminano mentre un cane solitario girovaga tra i secchi dei rifiuti del vicino ristorante. Nella piazza cala il silenzio, disturbato dal rumore del fievole zampillo d’acqua della fontana vellutata e dalle fronde della grande quercia sbattute dal vento. Domani è un altro giorno, i negozianti riapriranno le serrande, il vecchietto pian piano col suo bastone riprenderà posto nella solita panchina in attesa dei soliti coetanei e l’autista riprenderà la sua corsa col bus dopo aver gustato la meritata sigaretta.

 

 

Tutti i racconti

3
1
13

Funeral Party

The preparation of the funeral – Visione 2

09 June 2023

Patapump: Ciao a tutti Arrivo, arrivo Avevo da fare. E che cosa, e che cosa, direte voi. Per levarvi la curiosità stavo organizzando, il compito che mi avete dato. Cosa mi avete detto? Pata, organizza tu il funerale, certo vi ho guardato con la faccia strana. Ma se ci pensate bene non è proprio [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
5
17

FUNERAL PARTY

(The discovery) visione 1

09 June 2023

Dovete sapere che la mattina appena alzata, ancor prima di prendere il caffè, entro nel sito LettureDaMetropolitana per leggere i racconti del giorno. Non riesco a leggere altri giornali che questo. Ci trovo tutto: la fantascienza, il comico, l’assurdo, il fantastico, il sentimentale, l’ironico, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Patapump: 270 anni...di assoluta mancanza di solitudine....

  • Bibbi: scusa walter ma i 270 anni li hai solo te io e Savina due pischelle ( a Roma [...]

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

3
5
19

Gira

08 June 2023

Ti svegli. Lavoro. Palestra. Vai a dormire. La ruota ti conduce sulla strada sicura, Che diventa opprimente. Ti svegli. Lavoro. Palestra. La ruota gira. Esiste un istante in cui la routine salvatrice Ti ipnotizza. Dormi. Sveglia. Caffè. Palestra. E diventi adulto, Il giorno in cui nulla è cambiato, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
14

Un posto dove tornare

07 June 2023

Prendeva sempre la stanza che guardava il faro, puntato verso il cielo biancastro quasi indicasse qualcosa. La sera sedeva in veranda con un bicchiere di menta ghiacciata, lindo e innocente come ricordi d’infanzia. La vecchia gli portava i pasti, piccanti e odorosi di spezie, e svaniva in un fruscio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Siamo in zona "Hard boiled school" ossia quella forma di narrativa [...]

  • Bibbi: nom avevo capoto che lei lomvokeba avvelenare 🤔🤔🤔molto bello

3
7
23

SEPARATI INSIEME

E' possibile?

07 June 2023

Un forte vento mi spinge lontano da te. Volano i miei piedi felici àncora nel tuo cuore

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
14

Le scale

06 June 2023

Mi pesa sempre di più tornare da dove provengo. Credevo che qui ci fosse amore o ci fosse stato. Ma fu tutta una illusione data dalla mia giovane età, dalla mia inesperienza di vita, dalla mia inettitudine. Quello che io credevo “amore” altro non era che morbosa ostentazione di affetto. Una ostentazione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
11

cielo

06 June 2023

raggi di speme tinteggiano il ciel.. di nuove idee pensieri emozioni.. sospinti dal palpitante cuor….

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

3
6
19

Crop Man

05 June 2023

Era uno degli ultimi, ormai, ma non se ne stupiva. La tipica ipocrisia umana. E la tipica ingratitudine. Li avevano creati per far paura, no? Per questo esistevano. Oh sì, c’erano un sacco di storie carine, su di loro. Ma in tutti quei racconti c’era un lato oscuro, inquietante. Non si percepiva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: anni fa ne parlavano, adducendo fossero interventi extra terrestri..mah
    in [...]

  • Rubrus: E' una diceria di quando si credeva che le fake news, come le chiamiamo [...]

0
0
5

Poesia Tanka

05 June 2023

liridi nel nord da Lira Vega brilla - nei dolci sguardi sul trabucco d'amore calde pelli salmastre ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
19

Sinceramente me... la mia passione: la poesia

04 June 2023

Ed ecco di nuovo qui a raccontare una delle mie passioni: la poesia, che fin da piccola ho iniziato a coltivare. Fingevo di scrivere e poi leggevo ad alta voce e dimenticavo tutto all'istante. In seguito crescendo ho cominciato a creare piccoli componimenti catturando ogni minimo particolare o [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
24

TENEREZZA

Mi ci è voluto qualche decennio...

04 June 2023

Amo quello che sono, amo quello che faccio, se parlo, se taccio, se sono megera, quando sono sincera, se lavoro con le mani, se rimando a domani. Mi piaccio se danzo di gioia o se muoio di noia, quando scrivo poesie o se faccio follie, se rido di gusto o quando curo un arbusto. Mi comprendo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Dalle parole come jazz sprizza energia a tutto gas, ti sei superata ma non [...]

  • Adribel: Bel componimento, ti ci riconosco

2
0
8

Fenomenologia plantare

03 June 2023

L'equilibrio quaternario surrogato da una sorta di catecumenismo cimiteriale fortemente forcaiolo, si stempera surrettiziamente in una dodecafonica quiescenza sesquipedale scevra, altresì, di paradigmatiche sostanzialità apotropaiche, con conseguenze esiziali sulle fenomenologie essudative dei [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su