Lei, seduta in un ristornante mentre sorseggiava da un calice il desiderato vino, con i suoi silenzi e le sue emozioni, sembrava stesse aspettando compagnia. Era di una inusuale bellezza, dalla folta e nera chioma, che le conferiva un fascino particolare.

Vestiva in maniera casual per non destare l’attenzio­ne dei tanti, che erano ospiti del locale.

Appariva inarrivabile.

Assorbiva con il suo tipico entusiasmo, con sguardi di piacevole intesa, una continua evoluzione dei propri sentimenti, in cui ogni attimo veniva percepito, nella propria dimensione, come fosse una fluida e consape­vole presenza.

Aveva l’aspirazione di trovare un uomo con il quale condividere aspetti, sia positivi che negativi, ma, innan­zitutto, era alla ricerca di una storia vera nella quale gettarsi per vivere il suo più grande desiderio.

Quello di amare.

Nella totalità degli eventi.

Quella sera in maniera sfuggente vide un ex compagno di scuola.

Animata da forti pulsioni, e da un passato alquanto turbolento, aveva il proposito di dare libero sfogo alle proprie passioni fino ad allora sopite.

Nonostante fosse impegnata nell’assiduo lavoro di operaia, presso un’azienda di calzature, in varie circostanze riusciva a visitare luo­ghi e musei in cui poteva apprezzare le opere d’arte di cui era estimatrice. Inoltre, era interessata ad ogni for­ma di scrittura.

Aveva voglia di co­noscere qualcuno che l’avrebbe potuta soddisfare sotto ogni profilo. Desiderava un compagno, un amico con il quale sfogare le proprie ansie. Solitamente non si la­sciava andare facilmente, ma era un momento delicato della propria esistenza. E, in cuor suo, avrebbe voluto incontrare nuovamente quel ragazzo conosciuto alcuni giorni prima. Per poterlo rivedere, era andata in una esposizione di quadri a Bologna, a poca distanza da dove risiedeva, conoscendo le sue abitudini.

Elargiva sorrisi al solo pensiero.

Per Christian, il suo nome, nutriva dei sentimenti di particolare attrattiva; quest’ultimo, invece, interessato all’iniziale amicizia con Elisabetta, non aveva mai avuto l’opportunità di dichiarare il proprio sentimento.

L’occasione venne raggiunta quando si incontraro­no, casualmente, in una galleria dove erano esposti i quadri degli artisti risorgimentali. Egli, col sorriso sulle labbra, avvicinandosi e invitandola ad osservare un’opera di un noto maestro, le confidò: «È da tanto che vorrei dirti quanto tu possa essere importante per me». Ella, sorpresa, rossa in viso e sorridente, seducen­te come non lo era mai stata, premurosamente posò le labbra sulle sue guance. Poi disse: «Sono esterrefatta dalle tue parole, non pensavo che un uomo visto solo poche volte in maniera sfuggente potesse avere dei sentimenti così importanti per me». Lui, rispondendo affermò: «Ti ho sempre notata, devi essere una donna dai gusti raffinati, altrimenti, non potresti frequentare posti come questo». Lei, a sua volta, piacevolmente af­fascinata dalla considerazione di un uomo, fino a poco tempo prima sconosciuto, lo abbracciò calorosamente.

Quindi si lasciarono andando verso la sua auto con la pro­messa che si sarebbero risentiti.

Elisabetta aveva l’intrinseca aspirazione di innamo­rarsi di un uomo, con il quale perdersi, per riabbraccia­re quel tempo, che incautamente aveva smesso di vive­re. E Christian per lei era quella luce, che fin troppo presto aveva abbandonato.

Passarono alcuni giorni, quando verso sera ricevet­te una gradevole telefonata.

«Ciao» Elisabetta, disse prontamente Christian. E lei, rispondendo affermò: «Sono felice di sentirti. In quest’ultimo periodo ho avuto quasi un unico pensie­ro». Sorrisero entrambi.

E Christian, a sua volta, disse: «Ho un grande desi­derio di vederti». Lei, sorpresa, a quel punto, rifletten­doci un po’ confermò: «Si, vediamoci domani sera. Per le dieci credo che possa andare bene».

Lui, non riuscendo a trattenere la propria emozio­ne, approvò: «Non vedo l’ora di vederti».

In seguito alla breve telefonata con Christian, lei era già rivolta col pensiero a come si sarebbe dovuta vestire per l’incontro. Era affascinata e allo stesso tempo ti­morosa per quello che sarebbe potuto accadere. Non aveva mai incontrato un uomo con una conoscenza così limitata.

Decise di vestirsi in maniera sportiva. Lo fece, in primo luogo, per capire meglio i veri sentimenti che nutriva nei suoi riguardi.

Era arrivato il momento tanto atteso.

Christian abitava in una palazzina al terzo piano nel centro città. Era un appartamento in cui vi era una predo­minante presenza di quadri e libri a sfondo artistico. E lei ne aveva avuto una positiva opinione.

Una volta entrata, iniziarono, con simpatica sintonia, a discutere, cercando in tale modo di instaurare quell’intima amicizia che avrebbe permesso loro un maggiore coinvolgimento.

Egli, con orgoglio, aveva affermato di essere un esperto d’arte, lasciando intendere che era sua abitudi­ne frequentare molti musei.  Aggiunse, poi, tra le altre cose, che solitamente appariva come opinionista su al­cuni giornali del settore. L’affermazione di Christian aveva lasciato in Elisabetta un favorevole parere.

La serata continuò in allegra compagnia, spaziando su vari argomenti, tra i quali quello degli amori che entrambi avevano vissuto in passato.

Con voce emozionata, lei ricordò che alcuni mesi prima aveva lasciato un uomo della sua stessa età. Tale rapporto si era interrotto dopo un lungo periodo d’amore. E in talune circostanze, ripensando a quel pe­riodo, il suo volto diveniva triste. Anche lui usciva da una storia molto simile.

Infiniti minuti di dolce armonia avvolsero l’inequi­vocabile sintonia, poi d’un tratto, quando oramai nien­te faceva presagire un simile gesto, lui le dette un casto bacio sulle morbide labbra. Lei, sorpresa e sorridente, accettò con seducente letizia. In seguito andarono via dandosi appuntamento per i giorni successivi.

Dopo poco tempo Christian chiamò Elisabetta.

«Ciao» disse con voce premurosa ricono­scendo quasi all’istante Elisabetta, che a sua volta, sor­ridente e sorpresa rispose: «Sono felice di sentirti così presto, non immaginavo che avresti già sentito la mia mancanza». A quel punto, lui affermò: «Avrei interesse  a vederti una di queste sere, saresti d’accordo?». Piace­volmente affascinata dall’idea, lei dichiarò: «Perché non vieni questa sera da me? Sarebbe una bella occa­sione per conoscere la mia casa. Poi, potresti fermarti anche questa notte». Egli, ravvisando come giusta l’opinione, confermò: «Non vedo l’ora di arrivare a casa tua, se fosse necessario verrei anche a piedi». Un accennato sorriso pervase Elisabetta, che in seguito, ancora una volta, lasciandosi rispose con emozione: «A dopo, amico mio».

Il suo cuore batteva come non aveva mai osato immaginare per nessun altro.

Era entusiasta del suo Christian.

Tutti i racconti

1
0
19

IL PALPARE 3/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

21 October 2025

Non meno importante infine è il toccare per non atterrirsi, quindi per cacciare, cacciar le proprie paure intendo. E più uno scacciare in realtà, depurato cioè dalla valenza belluina della caccia. E’ quello che fa lo scaccino, che congeda sì fedeli e disturbatori ben sapendo però che il giorno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
2
15

The Dancing Ghost (1/2)

21 October 2025

«Posso usare il gabinetto?». Il barista porse all’uomo un paio di chiavi di vecchio tipo, con una lama sola su un’asta cilindrica e un anello in fondo. «Passi nel disimpegno, salga le scale e arrivi al pianerottolo del primo piano, poi attraversi il corridoio e apra la porta a sinistra, quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
1
17

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
19

Vi racconto in sintesi il mio Quartiere Sanità tra Cultura e Arte

Storia e Spiritualità tra Due Chiese Storiche

20 October 2025

Sin da ragazzo abito, vivo, in uno dei quartieri più belli e storici di Napoli: il quartiere Sanità, il quartiere che ha dato i natali al grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò. La celebre Via dei Vergini - il toponimo nasce dai seguaci del Dio Eunosto al quale offrivano la loro verginità. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Quante cose interessanti ed emozionanti. Soprattutto legate a una città [...]

  • Ondine: Sempre interessante leggerti Gennarino. Grazie

3
3
32

IL PALPARE 1/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

19 October 2025

Lo so, vi aspettate da me una qualche cruciale rivelazione sul tema del palpare. Direi che da parte vostra vi è una sorta di palpabile curiosità su quanto di papabile potrei pronunciare. Ebbene io non tratterei un tema così ardimentoso se non fosse per una fidata deduzione su un dato di fatto, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: sono d'accordo su tutta la linea, basterebbe cosi poco, una piccola gentilezza [...]

  • Miu: “Il Palpare” è un testo che si legge con un sorriso in tasca [...]

2
0
11

La Letteratura Fantastica - La Fantascienza

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

19 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo terzo capitolo si esamina la Fantascienza. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
16
45

Richard

19 October 2025

Riccardo faceva il maggiordomo per una ricchissima coppia parigina che aveva anche una residenza di 400 mq sulle colline toscane, poco distante da Firenze, dotata di ogni comfort compresa piscina e sauna. Il signore, come lo chiamava Riccardo, era un banchiere, mentre la signora aveva diverse boutique [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Anche secondo me sarebbe un buon soggetto per un film. Complimenti.

  • BrunoTraven: Insomma mi pare che a furor di popolo è richiesto un seguito magari [...]

0
2
14

Il compagno delle medie 2/2

18 October 2025

Fu allora che lo vidi. Marco era là, appoggiato al bancone, con il gomito piegato e lo sguardo perso in un bicchiere di vino. Mi colpì come non fosse cambiato poi tanto: i tratti più scavati, i capelli ingrigiti, ma quello sguardo, quello era sempre lo stesso. Il cuore sussultò. Sentii improvvisamente [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: piaciuta anche la seconda parte. Mi sarebbe piaciuto un lieto fine però [...]

  • thecarnival: eh non posso mentire è autobiografico e sarebbe suonato credimi falso [...]

3
7
20

Auguri e figli maschi

Racconto epistolare

18 October 2025

Da: sara…@gmail.com A: marco…@gmail.com 21 marzo 2023 alle ore 10:11 Oggetto: Richiesta preventivo ricevimento Buongiorno, ho rivisto il preventivo insieme ai miei genitori e, prima di confermarlo, avrei alcune domande: sarebbe possibile eliminare il servizio di musica dal vivo? Abbiamo un amico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Taty: Brava racconto carinissimo, il finale e' "una bomboniera".

  • Paola Araldi: Grazie Taty e grazie anche a Luca.

1
6
25

I quattro di Horsforth (3/3)

miracolo tra le rotaie

17 October 2025

Io stavo mangiando un dolcetto, Bart beveva caffè e Mitch guardava il telefono. Mitch legge il messaggio di sua moglie ed il viso gli si fa più sereno: «Mio figlio oggi ha giocato con la squadretta del rione. Hanno vinto, pare». Sorrido: avrebbe preferito essere lì, lo so. Invece è con noi a tagliare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: ho aspettato a commentare ogni singola puntata. Adesso che il lavoro è [...]

  • An Old Luca: Letto con piacere tutte le tre parti. E sono anche contento del lieto fine.
    👍

2
4
36

Il compagno delle medie 1/2

17 October 2025

Ero appena tornato a casa dal lavoro quando il telefono fisso squillò. Mentre sollevavo la cornetta, mi chiesi chi oltre a me usasse ancora quel tipo di comunicazione, in quest'epoca tutti ormai utilizzavano il cellulare. La cornetta del buon vecchio telefono era ormai tramontata. “Ciao Andrea, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
1
21

I quattro di Horsforth (2/3)

miracolo tra le rotaie

16 October 2025

Dico: «Andiamo a recuperare Paul sotto al ponte di Baker Street. Speriamo non sia troppo ubriaco». Bart fa spallucce, quasi paterno: «Sono giovani… e che altro c’è da fare in questo posto? Bere birra e andare a vedere il Leeds. Il primo a dirlo fu Brian Clough. Ci disse la verità, e dopo quaranta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su