Era una mattina fredda e gelida sull'altopiano di Asiago, durante una delle fasi più dure della Prima Guerra Mondiale. La neve copriva tutto con il suo manto bianco, riflettendo una luce spettrale sotto un cielo grigio e plumbeo. Il silenzio era rotto solo dal rumore soffocato dei passi dei soldati, quando un gruppo di uomini addetti ai rifornimenti delle prime linee si imbatté in una scena raccapricciante. In mezzo a quel bianco candido, un corpo giaceva immobile, circondato da una macchia di sangue rosso acceso che risaltava violentemente contro la neve. Il cadavere apparteneva a un soldato, sgozzato brutalmente. Non c'era dubbio che fosse un omicidio, ma le circostanze erano insolite. Era stato trovato lontano dalle prime linee, in una zona sorvegliata dall'esercito italiano e lontana dai villaggi circostanti. Gli ufficiali sul campo, incerti su chi potesse essere il responsabile, decisero di affidare le indagini al colonnello M. dei Carabinieri, un uomo che aveva già guadagnato una certa fama per la sua determinazione e abilità investigativa. Il colonnello M. era un uomo provato dalla guerra. Aveva trascorso mesi al fronte, sopportando la carneficina degli inutili attacchi e assistendo alle decimazioni punitive che avevano segnato la vita di molti soldati. Quei giorni lo avevano profondamente scosso, mettendo in dubbio non solo la guerra, ma anche il suo stesso ruolo in essa. La sua mente era tormentata da immagini di giovani vite spezzate, inghiottite nel fango e nel sangue. Aveva visto il coraggio e la disperazione, la paura e l'ira mescolarsi insieme in un caos che aveva reso difficile trovare un senso a tutto ciò. Fu trasferito nelle retrovie con il pretesto di una necessaria convalescenza, ma sapeva che era solo un modo per tenerlo lontano dalle linee. Il compito che gli veniva affidato, l’indagine su un singolo omicidio, gli faceva intravedere una possibile redenzione: non poteva punire chi mandava a morire migliaia di soldati in quel modo tremendo ma aveva l'opportunità di perseguire chi si era macchiato di quell'omicidio. Dopo un'attenta analisi del luogo, M. si convinse che non poteva trattarsi di un attacco nemico. Troppo lontano dalle linee austriache, troppo sorvegliata la zona per un’incursione nemica. L'assassino doveva essere italiano. Ma chi, e perché? M. ordinò subito di identificare il cadavere. La piastrina apparteneva a un certo Giovanni Loiudice, un soldato semplice in servizio nella fanteria. Nulla di particolarmente strano, almeno in apparenza. Ma scavando più a fondo, M. scoprì un dettaglio che lo sorprese. Loiudice non era solo un semplice soldato: era un medico. Proveniva da Milano, e prima della guerra aveva esercitato la professione di medico. Tuttavia, non era stato arruolato come ufficiale, come ci si sarebbe aspettato, ma come semplice soldato. Questa discrepanza accese la curiosità di M. e iniziò a interrogare i commilitoni di Loiudice. Ciò che emerse fu un quadro ambiguo: l'uomo era introverso, riservato, e sembrava evitare di parlare di sé. Non si era mai legato molto ai suoi compagni, mantenendo sempre una distanza emotiva. Alcuni lo descrivevano come un uomo tormentato, che sembrava quasi fuggire da qualcosa, come se l'esercito fosse per lui una sorta di rifugio. M., tuttavia, non poteva fare a meno di chiedersi da cosa o da chi stesse fuggendo Loiudice. Perché un medico, un uomo che avrebbe potuto contribuire al conflitto salvando vite, avrebbe scelto di scomparire tra le fila dei soldati semplici, destinati a combattere in prima linea?

 

Tutti i racconti

4
7
37

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: @alidinotte le versioni "di getto" sul mio profilo Instagram, mentre [...]

  • AliDiNotte: account instagram? dove?

2
5
23

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
27

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
25

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

1
1
30

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
28

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
38

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
39

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
46

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
59

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
7
40

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
34

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

Torna su