Quando mi sveglio il bambino non è nel passeggino. Qualcosa è andato storto, lo so. Sono sotto un ombrellone, vicino al muro della veranda dello stabilimento balneare dove sono cresciuta. Ho portato il bambino al mare dopo il turno di notte nell'ospedale dove lavoro  a 50 minuti da dove abito.

A  casa col  bimbo sveglio  non avrei potuto comunque dormire. Ora sono sudata dato che ho lasciato il posto all'ombra a mio figlio che non è più li. Mi guardo intorno senza emettere un gemito. Non voglio disturbare e una voce incerta ma rassicurante dentro di me racconta una favola: qui vedrai che lo avranno visto. Starà sotto qualche altro ombrellone con una nonna che ti avrà fatto dormire. Mia madre, che è in veranda sicuramente lo ha preso lei. Avranno detto, è distrutta, e il bambino sta giocando. Resto immobile perché se questa è la realtà urlare sarebbe sconveniente. In questo mondo di sabbia e strutture monocromatiche ordinate vige una certa educazione. Insomma tutte personcine a modo, le vedo  nei loro costumi coordinati sistemare i teli geometrici, conto i movimenti prima di alzarmi. L’arenile è completamente occupato da lettini, sedie sdraio di tutte le fogge sotto ombrelloni blu.  Gli affittuari sono quasi tutti là sotto. Fa caldo e si spalmano creme, sfogliano riviste, chiacchierano, osservano il mare rapiti, dormono. Hanno attaccato le borse ai ganci e nessuno mi guarda. Chiamo due volte prima che si giri la signora di fronte a me. Io sono in quinta fila, lei in quarta. Lo stabilimento è pieno ed ogni spazietto brulica di piccoli raccontini umani. Io non sono declinata nelle loro storie.  “scusi ha visto il bambino?” Lei mi osserva socchiudendo gli occhi. Respira aria calda e muove le mani come a lanciarsi in aria un’acqua invisibile che le sciacqui il viso.

Ci ha pensato prima di rispondermi e quindi la mia voce rassicurante aveva ragione, mi dico.

“I bambini vanno guardati” esordisce “te hai proprio dormito”

Aspetto con pazienza. È vero mi sono addormentata.

La voce scorre fluida come se stesse leggendo “io quando vengo al mare con i nipoti mi faccio sempre accompagnare da un’amica” unisce le mani come in preghiera. Perche’ mi racconta dei nipoti?

“Grazie ma il bambino?” sono nel panico. Tra pochi secondi urlerò. Attirerò l’attenzione e sarò cacciata via.

Non risponde, semplicemente mi ignora. Riprende a sistemare cose già sistemate, alliscia piega e sposta. Scuote la testa lievemente ed i capelli in piega mi rivelano perché non si tuffa in mare. Mia madre usa sempre una cuffia pensante di gomma. “Mamma” dico a voce alta e quel pensiero mi evita lo strillo. Giusto in tempo.

 Il bambino sta gattonando a pochi passi da me e gioca con dei sandali, quasi tutti spaiati che evidentemente ha raccolto in giro a quattro zampe. Respiro affannata mentre lo coccolo prendendolo in braccia e sopprimendo le sue lamentele lo rimetto nel passeggino. 

Dovrei interessarmi dei proprietari delle ciabatte da mare? Dovrei girare per ombrelloni restituendo il mal tolto supplicando perdono? Sono sudata e sporca di sabbia quando arrivo in veranda da mamma che gioca a carte. Nessuno mi guarda anche lì.  Mi siedo vicina e penso che la socialità è fatta di fili invisibili. Io ora sono fuori posto, sono rimasta imbrigliata in un sacco di queste cordicelle e non riesco a liberarmi.

“Mamma” dico a voce alta “sono stanca e mi sono addormentata sotto l’ombrellone”.

Non mi risponde. Sceglie le carte con cura.

Nessuna delle altre signore va oltre il saluto. Accantono il dilemma dei sandali dispersi (quando gli serviranno li cercheranno) ed alzo la voce “mi serve aiuto mamma”.

"Ehhh! qui ne ho per 10 minuti mica posso lasciare il tavolo...", sospira la signora settantenne e cicciotta che tollera la mia vita".

Ho la sensazione di essere in una bolla di sapone. Ho sbagliato qualcosa o tutto ma oramai è irrimediabile.  Sento l’angoscia sopraffarmi e spingo via il passeggino verso l’uscita. Il bambino protesta e cerca di uscire. Lo rimetto con forza seduto e a questo punto il robusto proprietario dello stabilimento, di fronte al bancone del bar mi redarguisce. “I bambini non si trattano cosi! Devi essere più tranquilla! Io coi nipoti ci parlo”.

Respiro aria calda, ho sete sono stanca e coperta di sabbia. Corro via.

Se non ti vogliono, non ti vogliono.

Un vecchio proverbio africano dice che per crescere un bambino serve un villaggio.

Il villaggio è fatto di persone che si conoscono e aiutano. 

Quando ho letto del bambino  lasciato a casa, morto di fame ed alla sua mamma in carcere ho ricordato quello che successe a me.

Tante volte.

Alle persone che mi dicevano: “trulli trulli chi lo fa se li trastulli”.

Il mostro non è lei. 

Siamo noi che abbiamo perso il senso della condivisione  come forma di vita sostituendolo con un clik su un “mi piace ”.

Tutti i racconti

0
0
10

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
8

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
4
20

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
17

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
21

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
15

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
9
24

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

  • Dax: @thecarnival Mi sono immaginato Lyra, wuesta creatura fragile e l'ho associata [...]

4
7
37

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

Torna su