E' un classico giovedì smorto di fine estate. 
Calura e umido soffocante. Sono in auto, parcheggio sotto casa. 
Non mi va di salire, farò il classico "scroll" su Facebook di almeno 10 minuti, per tempestare la testa di tante, ennesime, inutili informazioni.
 

Ma oggi non si scrolla.
 

"Volevo ringraziare il sindaco di Villa Castelli per aver messo il lutto cittadino per la morte della mia cara mamma. 
A nome dei fratelli Hasani", scrive Jessica.

Inizio a corrucciare in viso.

Ho parlato due giorni fa con la cristiana, non sarà lei dai... 
Il cervello inizia processi di autodifesa: evidentemente la "vera" madre è un' altra e non lo sapevo.

Dal buio dell' abitacolo, contatto Jessica, poi Giusy: "che succede?", "cosa è successo?", "ci sei?".

[01:44, 2/9/2022] E stata uccisa dall' ex compagno
[01:44, 2/9/2022] E poi lui si è suicidato
[01:44, 2/9/2022] Davanti alla sartoria dove lavorava
[01:44, 2/9/2022] Stamattina alle 7
 

Lo scandire dei secondi, inizia a diventare più lento e il silenzio che mi pervade è assordante.

Salgo a casa e nel buio, la luce dello smartphone illumina la stanza.
Cerco notizie su Google. E le trovo, eccome se le trovo. A bizzeffe.

Dalle 7 di stamattina una signora per bene, lavoratrice, mamma, altruista, educata non c'è più, per mano di un sicario di bassa levatura. 
Il suo mandante? Senso di inadeguatezza ed un basso livello di autostima, tecnicamente.

Penso a Jessica ed al fratello Gherardo. Con uno schiocco di dita, si ritrovano nel mondo degli adulti, ma stavolta nell' immenso mare del mondo, la boa di salvataggio non c'è più.

Empatizzo, respiro male, fisso il vuoto.

Leggo gli articoli sul web e le foto di Giusy fanno da contorno. E' sorridente, gioviale, accogliente. Si parla di morte, ma quel volto è clamorosamente vivo.


E' accaduto davvero? I casi di femminicidio in Italia? 1 ogni 2 giorni: tanti, troppi. E questo ha un sapore diverso, sento nitidamente la puzza di zolfo di quel fucile e il rimbombo di quei colpi che risuonano in qualche emisfero delle cervella.

L' ultimo saluto a Giusy, sabato, voglio godermelo tutto. Voglio assaporare tutta la sofferenza della comunità.

Arrivo in paese e parcheggio a 500 metri dalla chiesa. Voglio entrare nel mood giusto per soffrire a pieno. La sofferenza è una cosa seria e come tale va affrontata.

"Scusami...", si rivolge un tizio, verso di me. Era un giornalista. "Lei è lei e lui è lui?", mi indica il necrologio del paese.

Sul manifesto a sinistra una faccia di merda, sul manifesto accanto un volto radioso. "Sì", gli dico.

"Grazie!". Prende la telecamera e continua a svolgere il suo lavoro.

Continuo a camminare e arrivo nei pressi della chiesa, almeno mezzora prima.

Sulle panchine ci sono gli anziani del paese. Mi siedo vicino a loro. 
"We' nto', la benzina è 'rrjata a do' euro". (Ehy Antonio, la benzina è arrivata a costare 2€). Il vecchietto si asciuga il sudore con un fazzolettino di stoffa, ha la camicia mezza sbottonata, comoda.

Il sole è rovente e i jeans si incollano alla pelle, "ma col bermuda pare brutto", mi aveva consigliato mamma.

Dalla mia posizione inizio ad osservare. Il piazzale inizia ad affolarsi ed a colorarsi. 
Palloncini e fotografie, ma anche il singhiozzio di qualcuno inizia a rompere il silenzio e la fiacchezza del primo pomeriggio.

Puntuale arriva il carro funebre. Dalla mia postazione vedo arrivare Gessica, sorretta da una sua amica. Si trascina, ma si regge in piedi con grande forza e dignità. Il dolore è facilmente percettibile. Non è un dolore "normale".

Accanto c'è Gherardo, pallido in volto. Scorgo il nonno, a primo impatto mi sembra il classico "bravo cristiano di paese".

 

Ora il piazzale è pieno. Parenti, amici e i colleghi di lavoro. Intuisco subito, non dei semplici "colleghi". C'è anche Giusy.

Le sue foto sorridenti danno idea di vita.

MA i becchini incalzano il passo e posizionano il feretro in chiesa.

Durante la funzione religiosa rimango in disparte, ma scruto tutta la zona come se stessi facendo la ronda.

Al microfono si alternano Gessica ed altri, familiari ed amici: non vogliono lasciarla andare, intuisco nitidamente questo, anche se confuso e fa caldissimo.


La comunità si stringe attorno ai fratelli Jessica e Gherardo. Più passano i minuti, più sento aumentare un senso di densità diffusa.

I becchini incalzano il passo, nuovamente, con le loro spalle forti, stavolta fanno il percorso inverso.

Giusy esce... dietro di lei tutta la compostezza della sua famiglia e dei suoi amici.

A mio modo seguo il corteo, non so dove siamo diretti.

"Lutto di rispetto", dice una "striscetta" affissa sulla saracinesca di un fioraio.


Gherardo si ferma, è stremato, e crolla. Ma lui vuole esserci, vuole continuare a stare ancora un pò con la mamma. Si tira su a fatica e prosegue la marcia.

In lontananza scorgo il cimitero.

500 metri che sembrano percorsi con uno zaino da 30kg addosso.


Gli sbalzi umorali si fanno netti: a sinistra il cimitero, a destra un parco giochi pieno di bimbi.

Sbatto le palpebre e continuo la marcia.
 

Il cimitero di Villa Castelli è in pieno paese, il corteo non si sfalda e si arriva tutti sotto al loculo destinato alla nostra Giusy.

Tornano i becchini. Con la loro forza sovrumana sollevano il feretro e lo infilano nella nicchia.

Arriva il "mestro" con cazzuola e cemento ed inizia a impastare. 
Prendo coraggio e mi faccio avanti: "Condoglianze Jessica, qualsiasi cosa ti possa servire sono a disposizione".

Nel silenzio, sento ancora il tizio impastare. 
Colata di cemento e i primi mattoncini. 
Inconsciamente inizio una lotta a quei mattoni. 
Ce ne vogliono una decina per chiudere per sempre la storia di Giusy.

"Maestro, non li metta tutti quei mattoni, lasci uno spazio per farla respirare!", questo mi veniva da dire.

"Fai buon viaggio Giusy", un grido squarcia il silenzio attonito che fa da "rompete le righe".

Giusy non è più con noi.

 

Non ho altre parole per commentare una roba del genere, solo la flebile speranza che per te esista l' inferno.

 

Tutti i racconti

0
0
3

Baishù

27 July 2024

Nella notte più buia sfavillano sogni con stelle Sciabordano onde stanche tra quei intimi cibrei sermoni Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
1
5

Con la A maiuscola

27 July 2024

L'Amore si insegna, non si impara

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
10

La cometa di Halley

(Proseguimento del) ciclo dei miei ricordi di infanzia

26 July 2024

Premessa: All’età di trentasette anni credo di aver raggiunto il primo giro di boa della mia vita. Per questo motivo mi piace “allietarvi” (termine usato solo per darmi un tono e scherzarci su) e nel contempo riportare la mente a quei momenti della mia infanzia. Cantata nella celebre canzone [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Un ricordo piacevole, ero già più hrande ma anche io tivordo [...]

1
2
16

Equilibrismi lessicali

26 July 2024

Equilibrismi lessicali L'equilibrismo catartico omocinetico, conseguenziale ad uno spaesamento ortodosso di derivazione pseudo apologetica e dal tratto tardo aristotelico, ben si rapporta al formalismo ubiquitario posturale del fenomeno parasimpatico del dito a scatto di mia nonna, di ortopedica [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: ... divertente! All'inizio ho avuto la sensazione che stesse parlando un [...]

  • Adribel: Meglio tardi ma con due piccioni con una fava!

1
2
12

Haiku

25 July 2024

tramonto estivo - garriti di gabbiani sul piatto mare Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
20

Diciassette anni

25 July 2024

Dal mio letto sento l‘acqua battere sui vetri e i tuoni scoppiare in lontananza. L’aria é ferma e fa caldo quasi da soffocare. Ció nonostante mi rintano sotto le lenzuola, mi copro tutta, pure la testa, e resto lí, immobile, ad aspettare che passi. Fuori un vocío e scalpiccío di passi, sono i miei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
2
13

Mini Haibun

Poesia Giapponese

24 July 2024

In controluce dei primi forieri del giorno di un'altra estate, trascritta nelle pagine del passato, affioravano sulla sua fronte le prime gocce di sudore di quella giornata a raccontare il sacrificio nel piacere di creare ancora vestiti, ad ornare le grazie femminili con stoffe e fantasie che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
5
23

Compromesso

24 July 2024

Ricordo benissimo la sensazione di felicità totalizzante che provavo in questo giorno di otto anni fa. Il sentirmi parte integrante di un progetto di vita e di futuro. Stavamo comprando la casa al mare. Il plurale in questa ultima frase è fondamentale, è un plurale che è molto di più che una [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ecate: nessuna firma = nessun possesso. Spero sia solo uno sgomento letterario e non [...]

  • Vally: ...diciamo che è uno sgomento letterario che prende spunto dalla realtà! [...]

3
1
12

Cosa cerca un uomo in una donna? ed una donna in un uomo?

Quando la natura inganna

23 July 2024

Io che vivo al centro di Napoli, nel quartiere Sanità, (di fronte al palazzo dello Spagnuolo), un quartiere ricco di storia, con i suoi palazzi architettonici, le sue chiese patrizie. Pochi metri per raggiungere la casa natale di Totò, passando per il palazzo di Sant'Alfonso Maria dei Liguori, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
5
18

Il giorno più felice di sempre

23 July 2024

«Sarà possibile votare dalle 10 alle 13. Potete recarvi presso un terminale di comunicazione, inserire nell'apposita fessura il tesserino di identificazione e poggiare sullo schermo l’indice della mano sinistra. Una volta che sarete autenticati, potrete esprimere la vostra preferenza». L’annuncio [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
8
29

Il ritrovamento

22 July 2024

Erano passate molte ore oramai da quando l’aveva trovato. Aveva girato per tutto il paese in cerca del proprietario, era entrata in diversi negozi, alcuni giá con le saracinesche mezze chiuse, ed aveva chiesto di chi fosse, se qualcuno per caso lo avesse smarrito. Ma niente. Nessuno lo aveva perso [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
53

Le Avventure di Lone Gun e Milady

Stagione 1 - Parte 2/4

22 July 2024

EPISODIO 4 Il Capitano non sospetta affatto che sulla sua nave ho un alleato. È ora di incassare il credito. “Re Xander non avrà mai il piacere di essere in mia presenza” sussurro per innervosirlo. “Gettatelo in una cella!” urla infatti alla scorta militare. * EPISODIO 5 Inutile tentare qualcosa [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Rubrus: In tutte o moltissime storie dell'epoca il buono finiva prigioniero del [...]

  • Lawrence Dryvalley: Esattamente, Rubrus! Possiamo considerare la mia striscia come un micro-bignami [...]

Torna su