La sera tornavo alla caserma dove ora mi aspettava il secondo piano di una spartana branda a castello. L’altezza giusta per farmi perforare l’orecchio dallo ”S V E G L I A A A “ del burbero brigadiere e iniziare così una giornata di lavoro con il rimbombo rassicurante della sua voce.

Una mattina aspettavo che cominciassero ad arrivare le prime casse contenenti i poveri resti. Era una bella giornata e il sole già scaldava l’aria. Un modesto campo di granturco ci divideva dallo spiazzo destinato alle fosse comuni. Laggiù lavoro continuo di ruspe e uomini che scavavano le buche, allineavano e calavano bare seguendo precise sequenze numeriche e poi le ricoprivano di terra.

Alzai lo sguardo. Sulla montagna, in alto proprio dirimpetto alla diga, avevo notato qualcosa.

-”Quelle che vedi sono rotaie accartocciate. Tutto ciò che resta di quel tratto di ferrovia. Sembra che al momento passasse una littorina che non si è più trovata”-

Così mi disse il fotografo dei carabinieri. Era in servizio da noi per facilitare la schedatura delle vittime con l’aggiunta della foto.

 

Fu quello stesso giorno, se non sbaglio, che componemmo in una piccola bara bianca un corpicino, poveri resti completamente maciullati, che il maresciallo maggiore dei carabinieri ci comunicò essere stati riconosciuti per quelli della piccola figlia di un signore che sarebbe passato a prenderla. L’uomo arrivò, ci mostrò la foto della bimba e il permesso di ritirarla. Caricò la piccola bara sui sedili posteriori e senza versare una lacrima, anzi sorridendo, ci ringraziò, felice di riavere anche solo un simulacro di sua figlia a cui dare sepoltura. Partì e io rimasi con la foto della bimba in mano. Continuavo a fissarla con tanta pena, ma anche una strana crescente inquietudine e di colpo fui sicuro, certissimo che quella piccolina io l’avevo già vista e non era quel corpicino straziato, ma un altro ancora da identificare. Avvisai i carabinieri di pattuglia in zona che diramarono subito un avviso per rintracciare il padre.

Il pover’uomo in seguito confessò che tanta era stata l’angoscia di non ritrovare la figlia che aveva voluto credere con tutta l’anima che quel cadaverino irriconoscibile fosse lei. Tutto, pur di pregare su una tomba che non fosse vuota.

Non finiva mai di scusarsi e stavolta piangeva restituendoci l’altra salma e portando via la sua bambina.

 

Più i giorni passavano più realizzavo e mi vivevo addosso quella catastrofe di dimensioni forse ancora oggi non comprese appieno se non da chi le ha vissute.

Ogni ora era così piena di lavoro e di emozioni che i miei drammi amorosi sembravano se non dimenticati almeno assopiti. Ma si risvegliarono presto.

Un tenente di artiglieria di mezza montagna aveva sempre portato corpi mai completi, impossibili da identificare ma in ogni caso catalogati e sepolti. Un giorno arrivò e salutandomi disse quasi con pietoso orgoglio:

-“Stavolta è sano. “ - e andò sotto la tenda della Croce Rossa a bere.

Io mi apprestai a disinfettare, pulire dal fango , insomma fare con calma le solite cose ormai diventate routine, seppure pietosa.

Ma scoperchiata la cassa restai di sasso. Le gambe cedettero tremanti sotto il peso di colpo insostenibile dell’erogatore. Una sensazione agghiacciante che guardando meglio nella bara diventò orrore e disperazione. C’era LEI dentro quella cassa, c’era lei , il suo corpo nudo, bellissimo, i capelli che le nascondevano parte del volto incrostato di fango. Ma solo LEI poteva essere ancora così delicatamente bella. Spesso andava con la sorella vicino a Cortina ed era quella la maledetta strada che arrivava lassù.

Accecato dalle lacrime cominciai a toglierle il fango dal pancino segnato da un morbido sottile arrotondamento.

Era il suo, ne ero certo, suoi i piccoli sostenuti seni che lavavo con timore. Non avevo il coraggio di continuare, ma chi oltre me poteva posare lo sguardo o toccarlo quel corpo tanto amato che aveva ancora i segni dell’adolescenza.

Le lacrime scendevano senza controllo. Il tenente disse:- “Che fai, dopo che ne hai visti duemila ancora ti commuovi?“-

…E lui quasi rideva ma guardandomi bene in faccia si fece serio.

-“ Ma che hai, sei bianco cadaverico!”-

Mi prese sotto le ascelle chiamando la crocerossina. Gridò:

-“Questo collassa!”-

Tutti mi furono attorno, chiedendomi allarmati cosa fosse successo, come stavo, ma io non volevo e non potevo pronunciare parola.

La crocerossina arrivò con un bicchiere di Simpatol e una sedia.

-“ Bevi, siediti, voi andate a lavorare lasciatelo respirare!”

Aggiunse che i miei nervi stavano pagando il conto. Dopo un mese di questa vita dovevo quantomeno staccare la spina dall’accampamento.

- “Domani ti fai una passeggiata in montagna, c’è da consegnare la salma di un bambino ai parenti superstiti.“- poi guardando la bara aperta disse:

-”Povera stella”- e togliendole i capelli dagli occhi continuò a fare ciò che io non avevo più avuto coraggio di fare. Le lavò il viso…

A poco a poco affiorava in tutta la sua bellezza la splendida creatura.

Non era il mio grande, sofferto, ma ugualmente “perduto” amore. Alzandomi dissi alla crocerossina che era stato solo un giramento di testa perché mi ero alzato di scatto. Lei fece finta di crederci, ma allontanandosi sussurrò –“ E le lacrime?”- Non aspettò risposta e nessuno seppe mai il vero motivo del mio malessere. (SEGUE)

 

Tutti i racconti

0
0
92

Boris

31 December 2025

La solitudine in quella buia cantina, abbellita per così dire dalla sporcizia tipica di un luogo trascurato, sarebbe stata insopportabile se non fosse stato per la presenza di quei simpatici amici. Essi erano: tre topi, a cui diedi il nome di Hubert, Marjory e Jeremy, un carismatico scarafaggio [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
15

La maga Malvina

Una maga strampalata che cura i malanni dei bambini insieme ai suoi fedeli amici Giulia la gatta e Carletto il folletto.

31 December 2025

In un luogo assai lontano c'era una volta, moltissimo tempo fa, un villaggio su una collina un po' bislacca, ma assai carina con un imponente castello, decisamente strano e un po' mattarello. Il maniero, infatti, era solito cambiare colore a seconda del proprio umore... Ieri rosso, oggi verde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
9
40

Il gatto e il topo 2/2

30 December 2025

In un altro sogno ero nel giardino della villa e Luca era lì, ancora una volta. Il suo sguardo mi diceva di stare attenta. Vedevo poi Marco comportarsi come se stesse pianificando qualcosa di terribile. Luca lo bloccava per proteggermi, era più reale di qualsiasi cosa intorno a me. Al risveglio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Carino ma...lui è un serial killer e lei?Entrambi criminali?Un lieto [...]

  • GianlucaEgo: Grazie Rubrus per me zio Hitch è un riferimento imprescindibile e il [...]

5
4
36

Il lampo di Natale

30 December 2025

Erano giorni che fervevano i preparativi. Tutti o quasi, sembrava fossero alle prese con acquisti spasmodici come se non ci fosse un domani. Strade affollate, bancarelle prese d'assalto per non perdersi l'occasione migliore, buste stracolme di alimenti e chissà quanti di questi sarebbero finiti [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Non c'entra se non in parte, ma mi è venuto in mente un film in [...]

  • Dax: Scritto bene... purtroppo gli "invisibili" esistono e il protagonista [...]

5
4
50

Il gatto e il topo 1/2

29 December 2025

“Il mio desiderio più grande è vedere un topo che mangia vivo un gatto. Prima, però, dovrebbe anche giocarci abbastanza a lungo.” Da “Il gatto e il topo”, Elias Canetti, 1973 Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così in fretta. Fino a pochi mesi fa vivevo in un piccolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
60

Manuale di Zoologia Urbana

Sopravvivere tra Broensis e Ironicus

Miu
29 December 2025

PROLOGO Prima di leggere questo estratto del mio Manuale di Zoologia Urbana serve una piccola prefazione. I nomi latineggianti non sono lì per darmi un tono, ma per catalogare due tipi umani molto reali che mi capita spesso di osservare. L’Homo Broensis, per esempio, è il giovane moderno che vive [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
60
176

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: WF l'unico istinto bellicoso che mi suscita la TV è quando vedo [...]

  • zeroassoluto: Ragazzi... quanto scrivete!
    Starvi dietro, diventa veramente impegnativo!
    È [...]

4
10
57

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo ai complimenti e ai fan di "nuovi Orizzonti"... We want [...]

  • Dax: @MarcoFanta.Grazie, errori di battitura sfuggiti. "trasalì" [...]

4
6
53

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

  • zeroassoluto: Non sono un bambino, ma, come tutti, lo sono stato in un tempo lontano...
    Come [...]

4
2
226

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
39

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
36

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

Torna su