Premessa: Attenzione. In questo racconto sono presenti insulti e linguaggio pesante. Ovviamente nella vita di tutti i giorni tali condotte sono da evitare, ma in questo caso servono al solo scopo di calare i lettori nel contesto in cui si esprimono i personaggi diabolici di questo racconto. Coloro i quali vogliano comunque evitarle possono sempre cliccare su un’altra delle mie letture al posto di questa. Buon divertimento.

 

—————————————————————————————————

 

Incipit: Belzebù di cui si scrive in questo racconto leggermente fuori dagli schemi non è un nome dato ad una persona, ma si tratta proprio del principe dei Diavoli.

Questo scenario fantastico vede lo stesso Diavolo doversi confrontare con uno degli aspetti più prettamente umani, ovvero la genitorialità, dopo aver preso la sua personalmente sentita decisione di diventare padre.

Il figlio nasce in seguito a una relazione con un’anima dannata.

Ma Belzebù, come tutti sanno, è un angelo caduto. Perciò nel suo patrimonio genetico divino vi sono anche i geni degli angeli. Infatti il nascituro è proprio un angelo.

 

Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù - Capitolo I: Piacere, mi chiamo Brace.
 

Belzebù torna a casa dopo un’intera giornata passata nel suo infiammato ufficio a sbrigare le scartoffie burocratiche che servivano a punire un folto gruppo di peccatori.

Belzebù - Anche oggi è andata, per tutti i diavoli preferirei incenerire mille anime e affondare una città che stare dietro quella scrivania. -

Posa il proprio tridente di ordinanza nel portaombrelli di casa e si dirige in salotto.

Li vi è suo figlio, Brace, che ha ormai tre anni e sta giocando sul tappeto di casa.

Non appena vede suo padre corre ad abbracciarlo.

Brace - Ciao papà, ti voglio bene! -

Belzebù - Ahimè! Quante volte te l’ho detto Brace? Si dice “Vai all’inferno papà, ti odio.” Qui da noi funziona così. -

Brace - Ma io ti voglio bene! -

Belzebù - Per tutte le eruzioni vulcaniche! Molto male Brace! Per l’ennesima volta, qui siamo all’inferno. Ci odiamo tutti. Non esiste che arrivi tu e decidi di scombinarci i piani volendo bene agli altri. -

Brace - Uffa! Vabbè quand’è che mi porti al lago rosso come i cuoricini. -

Belzebù - Prima cosa, quel lago è rosso come il sangue! E poi lì ci vanno i miei dipendenti con i loro figli. -

Brace - Ma il mio compagno di scuola ci va con i suoi genitori. Voglio andarci anche io a passeggiarci manina nella manina. -

Belzebù - No! È troppo affollato. Andremo al centro della terra. -

Brace - Ma lì non ci sono i miei compagni di asilo. Buuuuah. Non vuoi farti vedere perché ti vergogni di me. Mammaaa, papà non mi porta mai al laghetto. -

Madre - Peperoncino mio, porta il nostro piccolo al laghetto sù. -

Belzebù - Ma mio orrore, non posso. - Poi bisbigliando - A lavoro si è sparsa già la voce, così mormorano che mi hai tradito con l’arcangelo Gabriele. -

Madre - Non mi interessa, tu domani lo porti al lago o ovunque voglia andare. E poi voglio che tu giochi con lui. D’altronde eri un angelo anche tu una volta. Ti ricorderai di quello che ti piaceva fare allora. -

Belzebù - Ma mio unico bellissimo tormento, non posseggo più ricordi di quando appartenevo a quella specie. Inoltre anche il minimo sforzo di ricordare mi strazia l’anima ogni volta. -

Madre - Niente ma, ho deciso. Appena torni da lavoro, ce lo porti. -

Belzebù resta in silenzio, molto contrariato.

Brace - Mamma, non ci sono posti più luminosi di lago rosso? -

Madre - Certo Braciolino! Belzebù, se proprio andare al lago con lui è per te la fatica più scomoda del mondo allora portalo a visitare il paradiso! -

Belzebù - Paradiso? Ma non sarai mica impazzita forse!? Ci è vietato andare in quei posti, scoppierebbe l’Apocalisse. -

Madre - I loro figli non visitano forse il nostro inferno in presenza dei genitori? Con l’emendamento effettuato millenni fa tra Inferno e Paradiso è possibile ottenere un visto per coloro che vogliono accompagnare i propri pargoli a visitare gli altri regni. Portacelo almeno si fa anche una svolazzata senza attirare l’attenzione di tutti. -

Belzebù - In mezzo a quegli snob tutti brillantinati che ti guardano dall’alto in basso? Mi dispiace ma preferisco le calunnie! -

Madre lanciando uno sguardo arcigno a Belzebù - Belzeee! -

Belzebù si dirige a gradi passi alla finestra del salotto, la apre e con un urlo fortissimo fa uscire lingue di fuoco dalla sua bocca che incendiano metà dell’inferno. Poi sospirando mentre abbassa le spalle e guarda per terra con fare di resa pronuncia - Ho capito. Ci andrò.

Tutti i racconti

5
6
41

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Un racconto...goloso. like

  • FuoriFuoco: Grazie a tutti. L’idea era proprio quella di partire da una situazione [...]

3
9
44

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
30

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
40

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

4
7
45

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
35

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

2
4
39

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
34

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

4
4
33

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
36

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
39

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

12
17
78

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su