• Voi sapete che mi sono ritirato sulla montagna proprio per sfuggire a queste situazioni che non m'interessano, sono affari vostri, voi volete fare le guerre poi venite a chiedere a me, io che odio ogni genere di contrasti. Allora! Vi siete messi contro il vostro re, dico bene? Avete innescato una guerra che non sapete più come gestirla e volete il mio aiuto. Secondo voi cosa dovrei fare o dire per accontentarvi, sentiamo! Cosa vi aspettate da me, un piano di guerra? Vi rendete conto che, io non so nulla. Lo sapevate anche prima che il castello era inespugnabile, possibile che non ci avete pensato. Penso, di questo sono sicuro, che siete degli stupidi, quello che posso dirvi è di rivolgervi a qualcun altro per risolvere il vostro problema, al diavolo per esempio, lui una soluzione la trova sempre.

Gli astanti lo guardarono con occhi fuori dalle orbite, lui l’eremita, il santone, quello che si era ritirato per pregare, per cercare un contatto più stretto con il Signore, stava dicendo di chiamare il diavolo in persona. Si guardarono tutti in faccia pensando che stesse scherzando, ma dalla faccia seria e compunta del vecchio, capirono che diceva sul serio. Dopo aver mormorato qualcosa, il saggio si alzò e, recuperato il suo bastone, si avviò fuori per tornare al suo eremo montano.

Rimasti da soli, i capi si sentirono abbandonati, frustrati, forse, - pensarono- aveva ragione il vecchio, ribellarsi contro chi deteneva il potere ed era il padrone di un castello così inattaccabile, era stata una mossa insulsa, dovevano immaginare che poteva finire così. A quel punto cosa potevano fare, ritornare al lavoro di sempre e aspettarsi una pesante ritorsione da parte del giovane sovrano, irascibile e feroce o andare avanti e decidere di attuare il consiglio dell’eremita. Chiamare in aiuto il diavolo! Come si poteva fare? Il sacerdote che era presente alla discussione s'intromise: 

  • Fate attenzione fratelli, non si deve chiamare il diavolo, lui verrà da solo se soltanto penserete a lui, se unite le vostre menti e pensate a Satana come il vostro liberatore, lui verrà e dopo reclamerà le vostre anime.

Per alcuni istanti nella sala non si udì volare una mosca, tutti erano in silenzio, erano titubanti sul fatto di appellarsi al diavolo in persona, sapevano che lui non faceva mai niente per niente. Al punto dov’erano arrivati, perdere anche l’anima poteva essere il minore dei mali, se si fossero arresi, avrebbero perso anche la vita. Mentre erano assorti nei loro pensieri un ragazzo, che era di guardia al ponte per un’eventuale sortita degli assediati, venne correndo e urlando.

  • Uomini, correte, venite a vedere, mentre ero di guardia al ponte, all’improvviso dal nulla è apparso un cavaliere tutto vestito di nero, sta andando verso il castello. Non sono riuscito a vedere il suo viso, sembra che non l’abbia per niente. Dio abbia pietà di noi, è la morte che è arrivata.
  • Taci ragazzo, quale morte, non mettere in giro false voci, andiamo a vedere piuttosto, penso di sapere chi è e se ho indovinato abbiamo più problemi di prima, andiamo presto, prima che scompaia.

Si diressero tutti verso l’estremità del ponte che dava sulla cascata. In lontananza si vedeva il castello e gli uomini armati sui merli in attesa, forse avevano visto anche loro il cavaliere nero avanzare tranquillo verso di loro. Cominciarono a piovere frecce contro quella figura misteriosa che lentamente con passo cadenzato si avvicinava sempre di più. I ribelli dalla riva lo vedevano avanzare come se fosse avvolto in nube d’aria grigia che lo proteggeva dai dardi scagliati contro di lui, il capo dei rivoltosi si rivolse ai suoi uomini indicando il cavaliere.

  • Allora uomini, avete capito chi è quel cavaliere? I vostri pensieri evidentemente sono stati forti e pieni di paure, tanto da invocarlo e, lui è arrivato come previsto. Ora andrà da loro per esigere la sua parte di anime, poi verrà da noi che lo abbiamo chiamato e farà altrettanto, siete pronti a pagare il tributo che vi chiederà, badate che non potete tirarvi indietro, ormai lui è qui e sta facendo il lavoro al posto nostro. Porre fine a questa storia, entro il tramonto sarà tutto finito.
  • Davvero dici che quello è il diavolo? - gli uomini cominciavano già a pentirsi dei loro pensieri, - Non pensavamo che sarebbe venuto, Dio ci liberi dalla sua presenza, io sono sempre stato uno pacifico, non volevo nessuna guerra e ora devo perdere l’anima per cosa, per eliminare un re e averne un altro? Siamo stati stolti nel credere che avremmo risolto tutti i problemi con una ribellione armata.
  • Hai ragione, prima di questo inetto c’era il padre e anche lui non era poi così buono, questo, non solo è stupido, ma anche cattivo e feroce, un fantoccio pieno di muscoli, di stupidità e d’ignoranza, ci sta rendendo la vita più difficile di prima.
  • Gli ignoranti siamo stati noi – intervenne ancora una volta il sacerdote che aveva visto il diavolo, sul ponte, arrivare davanti al castello e fare un segno con la mano. Subito dopo, il ponte levatoio si era abbassato senza difficoltà e lui era entrato tranquillo, sempre a cavallo, lentamente – è colpa nostra se poi ci siamo trovati così presi tra due fuochi, da una parte il castello e lo sapevamo che il re si sarebbe rifugiato là dentro e da quest’altra parte noi con le nostre paure. Siamo un popolo di contadini, gente semplice, che non ha istruzione, nessuno di noi sa leggere o scrivere, viviamo alla giornata seguendo la natura, non sappiamo altro. La paura è la nostra compagna di sempre, paura per la nostra vita, per i nostri figli, per i raccolti che a volte non sono buoni, paure tramandate di padre in figlio, per delle leggende che non sappiamo se sono vere o meno. Abbiamo terrore del fruscio del vento fra gli alberi, della luna che ci guarda di notte, dell’ululato dei lupi nella foresta, una paura fottuta del diavolo, da sempre nostro nemico e dei suoi disegni occulti, messi in atto per privarci dell’anima. Ora, per altre paure, lo abbiamo scelto come amico e compagno. In un modo o nell’altro lo abbiamo chiamato e ci toccherà pagare il suo prezzo. Lui prenderà la nostra anima e nel caso che, anche il nuovo re non fosse all’altezza, cosa potremmo venderci, dopo! Che almeno questo nostro sacrifico serva di lezione a chi resterà dopo di noi, i nostri figli dovranno evolversi, capire e agire di conseguenza, soprattutto abbandonare la via dell’ignoranza e delle paure. Venite andiamo a pregare per le nostre anime. Il cavaliere nero ha portato a termine il suo compito, guardate, lo vedete con i vostri occhi, il castello è in fiamme. Almeno non sentiremo più parlare del principe Erminius. Ora tocca a noi. 

 

 

Tutti i racconti

1
1
5

Hark I Love Kurt

24 October 2025

Hark I Love Kurt “Henry, dove si va?” “Non è il paradiso, no.” “Certo che no, stiamo viaggiando nel buio, nero davanti, sopra, sotto… non abbiamo nemmeno l’asfalto sotto la macchina!” “Senti Henry...” “Sììì?” “E’ tutto buio!” “Già.” “Ma ci stiamo muovendo?” “Sì.” “Ah...” “Eh già...” “E cosa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
5

Rosa Gotica

Rosa Gotica

24 October 2025

Era un bocciolo tra mille altri fiori, timido e discreto, ma la sua aura emanava mistero e curiosità. Quando sbocciò, il profumo inebriante pervase l'aria, penetrando senza preavviso nell'anima. Il suo color rosso rubino, catturava lo sguardo: impossibile non restarne ammaliati. Quel rosso attraeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
12

Corona Di Volontà

23 October 2025

Corona Nel giaciglio d’ombre delle lacrime, la mia pena vegliava insonne, e il corpo emaciato sbucava, tremula candela bianca, sul punto di spegnersi al fato. Ma dal caldo fuoco del cuore, più duro d’una rocca antica, s’innalzò favilla di brama in speme, che vinse la tenebra al [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
9

Mamma

23 October 2025

Mamma La sera scende, e il cuore si fa stanco, nel vetro il giorno spegne il suo colore, la casa tace, e il vuoto è così franco che pare voce muta del dolore. È spenta ormai la luce in cucina, là dove il tuo sorriso mi attendeva; l’ombra si posa, umile e bambina, sul tavolo che il tempo non solleva. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
6
34

La Scrittrice Professionista (Autocertificata)

Il miei raccontini prendono spunto da ciò che mi circonda. I miei personaggi sono tutti reali...debitamente camuffati.

Miu
22 October 2025

Letto su Facebook, oggi: Sto cercando una casa editrice interessata a pubblicare un racconto breve che, volendo, potrebbe anche diventare un podcast. Per me è fondamentale che l'editore pubblicizzi e distribuisca bene ciò che sto scrivendo, perché quella a cui sto facendo riferimento, sarebbe la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Miu: Vi ringrazio! Vi assicuro che nessun autore è stato maltrattato nella [...]

  • Davide Cibic: Mi piace l’idea di andare oltre l’oltre: chissà cosa c’è. [...]

2
0
10

La Letteratura Fantastica - il Fantasy

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

22 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quarto capitolo ci parla del Fantasy. Invitiamo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
5
17

The Dancing Ghost (2/2)

22 October 2025

«Dici che la sua donna l’ha mollato?» domandò il vecchietto che era andato al bagno. Il barista finì di pulire il bicchiere. «Moglie – precisò – si vede il segno della fede sul dito. Roba fresca. È l’unica parte della mano non abbronzata». «E poi beve, ma non è abituato – aggiunse l’ex gestore [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: bello. Apprezza anche l'ultima puntata. Piaciuta la trama e la narrazione. [...]

  • Davide Cibic: Racconto sapiente, dal ritmo adeguato ad un lettore che pretende il finale. [...]

1
0
23

IL PALPARE 3/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

21 October 2025

Non meno importante infine è il toccare per non atterrirsi, quindi per cacciare, cacciar le proprie paure intendo. E più uno scacciare in realtà, depurato cioè dalla valenza belluina della caccia. E’ quello che fa lo scaccino, che congeda sì fedeli e disturbatori ben sapendo però che il giorno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
22

The Dancing Ghost (1/2)

21 October 2025

«Posso usare il gabinetto?». Il barista porse all’uomo un paio di chiavi di vecchio tipo, con una lama sola su un’asta cilindrica e un anello in fondo. «Passi nel disimpegno, salga le scale e arrivi al pianerottolo del primo piano, poi attraversi il corridoio e apra la porta a sinistra, quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
1
18

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
21

Vi racconto in sintesi il mio Quartiere Sanità tra Cultura e Arte

Storia e Spiritualità tra Due Chiese Storiche

20 October 2025

Sin da ragazzo abito, vivo, in uno dei quartieri più belli e storici di Napoli: il quartiere Sanità, il quartiere che ha dato i natali al grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò. La celebre Via dei Vergini - il toponimo nasce dai seguaci del Dio Eunosto al quale offrivano la loro verginità. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Quante cose interessanti ed emozionanti. Soprattutto legate a una città [...]

  • Ondine: Sempre interessante leggerti Gennarino. Grazie

3
4
35

IL PALPARE 1/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

19 October 2025

Lo so, vi aspettate da me una qualche cruciale rivelazione sul tema del palpare. Direi che da parte vostra vi è una sorta di palpabile curiosità su quanto di papabile potrei pronunciare. Ebbene io non tratterei un tema così ardimentoso se non fosse per una fidata deduzione su un dato di fatto, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Miu: “Il Palpare” è un testo che si legge con un sorriso in tasca [...]

  • Davide Cibic: Sì, il tocco quale gesto di amore, anche solo di solidarietà, [...]

Torna su