È arrivato Natale. Si sta per realizzare il sogno di ogni cittadino che pensa di camminare verso la luce. Sono stelle accese nel cielo o lucette profane che allietano le nostre vie, i negozi e le case.  Frenetica la corsa alla ricerca dei regali, di quell'ultimo modello di telefonino pubblicizzato che farà morire d'invidia i nostri amici, del regalo super tecnologico che solo in pochi possono permettersi ma che tutti hanno nell'elenco dei loro desideri. Una corsa affannata che ci vede smarrire facilmente  la via principale e ci fa ritrovare in scorciatoie che non portano a niente, piene solo di beni materiali, di surplus domestico, di spreco dell'abbondanza. E guai a rimanere senza regalo! Si rischia la depressione post natalizia, l'anoressia e la bulimia d'affetti. Come se l'affetto fosse misurato dal costo del regalo ricevuto o donato. Tutte balle. Si rischia il caos dei propri sentimenti, delle proprie emozioni. E si rimane in attesa di chissà che cosa, di chissà chi, che possa portare chissà che sacco pieno di sogni.  Un babbo natale annuale, che pieno di bontà possa allietare i cuori di tutti bambini ed ex bambini del mondo. È brutto lasciarsi irretire dai bagliori del momento e vivere la fantasmagoria senza comprenderne il significato. Ci sono mille alberi di Natale accesi ma non si ricorda che l'albero porta sui rami i simboli religiosi e che anticamente lo si addobbava con le mele ed i dischetti di pane a voler ricordare che il frutto tondo del peccato è stato sconfitto dal pane sceso dal cielo, che mangiamo ogni volta che partecipiamo alla S. Messa. Poi sono venute le candele ad indicare la luce di Cristo e poi le luminarie artificiali ed altri addobbi, i dolci ed altri canestri di prelibatezze a festeggiare la venuta al mondo di Nostro Signore. Ora in ogni casa si erge il pino di Natale ed i bimbi aspettano il vecchio con la slitta che deposita i suoi doni. Ma nella casa di Salvatore non c'è nessun albero, non c'è nessun colore. La stanza fredda ricorda il giorno in cui i suoi genitori si sono separati e da quel momento a Salvatore gli è crollato il mondo addosso. Quale gioia se non la speranza ogni anno che Gesù Bambino possa rinascere nella sua casa e che Giuseppe e  Maria siano papà e mamma riuniti non nel lusso di un appartamento immenso ma nella misera grotta di Betlemme. Salvatore non ha mai chiesto regali a Babbo Natale ma solo che il suo sogno di rivivere in una vera famiglia, possa realizzarsi. Salvatore ha pianto quando a scuola sono cominciate  le vacanze di Natale e tutti i suoi compagni sono usciti  felici di vivere il Natale a casa. Salvatore sogna e da anni ha sempre sognato,  di rivedere i suoi genitori di nuovo assieme. Ma invano. Rimane solo il Natale di ogni anno, silenzioso, freddo e privo di emozione se non il pianto di un tradimento che è solco d'anima, un tradimento che racconta della separazione dopo aversi dichiarato dinanzi a Dio eterno amore. Le lacrime di Salvatore inondano ancora il giardino e quella casa dove un tempo si era famiglia, tutti uniti. Come  sembrava bello quel tempo! Il Natale degli anni passati rimaneva una delle feste più belle che abbia vissuto. Oggi continuano a scendere le lacrime dagli occhi di Salvatore.  Vuole parlare con Babbo Natale per chiedergli cosa vuol dire amare e perché i suoi genitori non si amano più. Lo vuole chiedere a Babbo Natale per vivere serenamente anche lui il Natale senza giocattoli senza dolciumi senza doni ma con una mano stretta alla mamma ed una a papà ed i cuori che battono nello stesso istante, in quello stesso istante che porta con se il vero amore. L'amore. E cosa vuol dire Amore e non quello che sogna Salvatore?

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Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: DAX / MM: grazie. Il personaggio è ispirato all'ispettore Coliandro [...]

  • Dario Mazzolini: caspita proprio bello. Non mi addentro nei meandri dellle ispirazioni del racconto. [...]

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Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Davvero bello. Mi sono divertito a leggerlo.Like a 1000...bro!

  • Dario Mazzolini: bello. molto bello. piaciute le descrizioni dei personaggi, mi sono anche divertito [...]

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Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

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Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

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  • Dax: Bello...ma come farà a vendere l'appartamento? Oppure era in affitto?La [...]

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

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Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

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Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

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Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

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Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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  • Rubrus: .Le riunioni di condominio sono spesso racconti dell'orrore

  • Dax: intrigante .Like

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

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La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

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