Il nostro immobile stupore fu rotto dalle parole di Eusebio. “Ora vi spiego. Sia la stella di David sia la chakana sono simboli che rappresentano il dualismo che tutto permea e presentano similitudini. La chakana o croce andina presenta dodici punte, la stella sei, ma entrambi sintetizzano la dualità tra elementi maschili – indicò la punta verso l’alto della stella e la linea verticale della croce – “e femminili” – con l’indice indicò la punta inferiore della stella e la linea orizzontale della croce. “Il vuoto al centro di entrambe le figure rappresenta, nella croce, l’infinito, il ciclo continuo della vita, l’eterno susseguirsi di formazione e distruzione, la sacralità. L’esagono è il cuore dell’uomo, il centro della spiritualità”.
“Ma come è possibile che la stella a sei punte…” – balbettò Deborah.
“Questo lo ignoro, ma quel simbolo già era presente in età preclassica. Si pensi al leggendario Ermete Trismegisto e alla tavola di smeraldo.” – replicò Eusebio recitando: "Verum, sine mendacio certum et verissimum, quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius

Questo luogo è sacro. Queste ceramiche sono offerte votive affinché il dio inca Pariacaca facesse emergere le acque dal sottosuolo riattivandone lo sgorgare da queste rocce e il suo defluire a valle come era in passato, quando ero un bambino. 

Come vedete, però, ne manca una. Quello spazio vuoto equidistante da tutti gli altri. 

Qui occorre un nuovo sacrificio. 

Voi tre ne siete e ne sarete vittime e celebranti al contempo. 

Tutto è deciso. 

Tu Andrea sei il puma, il ciondolo che porti al collo è magico e proviene da questo luogo. L’animale rappresenta la forza, la saggezza, così come il significato del tuo nome. Tu Deborah sei l’ape, il tuo nome così significa. Hai una stella a sei punte tatuata dietro l’orecchio e la sottostante scritta indica un versetto della Bibbia, Antico Testamento, Giudici 5,5. Debora era una profetessa del popolo d’Israele che predisse lo scioglimento delle montagne davanti a Dio. In fisica si indica con il numero di Debora un parametro che misura la fluidità di un materiale. 

Infine tu Florentia. Sei il fiore, il giglio degli Incas che racchiude in sé il significato di devozione, dell'amicizia profonda e della vittoria del bene sul male. 

Voi tre, inoltre, rappresentate le tre leggi morali raffigurate sugli scalini della chakana: onestà, sincerità e operosità. Questo sito era huaca, un luogo sacro. Le acque che sorgevano rendevano fertile ogni terreno che attraversassero. Il popolo lo venerava donando manufatti e compiendo rituali. Io ne ero il sacerdote. Un giorno, improvvisamente, l’acqua cessò di scorrere. 

La causa la individuai immediatamente: la statuetta a forma di puma donata alla divinità era stata sottratta.

Quella che tu hai al collo, Andrea. 

Fui condannato a vivere sino a quando non avessi posto rimedio. Ora, dopo secoli, è giunto il momento. Tutto si sta avverando”.
Florentia, Deborah ed io ci guardammo increduli.
“Dalla vostra triplice unione fisica, morale e spirituale nascerà una nuova acqua che dipingerà di verde la valle polverosa sino all'oasi ed io, invece, diverrò, polvere, finalmente”.
Il puma al mio collo iniziò a vibrare con maggiore intensità e, quando presi per mano le due donne, esplose in polvere luminosa che si insinuò nelle nostre narici. 

Posai le labbra sulle loro bocche.
Baciai e fui baciato. Ci spogliammo a vicenda e su quello spazio vuoto ci amammo come animali voraci. Eusebio, immobile osservava i nostri corpi nudi e mugolanti. Le lacrime gli rigavano il viso. Quando il mio liquido vitale invase entrambe, Eusebio si dissolse, come sabbia sferzata dal vento. 

Esausti restammo distesi avvolti nella polvere e nel sudore. Quando improvviso, un rumore fragoroso impresse tremori alla roccia. Un fianco della collina si squarciò. Uscimmo alla luce del giorno. Un potente flusso d’acqua scrosciava a valle rendendo verde il deserto che si estendeva sino all’orizzonte, abbracciando la piccola oasi.
Nove mesi dopo nacquero due bambine. 

I loro occhi verdi, come le tavole di smeraldo, fissarono il loro sguardo sui tre genitori. Il loro triangolo perfetto che le avrebbe protette ed educate all’amore. L’amore non vincolato, ma libero di esprimersi nella sua appagante e sudata fisicità e quotidiana religiosa spiritualità. L'amore è la forza, l'unica forza quia vincet omnem rem subtilem, omnemque solidam penetrabit. Sic mundus creatus est. (Perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo).

 

Tutti i racconti

1
1
10

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
11

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
22

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
23

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
30

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
32

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
42

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
55

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
38

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
31

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

Torna su