Il periodo antecedente al matrimonio fu per James e la sua ernia molto impegnativo. Per iniziare dovette trascorrere un breve periodo a Bologna a causa di alcune pratiche lavorative da sbrigare dopo aver arrestato un latitante in incognito che si era rifugiato nel paesello di Calamaretti sotto mentite spoglie di turista. L’ispettore ebbe subito la certezza che dietro alla presenza dell’uomo vi fosse qualcosa di losco: nessuno arrivava a Caselminore in veste turistica, a meno che non si fosse perso per le strade della Padana. Non un monumento, non un museo, non un duomo. L’unico monumento, se così potevano chiamarlo, era la fontana costruita dieci anni prima da Giacinto Acquadolce, unico e solo muratore del luogo, eretta con il cemento avanzato dalla ristrutturazione del condominio del Sindaco; musei manco a parlarne, anche se anni addietro, il vice Sindaco Buceddu (di chiare origini sarde), avrebbe voluto fare spazio al dubbio Museo della Porchetta. La mozione venne bocciata con 20 voti contrari e uno favorevole, il Buceddu appunto. Il duomo non esisteva. Esisteva la parrocchia intitolata a San Evasio, un vescovo italiano morto nel 362 D.C. di cui non si sapeva la data di nascita e che era Santo patrono a Pedrengo e a Casale Monferrato. Il parroco, don Egidio Pastrengo, era alle soglie del pensionamento ed era stato affiancato da Mbutu Abelele, giovane sacerdote senegalese timido e umile. Per farla breve, James aveva scovato il latitante e, con l’aiuto di Gargiulo e del Commissariato di Bologna da cui erano arrivati i rinforzi, lo aveva arrestato e spedito in carcere. Le formalità erano state espletate nel capoluogo e gli avevano rubato tre preziosi giorni lontano da Jenny. In compenso, proprio nella città Dotta, aveva trovato il suo abito da sposo: elegante, sobrio, grigio perla ed economico.

Di ritorno al paesello aveva dovuto sedare una rissa tra il marito della signora Crisanti e quello dello Cristini (la merciaia), il diverbio terminato con una scazzottata epica era stato innescato da diverse ideologie sportive e aveva completamente devastato il bar Sport nella piazza del paese suscitando scandalo e vergogna dei cittadini.

A parte le grane che il lavoro gli procurava, riuscì a ritagliarsi un fine settimana in riva al mare con Jenny e la condusse alla famigerata Bettola a cui si era affezionato, pur non essendo un assiduo frequentatore.

Il personale lo accolse a braccia aperte: Ungaretti preparò un bum bum; Fest, proprietario del locale, si disse felice che le ultime loro divergenze dopo l’omicidio di Olga fossero state superate; Guercio, il pianista di dubbia fama, suonò per i futuri sposi “La ballata della Gnocca” che, nonostante nessuno dei presenti l’avesse mai ascoltata, fu un gran successo; Fellini continuò a proiettare sul muro Scene da un matrimonio di Bergman ma i presenti non ci fecero molto caso. James notò che Olga Bubolova era stata prontamente sostituita da una certa Maria Calzetta, donna procace e non certo più giovanissima, notò altresì che la signorina Calzetta svolgeva il suo lavoro con devozione e fervore.

Jenny era entusiasta di aver conosciuto una parte dei personaggi che bazzicavano nella Bettola, le sembrò di conoscerli da sempre, dato che James spesso parlava di loro.

“Allora,” chiese Fest “a quando le nozze?”

“Il 10 di giugno” Cinguettò la Lorenzi.

“Ahah, ci siamo quasi eh, Calamaretti!” Urlò il Guercio dalla postazione pianobar.

“Ci vuole un brindisi! Bum Bum per tutti!” Esordì Ungaretti.

James era al terzo bicchiere e, mentre Jenny reggeva l’alcool come uno scaricatore del porto, a lui si contorcevano già le budella e l’ernia iniziò la Traviata con “libiamo nei lieti calici…”

Era stata una pessima idea quella di raggiungere gli amici della Bettola ma oramai era lì e non sarebbe stato né carino né educato andare via senza essere arrivato almeno al quinto bicchierino di Bum Bum.

Il rientro, con la cabriolet della Lorenzi, lo trascorse con la testa fuori dall’auto a espellere tutto il liquido ingurgitato.

“Che spreco!” Disse Jenny fra i denti “Mi piacerebbe molto il ricevimento nella Bettola” proseguì facendo finta di concentrarsi alla guida evitando così l’imbarazzo del momento tragico del fidanzato.

“Quel bum bum è davvero grandioso, non trovi?”

James si asciugò la bocca con un fazzolettino: “Insomma…”

“Deciso! Il ricevimento si farà lì! Chiama Ungaretti e prenota.”

James la guardò, intenta alla guida, capelli biondi scossi dal vento, profilo statuario, corpo da paura! Chi era lui per meritare tutto quel ben di Dio? 

Un singulto ancora, una soffiata di naso rumorosa, un ultimo conato…

“Va bene amore, domani chiamerò. Ti amo!”

Lei lo guardò per un istante e sorrise: “Sei unico, James. Ti amo anche io.” 

 

Tutti i racconti

2
1
12

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Fernando: Feliz Navidad 💖

5
4
164

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
5
37

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Like, nel solco della tradizione della cultura e tradizioni italiane. Il ritratto [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
61

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
30

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
32

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
36

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su