È un tardo pomeriggio di primavera: si avverte quel tepore che annuncia l'estate; l'aria più luminosa spinge le persone ad uscire di casa. Attratto dalla bella atmosfera, Nicola ha deciso di dare un impegno purchessia alla sua giornata di pensionato: pagare una bolletta, nonostante abbia diversi giorni di tempo per farlo. Ha infilato la prima giacca capitatagli sotto mano ed è uscito per strada. L'aria fresca lo galvanizza, lo prende un improvviso, insolito dinamismo che lo fa camminare a passo sostenuto. L'edicola e il fioraio sono aperti. Coppie padrone-cane sono ferme vicino a qualche spicchio d'erba per consentire all'animale di liberarsi di qualche ingombro interno.                   

Pochi minuti per raggiungere l'ufficio postale: nel salone vi sono poche persone in attesa del proprio turno. Nessun volto noto. L'attesa richiama quella malinconia che talvolta tracima nella tristezza nella sua vita di pensionato. Gli viene di pensare che l’attesa è impotenza; chi aspetta ha l’impressione di essere messo dalla parte del torto, di essere punito senza sapere il perché.                                                                 

Per distogliere l'attenzione da quei pensieri passa in rassegna il luogo e le persone. L'ambiente è articolato come una sorte di L rovesciata. In piedi, all'incrocio fra i due corridoi, Nicola sta ora riflettendo sui tempi ipotizzabili per essere servito: prima di lui saranno servite quattro persone. L'età media apparente sembra piuttosto alta. 

All'improvviso irrompe nell'ufficio una donna. Si muove con passo deciso, a grandi falcate ed esibisce segni di impazienza. Percorre un pezzo del corridoio e, giunta al centro, si ferma, guarda intorno. È giovane, alta, in carne, vestita di una maglietta bianca trasparente che dà un'idea del seno di cui è dotata e del reggiseno nero che lo sostiene. Ai piedi ha un paio di sneakers bianche, nelle quali confluiscono due gambe lunghe, robuste. Sotto l'ascella trattiene una borsa bianca. La mano destra tiene un cellulare attaccato all'orecchio. È giovane, non ha segni evidenti di cosa deve fare. Ha fretta, ha gesti di impazienza. Fa dietro front, esce con il suo passo energico e scompare. 

Dopo un po' rientra e guarda in giro. Esce. Rientra. Si ferma al centro del corridoio. Esce. 

Perso quel motivo di attrazione, Nicola torna a far vagare lo sguardo in giro e a prestare qualche attenzione ai tre impiegati agli sportelli: due donne e un uomo. Al primo sportello c'è cambio di cliente. Sullo schermo compare il numero di Nicola: è arrivato il suo turno. L'impiegata è l'ultima in fondo, la più fredda e distanziante. Avrebbe preferito essere servito dall'altra, arrivata da poco, che ha un atteggiamento accogliente. 

Fatta l'operazione, esce e si immerge nell'aria serena e luminosa dell'ultima luce del pomeriggio primaverile. Cammina lentamente, un po' incerto sulla direzione da prendere. Deve scegliere il supermercato dove fare l'acquisto di qualcosa che al momento non ricorda. Ferma, al centro del marciapiede, c'è la ragazzona in maglietta e sneakers, cellulare all'orecchio e borsa sotto l'ascella. Nel superarla sente che la donna lamenta: - In questo ufficio postale sono lenti ... uffa ... eppure non c'è tanta gente … - . 

Senza averne motivo Nicola si ferma, si gira e muove un passo verso di lei: la donna, in tutta la sua altezza è esattamente di fronte a lui, a distanza di qualche centimetro; ne sente il profumo. Contrariamente alle sue abitudini, interloquisce: - Ma, ha visto ... un po' di gente c'era ... - 

La ragazza ha qualche macchia qua e là sulle guance. 

- Che ... poi ... non c'era molto da attendere ... - 

farfuglia Nicola, mentre la ragazza infila il cellulare nella borsa e apre le labbra ad un sorriso malizioso. 

- Mi vuoi toccare? - 

Si schermisce: 

- No, dai – 

Si gira, come per andarsene. Gira la testa verso Nicola, dice: - Sono cento - 

- Cento cosa? - 

- Cinquanta, va bene? Qui ci vedono, c'è gente. Hai la macchina? - 

Nicola infila mano in tasca per toccare il portafoglio. Impegnato nell'operazione, si sente chiedere: - Andiamo a casa tua o vieni da me? - 

- Per fare? - 

- Vediamo, dipende. Abito in via.... numero... Ti do il numero di telefono. A presto. - 

Si gira e scompare. A poca distanza c'è un internet point. Google gli spiega che quel numero corrisponde a un sito «escort accompagnatrici». Racconta l'episodio ad un amico carabiniere: 

- Che credevi che fosse? Una dolce fanciulla abbagliata dal tuo fascino senile... ? - 

- No... è che... - 

L'amico lo interrompe e gli spiega: - In caserma riceviamo spesso denunce, che poi vengono ritirate, di anziani che hanno subito assalti del genere che stavi per subire tu. La ricerca della tua attenzione da parte della donna, le sneakers e la precipitosa riduzione del “compenso” erano tutti elementi che avrebbero dovuto metterti sul chi va là. L'interesse della ragazza era per il tuo portafogli. Il suo obiettivo era fartelo tirar fuori dalla tasca. Se l'avessi preso e aperto, per lei sarebbe stato un gioco da ragazzini togliertelo dalle mani e darsi alla fuga a tutta la velocità, favorita e accentuata dalle sneakers. E quando la raggiungevi? Pensi che avresti potuto raggiungerla? Tieni anche presente che difficilmente avresti potuto chiedere aiuto, a meno di non volerti esporre... al pubblico ludibrio: un vecchio... la prossima volta, sta' più attento. -

Tutti i racconti

0
0
1

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
1

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

7
7
27

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: bello, malinconico. like

  • Riccardo: ma davvero grazie a tutti!
    lascio a voi come interpretarlo
    come è [...]

6
17
25

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Grazie per la risposta 😃

  • Riccardo: brava Maria!
    certo il fenomeno meriterebbe le celesti praterie...quanto [...]

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
10
62

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Sofia85: È sincretismo. Gabriele D'Annunzio ne rappresenta un precedente.

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

3
3
30

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
37

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
42

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
38

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
28

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

27
29
209

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su