Si lasciò cadere sul sedile dell'auto e chiuse gli occhi. "Perderà l'anno", pensò, e subito dopo si accorse dell'assurdità di quel pensiero. All'improvviso la scuola non era più importante, era scivolata all'ultimo posto: magari avessero potuto tornare a preoccuparsi di quale istituto scegliere o di rimediare un brutto voto! Per la verità, di brutti voti ne aveva presi davvero pochi e loro erano stati contenti di investire nei suoi studi. Avevano immaginato per lui un futuro brillante ed erano stati decisi a fare di tutto perché l'avesse. 

Accanto a lei, suo marito mise in moto la macchina. Guidava piano, come se fosse troppo stanco per premere l'acceleratore. Vivevano insieme da tanto tempo, avevano imparato a parlarsi e a capirsi anche attraverso i silenzi. Com'era potuto succedere a loro? 

Ripensò al bambino biondo che aveva tenuto in braccio, ai suoi lineamenti delicati, ai sorrisi felici. Cos'era successo? Cos'avevano sbagliato in modo così devastante? 

Guardare il video era stato terribile. Era lui, era il suo volto, erano le sue mani, ma non era lui, non poteva essere lui, quel ragazzo che non conosceva. D'istinto aveva dato la colpa agli amici, alle cattive compagnie, perché il ragazzo che conosceva lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Ma nel profondo sapeva che era una scusa comoda nella quale rifugiarsi. Un rifugio che durava poco, però. Non c'era pace, era un pensiero fisso. 

Non poteva pensare nemmeno alla ragazza. Una brava ragazza, avevano detto, che sarebbe rimasta devastata per sempre, che si sarebbe portata dentro per sempre il ricordo terribile di quei momenti. Una ragazza che una sera era rientrata a casa, aveva percorso un tratto di strada nel buio, forse con un leggero timore di incontrare un mostro, come spesso capita a una ragazza che rientra a casa la sera, come era capitato tante volte anche a lei. Ma quella ragazza di mostri ne aveva trovati tre e uno era suo figlio. 

Era colpa sua, sapeva che avevano già iniziato a pensarlo e magari anche a dirlo. Era colpa sua, che non aveva saputo insegnargli a rispettare le donne, che l'aveva viziato. Forse avevano persino ragione. Di continuo in quei giorni aveva cercato indizi nel proprio comportamento, nell'educazione che gli aveva dato, di questa sua colpa, del suo non essere riuscita a trasmettergli i valori che avrebbe dovuto.  Quegli indizi a volte le sembrava di vederli ovunque, altre volte non riusciva a trovarli. Perché i litigi e i momenti bui ci sono in tutte le famiglie, non credeva che nella sua ce ne fossero stati di più. O forse sì? Forse era qualcosa che si era insinuato tra loro e lei non se n'era accorta perché era stata troppo distratta, troppo presa da altre cose, troppo sicura che a loro non sarebbe mai potuto succedere. 

Sì accorse allora che suo marito aveva fermato la macchina e parcheggiato già da un po'. Anche lui era perso nei suoi pensieri, anche lui cercava un motivo, un indizio, qualcosa che avrebbe dovuto fargli capire. 

Gli prese una mano e la strinse, perché aveva bisogno di aggrapparsi a qualcuno che capiva pur non capendo, qualcuno che, come lei, avrebbe continuato ad amare quel figlio, nonostante tutto. 

Tutti i racconti

5
6
31

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
3
16

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
30

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

4
5
22

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
26

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
134

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
70

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
50

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su