Albert lo aveva trovato morto il lunedì mattina, dopo aver aperto il magazzino all’indomani del weekend. Lo avevano appeso per la nuca ad uno dei ganci che  si usano per lavare i pesci più grandi. Gli erano stati mozzati i polsi e cavato gli occhi. Era stato evirato ed i genitali gli erano stati infilati in bocca. Gambe e braccia erano state amputate. La scientifica aveva ritrovato i quattro monconi in una pozza di sangue. Albert quella mattina si era trovato davanti una scena orribile. La morte risaliva a circa 72 ore prima aveva detto il medico legale. Quindi doveva essere avvenuta intorno alle 20 del venerdì sera, quando il magazzino era già chiuso. La moglie di Tom aveva denunciato la scomparsa solo la mattina della domenica. Perché lui era solito andare a bere nei locali nei pressi del porto il venerdì dopo il lavoro e se rimorchiava portava le sue amichette in qualche albergo ad ore. La sua signora lo sapeva ma non diceva niente in quanto a sua volta quando il marito non c’era riceveva gente in casa. Ma stavolta era diverso, lui non si era fatto sentire e la moglie si era preoccupata. Albert tutte queste storie le sapeva. Le sapevano tutti. Tutti sapevano che gente fosse. Però gli inquirenti erano convinti che Albert potesse aver scordato ancora qualche dettaglio significante per la ricostruzione dell’omicidio. Anche se lui glielo aveva ripetuto fino allo sfinimento. Era andato via alle 17,30 quando l’ultima barca aveva consegnato l’ultimo pesce. Lui aveva sistemato tutti gli scatoloni per la vendita e lasciato Tom vivo e vegeto. Erano volate parole grosse, questo era vero, perché Tom aveva sempre da ridire su come lui impilava le casse. Ma Albert non aveva ceduto alla provocazione andandosene mentre quello gli urlava dietro improperi. Il lunedì mattina lo aveva trovato stecchito. Fine. Che poteva aver dimenticato? 

- Così non si va avanti.- Disse Chris – Dobbiamo dimostrare che non abbiamo più nessun elemento da esporre, altrimenti questi non ci mollano più e addio vacanze.-  Albert era davvero contrariato. Aveva lavorato per undici fottuti mesi, cinque giorni la settimana. Come un animale da soma. Se le meritava quelle benedette ferie. E fortuna poi che gli investigatori non erano a conoscenza della serie di circostanze, quanto meno curiose, che avevano caratterizzato l’ultimo periodo della vita di Albert. Altrimenti sai che rottura? Tutte quelle ore in questura, a riempire verbali, a rispondere a domande senza senso per le quali non poteva obbiettivamente avere risposta. Per quello pagava Christopher, perché se la sbrigasse lui. Fra l’altro non lo pagava nemmeno poco.


Tra la fine del 1980 ed i prime mesi del 1981 una serie di avvenimenti avevano turbato la vita tranquilla di Albert. Per almeno quattro volte gli era successo che persone di sua conoscenza o con le quali aveva avuto a che fare, erano decedute. Tom Hadden era solo l’ultimo della serie. Succedeva che Albert discuteva con qualcuno, anche per futili motivi, e dopo poco tempo al telegiornale passavano la notizia della scomparsa. Lui cominciava ad aver timore di sentire il notiziario. Specie dopo aver discusso con qualcuno.  

La gente a volte lo trattava male ad essere sinceri. Forse per via di quel difetto che aveva. A causa di un errore dei dottori durante la nascita ebbe un problema alle gambe. Ne aveva una più corta dell’altra. Questo faceva si che zoppicasse e che molte persone lo chiamassero storpio o zoppo. Quelli più spiritosi gli affibbiavano nomi di balli, tipo: “ehi cha cha cha, vieni qui!” Oppure “tip tap” oppure ancora “boogie-woogie”. Ma lui francamente non se la prendeva, capiva che lo facevano per gioco. Anche lui usava ridicolizzare i difetti degli altri. Ad esempio:  “belli capelli” per gli uomini calvi oppure “pancia allegra” per quelli grassi. E così via. Non ne faceva una questione personale. Il mondo andava in questa direzione. 

Tutti i racconti

0
0
2

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
2

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
23

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
26

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
36

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

9
8
43

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
36

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
26

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
59

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
56

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
35

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
48

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

Torna su