La legge, a Cold Lake, porta il nome dello sceriffo Chance Carter.

Chance era nativo del luogo: una boom town di cercatori d’argento, all’inseguimento del sogno di una vita. Pochi si resero conto dell’illusione. Tutti gli altri, da più di venti anni grattavano la roccia finendo per spendere l’avaro ricavo al “Sweet Siren Saloon” in partite di azzardo, whisky di bassa lega e donne di malaffare.

Una di queste diede al mondo Chance sul finire del 1837, il quale crebbe tra l’amore di sua madre, che presto lo abbandonò per un gambler di Sant Louis, e di tantissime affettuose zie.

Era un bambino gioviale. Uno scavezzacollo inarrestabile, benvoluto da tutti. Soprattutto dal vecchio Smokey, un rottame delle guerre indiane con mezzo scalpo ancora in testa e un pezzo di teschio mal celato da una calotta di cuoio, che gli insegnò ad andare a cavallo, a dormire nella prateria e soprattutto ad adoperare le armi, arte in cui presto palesò una naturale abilità.

 

A nemmeno 20 anni, Chance era un vero castigo di Dio. Aveva delle Colt Navy con le quali aveva sviluppato una tecnica di estrazione che gli consentiva di arrivare in mira con il cane abbassato senza sovraelongazione del gesto: in sostanza, quando la mano andava all’arma il pollice apriva il cane contemporaneamente al gesto di impugnatura. Con la successiva estrazione poteva quindi portare l’arma in mira, senza bisogno né di doverla alzare per favorire l’abbassamento del cane e né tantomeno dell’uso dell’altra mano.

La tecnica di estrazione ad una mano gli consentì di sviluppare la capacità di estrarre due revolver contemporaneamente. Ciò, unito ad una mira da Padreterno, gli guadagnò ben presto il soprannome di “Twain Blaze” Chance. Perché quando Chance voleva sparare, si vedevano solamente due lampi. 

 

Il battesimo del fuoco giunse sul finire dell’autunno del 1858. Tre stranieri uccisero il vecchio Ben O’Brian, sceriffo di Cold Lake fin dalla sua fondazione. Venivano da ovest. Si erano presentati nel Saloon iniziando a crear scompiglio, attirando presto l’attenzione di Ben. Il quale non fece in tempo a spianare il suo shotgun, che venne freddato sulla porta del saloon da una grandinata di piombo. Il vecchio Smokey intervenne, ma fece in tempo ad esplodere un solo colpo. Volò all’indietro investito da una montagna di piombo, mentre il braccio destro si separava dal corpo all’altezza del gomito.

Chance era fuori per commissioni, e sentito il gran baccano si affrettò verso il Saloon arrivando in tempo per vedere il corpo del povero Ben accasciarsi sulla main street in un lago di sangue.

Il suo vice, impietrito, non sapeva cosa fare. Essendo disarmato, Chance gli prese il cinturone e legò i lacci di fondina in tempo per l’uscita dei tre balordi.

Camminavano ricaricando i revolver e schernendo il povero Ben: un brav’uomo che di certo non meritava quella fine.

“Hai visto il volo dell’altro vecchio? Mai visto nulla del genere AH AH AH. Si è smontato per aria!!! UAH AH AH AH”

Si trovarono di fronte quel ragazzone alto, ben piazzato, e sorprendentemente giovane.

La risolutezza del suo viso avrebbe scoraggiato chiunque. Ma non tre lupi di frontiera come loro, che da anni calpestavano ciò che volevano.

“Buongiorno signori. Tutti e tre assieme o uno alla volta?”

“Stanco di vivere? Pussa via, cucciolo. Non vedi che dobbiamo passare?”

“Dovrete farlo strisciando. Oppure consegnando le armi. Non la sentite la puzza di cadavere?”

Sguardi tesi. Attimi che sembrano ore. L’accenno di movimento di uno dei tre scatenò una tempesta di colpi impressionante. Di fatto, solo in due riuscirono ad estrarre. Nessuno dei tre aveva sparato un colpo. Otto colpi, vomitati dalle colt di Chance alla velocità di una Gatling. Tutti a segno in punti vitali. Chi assistette alla scena giurò di non aver visto Chance mentre estraeva. Semplicemente, ad un certo punto le sue colt erano comparse in linea di tiro vomitando piombo. Videro solamente il reinserimento in fondina, eseguito con dei vanagloriosi volteggi.

Si parlò a lungo del giorno in cui Chance il bastardo divenne sia “Twain Blaze” Chance, che lo sceriffo Carter.

 

 

Tutti i racconti

0
0
5

Mucchietti di sabbia

03 May 2025

La fine della scuola ci dava la sensazione di una ritrovata libertà, con la spiaggia di giugno non ancora affollata, le corse nell’acqua, la pelle bruciata dal sole e le lunghe giornate di luce. Claudia fu la prima a parlare di ragazzi. «Lo so che vi piace Sergio. Piace a tutte!» «A me no! È antipatico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

IL VOLTO

03 May 2025

I colpi si ripetevano ritmicamente riempiendo con il loro rumore il piccolo locale. Fuori, qualche lieve fiocco di neve cominciava ad imbiancare i tetti delle case vicine. Lui non era più giovane, avrà avuto forse settant’anni. Le mani erano piccole ma la pelle era spessa e le unghie affondavano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
19

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

  • Virginia Lupo: molto triste questa poesia.
    bella ma triste.
    Mi permetta di esserle [...]

5
11
25

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Peccato che si concluda così invece che con una progressiva, esponenziale [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario. Scritto veramente bene.

7
8
42

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • PRFF: I lke.
    Intrigante, scorrevole,asciutto,ritmato con bravura:
    Ci saranno [...]

  • Ecate: .... non mi stupisce che Juana vi sia piaciuta ;-)

4
3
23

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
34

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
7
29

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L’esilioDiRumba: Classicissima frase da madre nel racconto 😀 che punta sulla golosità [...]

  • Lise: Grazie a tutti per aver letto il tacconto.🙏

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
44

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
137

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
15
26

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su