Era notte fonda e in casa non resistevo più dal caldo. Andai in bagno e misi la testa sotto l'acqua corrente, dopodiché, e solo allora, ripresi a respirare ma a quel punto ritornare a letto era impossibile, oramai ero sveglio del tutto; nè tanto meno volevo chiudermi nello studio in mezzo a tutti quegli scartafacci.

Avevo la scrivania piena di fogli sparsi: idee per i prossimi lavori, pagine da revisionare, cancellare e riscrivere e lunica cosa che riuscivo a fare era solo rileggerli all'infinito senza fare niente di concreto, sembrava che la mia vena artistica si fosse chiusa, niente di nuovo da intere settimane.

Andai in cucina e mi affacciai al balcone con un bicchiere d'acqua fresca in mano. Una brezza leggera mi soffiò sul viso come una dolce carezza, i lampioni lungo le strade lanciavano fasci di luce crepuscolare sulle macchine parcheggiate e nei marciapiedi, da nord l'umidità sotto forma di morbida foschia portava con sé un leggero profumo di salsedine.

L'aria fuori era più vivibile rispetto a quella dentro casa, così pensai di fare una passeggiata notturna. Prendo una giacca leggera, non si sa mai, poi saluto Mr. Blake il mio maine coon nero che si struscia tra le mie gambe e mi saluta con un silenzioso miao.

 

Percorsi tutta la via centrale del quartiere, passai adiacente ad una chiesa dalla curiosa struttura architettonica, più simile ad una lumaca che ad un luogo di culto, dopodiché proseguii fino all'inizio della zona industriale che è molto vicina a dove abito.

 

Pensavo a un mio scritto di qualche tempo fa, a come potevo migliorarlo o come avrei fatto ad intrecciarlo negli altri racconti, ma erano passate molte settimane da quando avevo messo mano al PC per sistemare e trascrivere tutte le poesie scritte fino ad allora e tutti i racconti iniziati e mai conclusi. Non riuscivo a trovare nemmeno uno straccio di lavoro che, se non altro, mi avrebbe permesso di sostentarmi e pagare qualche conto. Tempi difficili per tutti. Ma per uno scrittore, lo era ancora di più. Avevo spedito alcuni racconti e alcune poesie ad una casa editrice: nessuna risposta, nemmeno per un sì o per un no; e ti ritrovi a saltare da un piede all'altro in attesa che si compia il miracolo.

Un foglio di giornale mi colpì la gamba... No, non era possibile! Come può essere successo? La tristezza prese il sopravvento e mi venne da piangere. Com'era possibile? Stentavo a credere ai miei occhi. Un articolo di giornale che riportava una notizia per me atroce...: "dopo una lunga e agonizzante sofferenza, la Poesia è deceduta questa sera alle ore 00:00 del 20 giugno, in una stanza d'ospedale in completa solitudine...".

Il 20 giugno! Non può essere... oggi è il 19.

Pensai ad uno scherzo di qualche giornalista o magari un apologo di qualche critico svogliato o di uno studioso che non ha mai sopportato la poesia o chissà che altro. Dovevo sapere qualcosa, l'articolo di giornale era rovinato e non si riusciva a leggere granché. Dovevo saperne di più.

 

Mi guardai attorno, davanti a me c'era un locale che non avevo mai visto prima. Doveva essere una nuova apertura, anche se dall'aspetto sembrava che avesse visto giorni migliori.

Era in legno molto simile a uno di quei saloon che vedi nel film western con la porta composta da due piccole ante in legno che si aprivano nei due sensi, ai lati di essa due finestre coperte da delle tende, all'interno la luce era soffusa e sembrava non esserci nessuno. Un'insegna lampeggiante diceva: Buenos Aires Café.

 

CONTINUA...

 

Santiago Montrés

 

Tutti i racconti

2
1
12

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Fernando: Feliz Navidad 💖

5
4
164

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
5
37

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Like, nel solco della tradizione della cultura e tradizioni italiane. Il ritratto [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
61

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
30

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
32

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
36

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su