Un tempo di tanto tempo fa…
c’era un villaggio dal buffo nome “Via”.  
Tutti i viandanti che passavano da quelle parti, trovandosi al cospetto del cartello con su scritto “Via” alle porte del villaggio, si impaurivano talmente tanto e scappavano via davvero.  Ma “Via”, non era un invito scortese a non entrare nel villaggio, né una minaccia chissà di quale orso bruto, bensì il reale nome di quest’ultimo. Il villaggio.

Toccava alla pigna, di vedetta sul grande abete, di volta in volta cascare in terra e rotolare veloce giù per il viottolo e andare a riprendere i passanti tremanti che se la davano a gambe levate.

-Siete i benvenuti!-, gridava quest’ultima rotolando come una palla. Purtroppo non era un palla e ogni volta dopo la gran discesa balzava sulla roccia in fondo alla curva e si fermava e, girandogli tutta quanta la testa, cascava in terra quasi fosse ubriaca. I forestieri in fuga si piegavano in due dalle risate e tutti quanti ritornavano al villaggio ridendo e cantando.

“Via” era un villaggio allegro e ospitale. Si trovava alla fine della strada carrabile, su in alto per il monte, in direzione del bosco di castagne. 
All’arrivo di ogni forestiero gli abitanti del villaggio davano sempre una festa.  Le castagne, i sassi, e tutta quanta l’erbetta sul ciglio del viottolo danzavano per tutta la notte. “Via” era da sempre ospitale e i suoi abitanti brava gente. Questi ultimi non avevamo mai litigato tra loro e si consideravano tutti quanti fratelli, figli della grande montagna.
Un bel giorno il sole, grande amico di “Via”, riunì tutti gli abitanti del villaggio e annunciò loro la propria partenza. Disse loro di attenderlo e di stare sempre con gli occhi ben aperti durante la propria assenza.
Tra la tristezza generale e tante lacrime sul viso, tutti quanti gli abitanti salutarono l’amico sole raccomandandogli di ritornare al più presto.
Il sole andò via, e dopo poco, davvero molto poco dopo, tante nubi coprirono “Via”.
La luce mise il giubbotto e tanta pioggia rigò il cielo.

Piovve il lunedì e anche il martedì; piovve persino il mercoledì.
La mattina del giovedì le nubi smisero di lavorare e, stanche dalla gran fatica, finalmente si addormentarono.
I sassi, la pigna, l’erbetta e tutte quante le castagne tirarono un gran sospiro di sollievo e, scoprendosi dalle foglie che avevano dato loro riparo dalla pioggia battente dei giorni addietro, rimasero tutti quanti a bocca aperta nel vedere che qualcuno era entrato nel villaggio.
O meglio, qualcuna!                                                                                        

Una pozzanghera, nera come il carbone, buia come la notte, e larga quanto un lago, spaparanzava al centro di “Via”. 
-Cosa guardate a fare?!-, tuonò quest’ultima imperiosa e minacciosa alla vista dei tanti occhi incuriositi.
I sassi si spaventarono, le castagne e la pigna vacillarono, l’erbetta oscillò come mai prima.

-Io sono la più forte e non temo nessuno al mondo-, urlò la buia pozzanghera,
-Sono talmente profonda da inghiottire chiunque mi sfidi!-, continuò.
I sassi si allontanarono, pigna e castagne più in alto si arrampicarono, l’erbetta desiderò addirittura le suole!
I giorni a “Via” non furono più gli stessi, nessuno più cantava, nessuno più ballava; tutti quanti erano rintanati e impauriti.
Un bel giorno però il sole fece ritorno e, con gran stupore, non trovò nessuno ad accoglierlo.
Anzi, vide la grande pozzanghera al centro di “Via” e con umile garbo le domandò: -Sai dove sono finiti i miei amici?-
La pozzanghera, che fino a quell’istante aveva dormito, sentendo un forte calore improvviso si svegliò più infuriata di quanto lo fosse già: -Allontanati che mi metti caldo, questa è casa mia!-, gridò l’arrogante pozzanghera.
-Più che casa tua, è casa dei miei amici!-, ribatté il sole; -dimmi, che fine hanno fatto?-, continuò quest’ultimo.
La pozzanghera, ancora più incollerita di prima, disse che nel bosco valeva la legge del più forte e lei era la più forte. La pigna, le castagne, i sassi e l’erbetta avevano avuto paura ed erano fuggiti via.
-Vuoi provare per caso anche tu la mia forza?-, disse prepotente la pozzanghera al sole,
-sono talmente profonda da oscurare la tua luce!-, continuò con insolenza.
Il sole non rispose e in silenzio le sorrise illuminandosi come non mai.
La pozzanghera continuò a sbraitare, mentre il sole splendette più che potette.
Il caldo aumentò ora dopo ora e la pozzanghera fu sempre più a secco di parole.
Il lunedì chiamò l’amico martedì, che a sua volta avvertì mercoledì; arrivò anche il giovedì con a fianco il venerdì.  Il sole, sempre in alto, continuò a sorridere alla cupa pozzanghera che in quel mentre era diventata silenziosa e magra magra. Talmente magra e taciturna, che i sassi, l’erbetta, le castagne e la pigna, piano piano gattonarono fuori dai propri usci oramai sbarrati da tempo. 
-Non era poi tanto profonda!-, disse il sasso all’erbetta,
-E all’interno è vuota come un bicchiere-, esclamò la pigna!
Il sole fu felice di rivedere i suoi amici, e: -Non era così tanto forte!-, disse loro con ironia.

-Non esiste buio tanto fitto da impedire alla luce di penetrare, cari amici miei-, concluse il sole.

“Via” ritornò a essere un paese allegro e soprattutto ospitale e la pozzanghera, o meglio quel che ne era rimasto, fuggì nottetempo in cerca di qualche nube che potesse darle sollievo.

Tutti i racconti

0
0
5

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

La signora dei Topi 1/2

03 November 2025

Giovanna dormiva agitata, il viso imperlato di sudore e le coperte attorcigliate attorno alle gambe. La luce del mattino filtrava appena attraverso le tende, disegnando ombre leggere nella camera. Da fuori, si sentì una voce impaziente: “Giovanna! Sveglia, dai!” Era sua sorella, che bussava con [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
30

Una storia particolare (4/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

02 November 2025

Prima di partire chiesi ad Angelo di avviare le pratiche per poterci sposare. Dopo quasi un mese ci trovammo davanti al sindaco, mano nella mano, con il cuore pieno di emozione. Le nostre nozze furono semplici ma intense: uno sguardo, un “sì”, e la sensazione profonda di essere finalmente una famiglia. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: piaciuto con qualche riserva personale. Però brava davvero

  • Walter Fest: Mario er benzinaro mi ha pregato di darti un consiglio......togli quella foto [...]

2
3
23

Lui e Lei 1\2

02 November 2025

In un giorno come tanti, a una ragazza pugliese arrivò una richiesta di amicizia su Netlog da parte di un ragazzo di Roma. Sin dalle prime battute tra i due c’era del feeling, nonostante fossero lontani e avessero età diverse. A Lui, di Lei colpì la fotografia in cui sedeva su una vespa rosa. Anche [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Attendiamo il seguito. like

  • Donatella: amore e sofferenza interessante aspetto secondo parte

4
4
29

Una storia particolare (3/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

01 November 2025

Quando il medico mi chiese, quasi per scherzo, «Ma quindi siamo in un caso di utero in affitto?», risposi con calma: «No, dottore. È solo un gesto d’amore, un dono che Marianna ha voluto farmi». «E il padre chi sarebbe?» domandò lui. «Lo chieda a lei», dissi sorridendo. Alle sei del mattino nacque [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita... coinvolgente anche questa puntata. A domani

  • Miu: Mi ha colpita la delicatezza con cui porti avanti questa storia, che resta [...]

5
2
20

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (2/2)

01 November 2025

Morgana mostra un pianeta tutto ricoperto d’acqua. MORGANA: Guarda il loro pianeta natale, quei banchi luminescenti in fondo all’oceano. C’è bellezza in questo spettacolo di luci. Sono solo cellule, batteri di appena dieci micron di diametro, connessioni sinaptiche, ridondanza… hanno cominciato [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la frase finale di Merlin..
    ottimismo della ragione oppure...
    onirica [...]

  • Dario Mazzolini: grazie per avermi fatto incuriosire su un genere che non ho mai preso in considerazione. [...]

4
4
39

Una storia particolare (2/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

31 October 2025

Dopo alcuni minuti di silenzio, presi la parola. «Marianna, in fondo tuo figlio non ha tutti i torti. Se te la senti, puoi portare avanti la gravidanza, e io ti sarò accanto in tutto e per tutto. Ma se preferisci interromperla, andremo insieme da un bravo ginecologo: potrai farlo in sicurezza e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Marisella: Grazie.
    Credo di essere riuscita a suscitare curiosità. A dopo

  • Dax: Un racconto delicato....particolare....Like

6
3
26

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (1/2)

31 October 2025

Nel Giardino degli Universi, dove il tempo non ha dominio e lo spazio è solo un’eco, infinite bolle fluttuano, come semi trascinati dal vento. Ogni bolla custodisce un Universo, un insieme di valori per le costanti fisiche, e danza, con ritmo diverso. Tra queste geometrie sospese vegliano due entità: [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
23

A proposito di IA... Lei (Her, 2013)

Una riflessione sulle tematiche del film scritta dall’utente di LdM Oggetti Smarriti

31 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Oggetti Smarriti esamina come il film in oggetto faccia riflettere sul rapporto tra le persone e le IA evolute. Fantascienza o prossimo futuro? Invitiamo tutti alla lettura e, se vorrete, al commento nell'apposita [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Oggetti Smarriti: Vorrei ringraziare Lorenzo e tutta la redazione per aver pubblicato il mio [...]

  • Rubrus: Il film, ma non solo questo, parte dal presupposto che il computer "ci [...]

4
13
59

Una storia particolare (1/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

30 October 2025

Il 29 gennaio 1980, in una piovosa giornata d’inverno, venni al mondo. I miei genitori, già avanti con gli anni, avevano a lungo desiderato un figlio e finalmente il loro sogno si realizzò. Crescendo come figlio unico, ricevetti da loro tutte le attenzioni possibili: non mi fecero mai mancare nulla, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
8
21

Diario di un pazzo 2/2

30 October 2025

3 Il giorno dopo vado a comprare le trappole e le sistemo ai quattro angoli della casa. Un paio le metto all'interno del magazzino vicino alla casa. Sono trappole fatte apposta perché il topo mangi l’esca, ma muoia in un altro luogo e non dentro la trappola stessa. I giorni successivi non vedo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Il tema dell'ossessione e della trasformazione di un amico (o [...]

  • BrunoTraven: grane Rubrus!!!! è un'idea da tenere in considerazione in una versione [...]

3
4
27

Diario di un pazzo 1/2

29 October 2025

Conoscevo due fratelli ai tempi delle medie. Da allora, quasi quarant’anni prima, non li avevo più visti. Un giorno entrai in un bar e ne incontrai uno. Lo salutai e gli chiesi come stesse suo fratello. «Ah, sta bene, ora, ma qualche tempo fa non si sarebbe potuto dire». «Che cosa gli era successo?» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su