L’insegna l’avevo vista qualche chilometro prima. Un cartellone piantato di sghimbescio a bordo strada, piegato dai venti delle grandi pianure e con un angolo della emme maiuscola strappato. Probabilmente la linea elettrica non arrivava fin lì. Non era neanche illuminato e avevo potuto leggerne la scritta solo quando i fari dell’auto l’avevano sfiorata per un attimo. Dopo una decina di minuti accostai e parcheggiai vicino a una pompa di benzina con la targa rotonda della Texaco piantata come una pala da pizza. Finalmente avrei potuto dormire in un letto!

Da una piazzola polverosa spuntava un insolito edificio simile in tutto e per tutto a una pagoda giapponese. Il legno pitturato di rosso richiamava il colore della marca del carburante. Un alto traliccio sul tetto, probabilmente l’antenna della televisione, fungeva da pinnacolo. Non c’erano luci, a parte un pannello posto di lato, coronato da un neon presuntuoso che ne rivelava il nome SHI-RI[1] Inn e proclamava un’ambigua accoglienza con la scritta fluorescente rooms available.

L’ometto che trovai dietro il bancone, dai tratti somatici tipici di tutti i gialli, vestiva un kimono a righe. Non me ne crucciai ascrivendo l’atmosfera esotica del posto alla stravaganza tipica americana. Dopo un check-in formalmente ineccepibile, il tipo mi consegnò un portachiavi con il numero 42 e mi fece cenno di seguirlo dirigendosi verso un ascensore. Ero troppo stanco per chiedergli dove fossero situate le camere. La pagoda non poteva accoglierne molte, ma, poiché non avevo scorto altre auto sul parcheggio, pensai che il passaggio doveva essere piuttosto scarso da quelle parti.

L’ascensore assomigliava a un montacarichi con una grata metallica scorrevole che l’ometto aprì fragorosamente. La cabina non aveva porte interne e, contro ogni logica, incominciò a scendere. Non feci caso al tasto premuto dall’impiegato, fatto sta che una breve sosta consentì a un secondo giallo di entrare e mettersi vicino a noi. Era il gemello perfetto del primo, vestito oltretutto con un kimono identico. Dopo un solo piano uscì salutando garbatamente con un “Benvenuto a Shi-ri” pronunciato con accento straniero e subito dopo riprendemmo a scendere. “Sottoterra almeno non farà caldo”, pensai, augurandomi un istante dopo che ci fosse l’aria condizionata. Giunti al livello stabilito, il receptionist aprì la grata sferragliando e m’invitò a precederlo. 

– Non ho mai visto un Motel sotterraneo. È comune da queste parti? –, chiesi mentre avanzavo nel corridoio, ma non ottenni risposta.

– Cos’è, ha perso la lingua? –, lo apostrofai spazientito.

– Va bene lo stile insolito, va bene che in mezzo al deserto e a quest’ora non ho molte alternative, ma il minimo dell’educazione è rispondere alle domande! –, e ciò dicendo mi voltai seccato.

Il kimono era scomparso e con lui il suo occupante. Ritornai sui miei passi. Il montacarichi era ancora al suo posto, la griglia spalancata. Non sapevo cosa fare. Un mal di testa atroce mi tormentava. Avevo guidato troppo e mi bruciavano gli occhi. Rigirai tra le mani il portachiavi con il numero 42. “Tanto vale cercare la mia camera e andare a dormire”, pensai. 

83, 81, 79… Sul lato destro del corridoio sfilavano i numeri dispari. Dall’altra parte quelli pari andavano in senso contrario. 36, 38, 40… 44! E il 42? Mi voltai dall’altra parte, ma i numeri sulle porte indicavano 97, 95, ecc. Tra il 40 e il 44… non c’era il 42. Le due porte erano quasi attaccate, proprio non ci sarebbe stato lo spazio per un’altra camera. Il corridoio era ben illuminato, non potevo essermi sbagliato. 

– Manca il 42, cazzo! –, esclamai nel vuoto. Piantato lì come uno scemo, con un’inutile chiave in mano, mi accorsi di una fessura perfettamente verticale, perpendicolare al soffitto e al pavimento, tra le due porte. Una fessura impercettibile, precisa come un taglio. Mi avvicinai e percepii un soffio leggero emanare da quell’incisione.

Fu allora che incominciai a urlare.

 

[1] In Giappone il numero 42 è un segno porta sfortuna perché è detto SHI-RI che sta per omonimo della “morte”

Tutti i racconti

4
4
11

Sorriso Di Luna

16 June 2025

Si schiarisce il cielo della notte dopo la tempesta d'estate che si arrende ai raggi di luna, abbandonati sul tuo attraente sorriso di luna crescente, somiglia alla nostra passione, prima come fresco torrente d'impeto, poi estasi del riflesso della pace che mostri con orgoglio scintillante, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

11
9
52

Obsession

16 June 2025

"Mo' passando per via Toledo, appena dopo il magazzino di don Tiberio Sgambati.” "Quando?” "Non mi ricordo. Sa, era in uno di quei giorni afosi di agosto in cui chi non era andato al mare rimaneva segregato in casa al riparo di serrande sbarrate alla luce della canicola. Fu allora che incrociai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Sempre spettacolari i tuoi racconti, che ti stuzzicano, ti fanno andare avanti [...]

  • Rubrus: Credo che tecnicamente sia un caso di "erotomania"; il soggetto cioè [...]

5
6
23

La luce e l'oscurità

15 June 2025

La luce e l'oscurità Ci sono mani che pregano e mani tese in avanti per non sbattere Ci sono occhi che ammirano una nascita e occhi chiusi per un addio Ci sono piedi che attraversano nuvole e piedi che scottano Ci sono pensieri che danno libertà ed altri che rinchiudono per sempre Ci sono vite [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La poesia arriva diretta...like

  • Oggetti Smarriti: Una poesia sentita, limpida e sincera, che riesce a comunicare un messaggio [...]

7
7
30

Stazione

15 June 2025

Cammini con passo incerto questa mia vita, in bilico su un binario morto. Passeggiare annoiato di un viaggiatore sbadigliante che attende in una stazione vuota, qualcosa che non sa. Mi hai giurato amore, perfetto come una circonferenza, incantevole illusione, consunta da brevi lacune di felicità. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
33

La finestra verde

14 June 2025

“Mamma, mamma, corri, c’è qualcuno che mi spia dalla finestra!” La giovane donna salì di corsa la lunga scalinata. Fu aggredita da un’improvvisa tachicardia che l’accompagnò per tutto il tragitto fino alla camera del figlio. È vero, i bambini sono molto creativi e fantasiosi, ma il suo grido d’aiuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
9
30

Ascia Nera

Dax
14 June 2025

Trom posò il guanto corazzato sulla porta di legno della taverna. Le lanterne ardevano già, e il tramonto aveva lasciato dietro di sé un alone rosato su nuvole color latte. Quando i cardini gemettero, l’odore di fumo e maiale arrosto lo accolse come un vecchio amico. Varcò la soglia. Si fermò. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Scure nera è carino, magari di può modificare il titolo....

  • Lo Scrittore: ben scritto, descrizione perfetta e divagazione sul tema Nani - Gimli della [...]

5
3
20

Baobab

13 June 2025

Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
12
22

Lei e Pasquale

13 June 2025

Aveva litigato con Serena. Donato lo ascoltava in silenzio, seduto allo stesso tavolo del dopolavoro. "… Dopo dieci anni di matrimonio Martina ancora si comporta come una bambina. Non mi rivolge la parola. Se faccio io il primo passo mi ignora, esce di casa senza dire dove va, salta il pasto e..." [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Scorrevole, divertente e ben scritto.

  • Lo Scrittore: prima del web gli appuntamenti al buio era di tutt'altro tipo. c'era [...]

8
16
65

Forme e colori a Boccadasse

Storie colorate

12 June 2025

L'Italia è un paese fantastico, un paese unico, un paese che se qualcuno avesse voluto inventarlo mai avrebbe potuto farlo così bello e perciò amici lettori eccoci di fronte a una visione spettacolare, vengo a parlarvi di una storia che ha come protagonista un sassofonista di Boccadasse, antico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
72

INSONNIA

12 June 2025

Buonasera Notte, mi farai dormire? Buonasera a Te, che mi vieni a cercare, a me ora ti volgi chè ti porti alle stelle? Che miele, sei antica! ma dimmi: stanotte mi farai riposare? Sai bene chi è prima causa di sé, nemmeno rispondo… ti svelo però che dentro tu trovi chi rallentare la sua imprimitura, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Domenico Caricasulo: Mimmo ok, grazie a tutti per i like, per questa volta e l'altra... La realtà [...]

  • Riccardo: shakespeariano pensiero...piu in profondità
    amletico nelle numerevoli [...]

7
10
34

Lanterna...

Da leggere dopo il racconto "Seconda stella a destra"

11 June 2025

Ho freddo… Qui, fuori, è tutto buio. Sopra, lontano lontano, si intravedono minacciose nuvole nere che viaggiano spostate dal vento e innumerevoli puntini luminosi, che sembrano irraggiungibili. Siamo in dieci, tutte sorelle e tutte ancora trattenute al suolo da una cordicella. Alberto aveva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
12
31

La curva dell'imprevisto (3/3)

Un imprevisto non avvisa. Entra in scena, e riscrive tutto

11 June 2025

Tremava, ma sapeva esattamente perché era lì. James, intanto, stava parlando sottovoce con il suo manager. Poi si voltò verso la sala. I suoi occhi incrociarono quelli di Amanda. E si fermò, sgranando gli occhi. Amanda sentì un brivido lungo la schiena. Lui la stava guardando. E le stava sorridendo. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Intanto benvenuta. Ho letto tutti e tre le parti, si legge con piacere, forse [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette tutte le parti. Ok, il romance non è nelle mie corde (anche se [...]

Torna su