Napoli 1841

-Mangia Salvatore, mangia. Oggi finalmente abbiamo del pane fresco da mangiare. Dio ha guardato in giù e ha scelto la nostra casa-

-Mammà, ma ti posso domandare una cosa?-

-Certo figlio mio, domanda pure-

-Ma Dio perché guarda sempre dentro le case dei ricchi, e a noi così poco-

-Madonnina bella, Salvatore, ma che domande fai. Ma se ti devo proprio rispondere mò te lo dico.

Perché Dio è fatto accussì! Chella vota che ci porta u magnà è pecchè o’ sappe che nui simmo speciali.

I ricchi s’abboffano e magnà e non credono chiù a niente. E nui, cuanno succede, simmo i chiù felici du munno-

-Mammà! Io da grande voglio fà ù brigante!-

-Va buò, poi vedremo-

 

Napoli 1853

-Gennaro corri, corri. Ci stanno le guardie! Corri!-

Tribunale di Napoli. Volti accaldati e poca voglia di pensare.

Il Giudice: -La Corte qui riunita nel giorno 12  Agosto alle ore 14 decreta: il qui presente Salvatore Pandemonio e il sig. Gennaro Scognamiglio sono condannati a un anno di reclusione per avere commesso furto presso l’esercizio commerciale del sig. Antonio Ebreo, ed aver sottratto merce per diverse centinaia di soldi-

I ceppi saldarono fortemente i polsi dei due, conducendoli alle prigioni.

Aver diciotto anni Salvatore e diciassette Gennaro, e trovarsi insieme ai grandi, in prigioni umide, sporche e violente.

Ci si doveva fare rispettare per non soccombere.

Ma nonostante tutto quell’anno passò.

Magri in volto e con una gran fame, Salvatore e Gennaro all’uscita si salutarono.

Si sarebbero rivisti solo dopo molti, molti anni.

 

Monti Lattari 1855

La vegetazione era molto intensa.

Il silenzio veniva a volte interrotto da campanelli di mucche al pascolo, pronte per la transumanza.

Ma occhi indiscreti e furtivi erano pronti a uscire dalle macchie.

Una carrozza con dei nobili del posto stava precorrendo la strada accidentata.

All’improvviso un albero cadde di traverso, impedendone il passaggio e facendo agitare i cavalli.

Nonostante il cocchiere li incitasse con la frusta per proseguire, tutto fu inutile.

Sei losche e nere figure si pararono davanti con archibugi pronti a far fuoco e lame affilate di coltelli.

-Scendete dalla carrozza-, disse la prima voce roca

Lentamente sbucarono fuori e uno di essi aveva tutta l’aria di un conte, accompagnato da due giovani donne.

-Cosa volete da noi-, disse quest’ultimo

Una seconda voce, che comparve da dietro il gruppo, disse con fare garbato ma deciso: -Buongiorno a voi. Vogliate cortesemente avvicinarvi. Se farete quello che vi diremo non accadrà nulla. In caso contrario direte addio alla vita-

Le due fanciulle si strinsero fra di loro per il brivido che gli corse dietro la schiena.

Il Conte chiese spiegazioni, che non attesero a venire.

-Io sono il brigante Pandemonio e qui comando io!–

Questo nome aveva già percorso le sponde partenopee e il conte tacque all’istante.

La sua figliola più grande invece, mossa da curiosità mista a determinazione, volle parlare.

-Perché. Ditemi perché avete scelto la strada della oscurità e non quella della luce-

Il Brigante fu sorpreso da questa affermazione dal contenuto molto religioso e prese tempo nella risposta, pur non fosse dovuta.

-Gentile signora. Per fame. Non quella che conosce lei quando legge libri o per curiosità della sua giovane età. Quando ero piccolo Dio era sempre distratto ed era normale anche non mangiare per giorni. Per freddo. Quando in sei in famiglia eravamo tutti stretti nello stesso lettone per scaldarci, non avendo legna da ardere. Per Giustizia. Dove se uno di noi rubasse o meno, poco importava per la legge. Si era sempre e comunque colpevoli–

La fanciulla abbassò il volto, arrossendo.

La sua vita era estremamente diversa e la sua sensibilità acuì la vergogna.

-Ora andate-

 

Napoli 1862

La gente accorre al Maschio Angioino.

Oggi si guarda l’esecuzione, dicevano.

Sei forche in lontananza con la loro nera ombra stavano per accogliere dei condannati a morte.

Ad uno ad uno il boia li fece salire sulla botola pronta ad aprirsi, mentre il nodo scorsoio stringeva il collo rugoso.

Il prete, spruzzando la benedizione, non li sollevò dalle loro pene.

Quelle del momento e quelle vissute fino ad allora.

L’ultimo di loro salì percorrendo le scalette in legno e girandosi verso la folla.

Forse per la ricerca di un volto amico o per uno sguardo alla sua città.

Era lui. Salvatore Pandemonio. Detto U’ Brigante.

Le sue ultime parole, a detta dei presenti furono: -Ti voglio bene mammà-.

Il sole calò e con essa una altra pagina della storia.

Ma quando dentro dei vicoli di Napoli, in uno dei miei viaggi per studio, vidi combattere due bambinelli con spade fatte di legno, uno di essi pronunciò -Io sono il Brigante Pandemonio! Arrenditi.-

Mi fece riflettere molto.

Da allora si susseguirono altre forme di brigantaggio.

Più occulte, più dentro palazzi di potere.

Forse in un futuro cambierà, chissà.

Tutti i racconti

2
1
11

Il gatto e il topo 1/2

29 December 2025

“Il mio desiderio più grande è vedere un topo che mangia vivo un gatto. Prima, però, dovrebbe anche giocarci abbastanza a lungo.” Da “Il gatto e il topo”, Elias Canetti, 1973 Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così in fretta. Fino a pochi mesi fa vivevo in un piccolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
2
10

Manuale di Zoologia Urbana

Sopravvivere tra Broensis e Ironicus

Miu
29 December 2025

PROLOGO Prima di leggere questo estratto del mio Manuale di Zoologia Urbana serve una piccola prefazione. I nomi latineggianti non sono lì per darmi un tono, ma per catalogare due tipi umani molto reali che mi capita spesso di osservare. L’Homo Broensis, per esempio, è il giovane moderno che vive [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
45
91

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
10
44

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo ai complimenti e ai fan di "nuovi Orizzonti"... We want [...]

  • Dax: @MarcoFanta.Grazie, errori di battitura sfuggiti. "trasalì" [...]

3
5
42

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

3
2
142

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
34

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
33

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

6
5
37

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
11
186

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

  • Lawrence Dryvalley: Rinnovo like. Rileggendo il mio precedente commento, forse non sono stato molto [...]

8
6
44

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
185

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

Torna su