La loro storia d'amore era davvero legata a un filo. Giulia e Sandro lo sapevano bene. La solitudine alla loro età faceva un po' paura. Ognuno aveva da rimproverare qualcosa all'altro.

Il loro rapporto si trascinava da tempo ormai. Un amore nato tra le mura di una confortevole casa di accoglienza per anziani. Sandro non aveva mai avuto un rapporto duraturo, in lei aveva trovato tutto, era la donna dei suoi sogni.

I loro incontri erano fugaci, ma il lavoro era capace di dare un forte impulso alla loro gioia di vivere. Bastava esserci, bastava la complicità degli sguardi a renderli felici, l'intesa, la piena consapevolezza dell'appartenenza reciproca.Giulia riusciva a barcamenarsi tra gli impegni familiari e la vita sentimentale.

Con il tempo Sandro però cominciò a lanciare segnali di insofferenza. Era una persona sola. Cercava una svolta alla loro vita. Era giusto. Ma ciò che limitava Giulia era il suo comportamento. Il lavoro era diventato quasi il palcoscenico sul quale lui portava in scena la sua gelosia, le sue frustrazioni. Era ciò a limitare Giulia e ad allontanarla da lui.

Quel maggio vestito di primavera ed ebbrezza leggera volgeva ormai alla fine. Il loro amore era perturbato dalla disperazione e dalle attenzioni che Sandro cominciava a rivolgere ad altre persone. Giulia ne soffriva, ma sapeva che allontanarsi da lui diventava necessario. Serviva ritrovare se stessa e la propria vita senza l'ingombrante oppressione di Sandro con la sua personalità particolare. C'erano i suoi figli, la casa da portare avanti ed energie da conservare.

Trovava il suo comportamento molto infantile. Ora, era facile comprendere perché Sandro, uomo interessante, colto, professionista affermato, non avesse una relazione stabile. Giulia, nei periodi in cui non si vedevano, avvertiva molto la sua mancanza. Aveva bisogno di lui. Soprattutto della sua premura. Sì, perché Sandro quando si sentiva rassicurato dalla sua presenza era cordialissimo, trattabile, affabile. È quando avvertiva la minaccia di un suo allontanamento o di un presunto calo di interesse che diventava irascibile e inavvicinabile.

Fu l'ennesima offesa che indusse Giulia a prendere un'importante decisione. Quella di andare via da lui e dal lavoro. Una decisione dura, sofferta ma necessaria. Nel giro di qualche mese Giulia si trovò a rivedere tutta la sua vita privata e professionale. Un durissimo colpo. Una tragedia quasi annunciata.

Sandro, con la sua immaturità, aveva distrutto tutto ciò che Giulia aveva costruito negli anni: stima, rispetto, professionalità. Un cambiamento che le costò molta fatica.

Quell'estate fu la più brutta della sua vita. Sola, in un ambiente di lavoro nuovo, dove ogni cosa aveva il sapore amaro della sconfitta. Dove guardarsi intorno era ritrovare il conforto delle lacrime e la compassione delle persone che le stavano più vicino. Era stato scappare da tentacoli di incomprensione ed egoismo. La strada cui andava incontro era il tunnel che l'avrebbe condotta alla luce.

Il silenzio dell'estate amplificava quel silenzio che le bruciava dentro più dell'asfalto sotto il sole caldo di luglio, più di quei raggi che accecavano la ragione e la vista. Sola, con i suoi dubbi, il suo dolore. Il distacco dalla famiglia lavorativa le provocava sofferenza.

Lì, nel posto dal quale era scappata, lei era nata professionalmente. Insieme a quanto di interessante, importante aveva saputo creare, dagli affetti ai traguardi più ambiti. Negli ultimi tempi purtroppo quel tutto era diventato nulla, quel sole si era trasformato in grandine. Tutto in un colpo solo. Tutto troppo drasticamente scivolato via come granelli di sabbia sulla pelle baciata dalle onde del mare.

Quell'amore quanto male le stava facendo. Le ferite erano ancora laceranti. Non c'era un giorno in cui, percorrendo la strada che conduceva al lavoro, la disperazione e lo sconforto non l'assalissero. Faceva fatica a riconoscere quel nuovo non voluto, quella fuga imposta dalla follia di quell'amore bello e tormentato. Le sembrava tutto ostile, tutto senza senso.

E un senso Giulia non lo trovava nemmeno quando, quella mattina d'agosto con un caldo afoso, percorrendo la strada che le conduceva al lavoro riconobbe qualcosa di molto familiare. Sì, il pulmino che conduceva ospiti e operatori alla struttura fermo al bar del centro e Sandro sotto braccio a una donna piuttosto giovane con la quale gesticolava e discuteva animatamente. Giulia fece per difendere il suo imbarazzo e il suo disappunto, ma riuscì poco nell'intento.

Gli occhiali da sole nascondevano le lacrime che non riuscì a trattenere. Cambiò strada. L'esigenza di togliersi di dosso quel presunto amore come si fa con un abito troppo stretto era fortissima.

Fu la svolta dolorosa. La svolta che da quel momento aggiunse al dolore forza, alla forza determinazione, alla determinazione riappropriazione della propria vita. Una vita fatta di normalità e di serenità. La gioia delle piccole cose, dei piccoli gesti, delle cose scontate ma profonde, autentiche.

Quelle che alla vita danno un senso.

Tutti i racconti

5
5
14

IN CUCINA

Una ghiottoneria

28 March 2024

Per cena ho impastato l'amore con burro uova e farina. Ho gettato la palla nel cielo, son scese le stelle a gustarla.

Tempo di lettura: 30 secondi

3
6
16

IL CIELO AL TRAMONTO

28 March 2024

Il CIELO AL TRAMONTO NARR 1: “Il pittore, il pittore è scomparso, non c’è più. Come faremo? Lui non c'è più e noi non sappiamo cosa fare. Il quadro s’ha da finire, è indispensabile! Doveva essere un masterpiece, il suo ultimo masterpiece. Ma lui se n’è andato, non so come, è scomparso, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
5
16

Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale)

Seguito di “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”

28 March 2024

Attenzione: In questo racconto contiene passi della Sacra Bibbia. Coloro che vogliano evitarli possono leggere qualche altro mio racconto invece di questo. Buona lettura. ————————————————————————————————— Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale) Selafiele [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
23

Autunno

27 March 2024

Autunno Verrà e porterà profumo di caldarroste di mosto che ribolle di funghi e mais da sfogliare e fagioli da mettere a seccare. Verranno le nebbie intrise degli umori della terra e alberi che lasceranno andare le foglie per il loro atteso, unico e solitario viaggio d’addio. Verrà il tempo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Antonellina: Bellissima poesia!
    Hai descritto la magia di una stagione che appartiene [...]

  • Patapump: bravo Lorenzo
    sai sempre descrivere in maniera egregia 🤗
    le immagini? [...]

5
6
20

Mai chiunque….

27 March 2024

Nella tua mente non portare chiunque. Rischierebbe di perdersi nei vicoli stretti dei tuoi dinieghi,scivolando nelle curve delle tue incomprensibili contraddizioni. Negli anfratti dei tuoi euforici eccessi. Dei tuoi snervanti silenzi. Lascia entrare solo chi ama passeggiare sotto i temporali. Sotto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
13

Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo I

Seguito di “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”

27 March 2024

Incipit: poco dopo la visita di Belzebù e Brace in Paradiso (vedi “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”- Capitolo III), tutto il Paradiso si indigna. Il motivo è che a parer loro ai giovani diavoli non viene data la possibilità di accedere a un’istruzione completa, come avviene [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Capitolo primo? I precedenti fanno parte di questo? Hai creato un mondo. Un [...]

  • L’esilioDiRumba: Certamente, mi fa piacere interessi.
    I due racconti sono correlati e sono [...]

3
11
33

Storia di una donna ossessionata dal suicidio di Luigi Tenco

Dopo aver ascoltato “Ciao amore, ciao”, scrive al marito: «Mi uccido, seppellitemi a Ricaldone». Lascia tre figli

26 March 2024

F.C. non aveva mai prestato attenzione alla musica leggera. Non sapeva chi fosse Luigi Tenco e non aveva nemmeno seguito il Festival di Sanremo, ma il suicidio del giovane cantautore l'aveva colpita profondamente. Ogni notte, F.C. lo sognava e raccontava al marito, un operaio che la sera rincasava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Carola scrivi sempre in modo egregio. Sei in grado di fornire le storie di [...]

  • L’esilioDiRumba: Per quello che vale, ho letto che per un suicidio di un giovane influencer [...]

4
9
31

Perle o biglie?

poesia

26 March 2024

PERLE O BIGLIE? Siamo perle Tutte raccolte insieme sullo stesso filo Una poi l’altra infilate dal destino La [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • An Old Luca: stapelia: molto gradita.
    Mi sono domandato anche io se perla o biglia. [...]

  • stapelia: An Old Luca. La frase che ripeto spesso è; "non facciamoci troppe [...]

2
15
29

Questione di testa

26 March 2024

Gino non poteva credere che stesse succedendo proprio a lui. «Sono stanca di uomini vuoti, G» gli aveva ripetuto più volte prima di chiedergli – chiedergli? Dio mio l'aveva quasi implorato – di salire e quel “G.” lo faceva impazzire, gli dava l'illusione di non essere “Gino” (che razza di nome, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Intendiamoci, trovo il racconto "carino", altrimenti non l'avrei [...]

  • L’esilioDiRumba: @Rubrus anche questa tua ultima battuta alla Leo Ortolani (per chi non lo conosccesse [...]

3
13
32

Filosofia e olio motore

Ricordi d'infanzia

25 March 2024

Da bambino qualche volta mi avventuravo nell'officina di mio padre, che per me era una specie di parco giochi, pieno di cose affascinanti e misteriose. Ricordo soprattutto l'odore di “morchia”, un impasto di olio motore esausto e polvere che avvolgeva gran parte dei motori del tempo e necessariamente [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: a me capitava nella falegnameria paterna..
    li odoravo colla e ammiravo [...]

  • ducapaso: @Patapump sono ricordi che ti restano☺

2
2
12

Vaccini per cattivi comportamenti.

Comportamento incontrollabile

25 March 2024

Vaccini per cattivi comportamenti. -Ciao! Ho un altro incidente dovuto a un cattivo comportamento nella mia classe. - Va bene. Per favore, dammi un minuto. Devo preparare le siringhe. Che tipo di comportamento è quello? - Un alunno cammina in classe e disturba gli altri. E il secondo sta urlando. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mah, mi sembra triste!

  • stapelia: Testo interessante. Mi ha ricordato episodi del mio vissuto! Mi interesse sapere [...]

2
6
20

Riflessioni neonatali

Racconta il sogno di un neonato ( steso a pancia in su )

25 March 2024

Signori miei, è inutile girarci attorno: quando sei nato non puoi più nasconderti. Ragione per la quale, sto qui a osservare, da una ventina di giorni dalla data della mia nascita, un misto di volti che mi sorridono e che si esprimono mediante l’uso di vocine eccessivamente acute. E’ probabile [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • stapelia: Ben trovata ! Devo essere sincera e lo sarò. Il tuo testo, questo, [...]

  • stapelia: Sono stata influenzata dall'incipit? "Quando sei nato non puoi più [...]

Torna su