Ero a Londra in quel periodo. La fine degli anni 60. Gli anni della contestazione giovanile. Intorno a me un gran fermento di gente, idee, propositi.

Avevo 18 anni allora. Avevo litigato con i miei genitori per poter fare quel viaggio nella città che, in quel momento, veniva  considerata la più psicadelica tra le città.

A loro non piaceva molto il compagno scelto per il  viaggio. Silvie, di genitori italo/francesi, era vista come una senzatetto, sbandata. I suoi genitori forse tra le prime coppie separate che i miei avevano conosciuto. Una ragazza  non adatta ad uno di classe media come me. Così mormoravano.

Non potevano immaginare  che Silvie fosse molto importante  nella mia decisione di partire.

La folgorazione avvenne in un parco milanese. 

 

Quel giorno ero comodamente sdraiato a godere i primi raggi di sole primaverili con il mio libro. 

Poco distanti da me  un gruppo di ragazzi che in cerchio cantavano musica anglosassone, accompagnati da una chitarra. La musica era piacevole, ma si avvertiva che conteneva segnali di rabbia.

Quello che attrasse la mia attenzione fu lei. Occhi verdi e capelli fluenti tenuti stretti da un foulard viola sulla fronte. Una collana verde smeraldo e una camicetta larga a fiorellini.

Erano migliaia.

Il mio guardarla in maniera cosi insistente fu notato. Con un cenno mi invitò ad unirsi a loro.

Facemmo conoscenza e io, tendenzialmente timido, mi sciolsi come neve al sole.

Le parole mi venivano fuori come il vento soffia nel cielo. Vorticose, ardite e trascinanti.

Il cuore pulsava a mille come un maratoneta, anche se strada ne avevo fatta davvero poca fino a quel momento. Silvie suonava quello strumento in maniera divina o almeno io la vedevo in tal modo. Quando intonò un pezzo degli Yes che avevo sentito da una radio locale, mi unii al coro.

Quel pomeriggio fu tra i più coinvolgenti che io possa ricordare. Ci vedemmo il giorno dopo e poi quello dopo ancora. Non avevo mai trovato una persona con la dote dell’ascolto come Silvie. Fascino d'oltralpe? Chissà. Di sicuro non la vedevo neanche interamente nella sua figura.

 

L’idea della partenza nacque in un bar: Da Amilcare, non esistevano ancora i Pub. Come dicevo poco innanzi, la mia partenza fu turbata dai miei genitori. E quando uscii di casa, sbattendo la porta e urlando che volevo la mia libertà, il mio cuore era pesante.

Una roba simile non era mai avvenuta nella famiglia Franchetti.

 

La partenza avvenne di Lunedì. Era maggio.

Eravamo in tre, ma Gianni si fermò nella Loira per interessi di carattere culturale.

Sì, va bene! Capimmo.

Arrivati a Calais il mare si aprì a noi. Il sole stava appena sorgendo. Tutto era magico.

Centinaia di ragazzi affollavano il traghetto, ognuno indaffarato. Chi suonava, chi cantava, chi urlava ai gabbiani che si avvicinavano in cerca di cibo e ne imitava il volo.

Un gruppetto di amici intonò la prima nota.

Non conoscevo molto la musica, ma ero un tutt’uno con Silvie che suonava. Tutto quello era estremamente nuovo per me, ma dal fascino che aveva quel senso di libertà mi feci subito avvolgere.

La sua fedele Gibson  produceva suoni melodiosi e la sua voce era davvero angelica. La chitarra era stato un regalo del padre di Silvie alla figlia per il 12 compleanno. Mai regalo fu più apprezzato.

Le dita correvano veloci sulle corde e non opponevano resistenza. Il loro sfiorarle, pizzicarle, premerle contro  la cassa armonica era un armonia di movimento e suoni che vibrano nell'aria. Si propagavano verso il cielo e, seppure la visione potrebbe sembrare psicadelica, vi giuro che  non avevo inalato assolutamente niente.

La sola mente mi offriva tutta quella eccitazione.

 

Poche ore dopo avvistammo le famose scogliere di Dover, il segnale che l’Inghilterra era lì a due passi.

Lo spettacolo era davvero unico. Ci fu un momento in cui sulla nave  calò il silenzio. Mi ricordò gli emigranti che arrivavano in America e con un dito indicavano la terraferma. Emozionante, pur essendo due situazioni completamente differenti.

Sbarcati, salutammo gli amici e ci dirigemmo verso Londra.

Tutti i racconti

3
6
21

Fantasmi 2/2

03 September 2025

Quella sera non dormì. Vagò per casa come un'anima in pena. Quando la notte calò, la luna salì alta nel cielo. C’era una luce lattiginosa, irregolare, e un silenzio strano. Ogni tanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare secco di un cane. Oppure qualcosa che gli somigliava. Aspettò che le luci [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto, ma mi sorge un dubbio. Se nel primo paragrafo il protagonista trova [...]

  • BrunoTraven: Grazie del commento! si in effetti il tuo rilievo è giusto e mi ero [...]

2
2
14

Amnesia

L'apparenza inganna

03 September 2025

Capitolo I – Il cratere Si rialzò da terra barcollando, la testa pesante, le gambe instabili. La tuta, sporca di polvere e detriti, aderiva al corpo sudato. La vista, ancora confusa, gli restituiva appena i contorni di un paesaggio desolato: pianure brulle, valli scavate dal tempo, rocce appuntite, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
2
23

De la mirabile e spaventevole ventura di frate Bartimeo

02 September 2025

Io, frate Bartimeo da San Giusto, queste parole intendo lasciare a fede di memoria, acciocché i posteri sappiano d’un caso occorsomi nell’anno del Signore mille duecento novantasette, tempo in cui, sebbene le mie membra avessero ancora vigore di gioventù, la barba già si chiazzava d’argento e la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
19

Fantasmi 1/2

02 September 2025

Si chiamava Marco. Viveva con i genitori in una casa in un piccolo paese della provincia di Modena. Da quasi un anno non lavorava. Dopo che l’avevano licenziato, aveva smesso di seguire orari, impegni, calendari e le giornate si erano fatte lente, quasi avessero assunto densità. Si svegliava presto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
7
30

È Così l'amore

01 September 2025

È così l'amore Un campo di papaveri rossi ondeggiava, dolcemente cullato, da una venticello serale, sotto un cielo ombreggiato da accenni di nuvole bianche. Tra quei fiori infuocati, si trovavano per caso due anime, destinate a incontrarsi. È così l'amore, come una pioggia in aprile arriva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Surya6: L’amore descritto così, tra natura e poesia, sembra fragile come [...]

  • Red roses: Grazie Dario...invidio la tua compagna...
    Ma per te davvero esistono amori [...]

2
7
31

La lettera - 2/2

01 September 2025

Il postino diede ad Anna la lettera di Kai sul pianerottolo. Lei era ancora in camicia da notte e scapigliata e si ritrovò a tenere quell’oggetto in mano. Aveva paura di aprirla. La lettera era una fessura nel muro della loro vita. Kai scriveva di ciò che non poteva dirle a voce. Parlava di una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
26

La lettera - 1/2

31 August 2025

Non si vedevano spesso. Forse tre, quattro volte l’anno. E neppure si scrivevano spesso. Qualche Mail, dal lavoro e senza fronzoli. Mai un messaggio WhatsApp. Troppo pericoloso per i rispettivi partner. Non bisognava dare nessun allarme, nessuna famiglia era in pericolo, nessun rapporto si doveva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Ecate, complimenti.
    Scritto davvero bene.
    Aspetto la lettura di domani [...]

  • Ecate: Fedifraghi.... Paolo, hai ripescato una parola "antica". Sì, [...]

1
2
32

UNA TEGOLA IN TESTA..

31 August 2025

Quel pomeriggio avevo appeso un vecchia tegola decorata per abbellire la facciata della mia casa di Badolato Borgo, ma la sera, nel letto, mi ritrovai a ragionare sulla possibilità che, per un motivo o per un altro, per un colpo di vento, sarebbe potuta cadere sulla testa di qualcuno con tutte [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Chi può affermare che le tue argomentazioni siano infondate?
    La [...]

  • Teo Bo: Non so se questo (LDM) sia lo spazio ideale per discutere di questi temi. [...]

6
4
115

La puttana di Centocelle 2/2

30 August 2025

In questo pandemonio Alexandra, ormai da tre mesi, sempre davanti il Parco Madre Teresa di Calcutta, continuava a battere il marciapiede. Tutte le sere, terminato il flusso delle auto dei pendolari, mentre i residenti cenavano, il pappone la accompagnava in auto su strade secondarie sempre diverse [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: come dice Paolo, "noi gente perbene", sappiamo solo quello che vediamo! [...]

  • Elena D.: Complimenti per lo stile e il contenuto del tuo racconto, bravo!

4
4
32

Braccino corto

30 August 2025

Nel nostro villaggio c'era una piccola comunità di ebrei con la sua sinagoga e il suo santo rabbino. La vita scorreva serena. Il rabbino aveva una moglie e dei figli. Nella scuola insegnava i sacri testi ai bambini della comunità. Tutti i mesi c'era nello spiazzo più grande del paese il mercato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Un po' di leggerezza e ironia ci riporta a dimensioni più umane [...]

  • Lo Scrittore: sorridiamo sulla storiella, ci sta, ho dei dubbi, invece, sulla Pasqua festeggiata [...]

4
6
49

Mistero Della Fede

Storia di Toltonio e della sua incondizionata fede

29 August 2025

Toltonio era un uomo terribilmente devoto. Proveniva da una famiglia che pareva una catena di montaggio. Ogni prodotto veniva timbrato e se usciva difettoso era immediatamente allontanato, scartato e smantellato. Presenziava ad almeno una funzione religiosa alla settimana. Spesso a due. Nonostante [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: benvenuto a bordo. prima uscita niente male, un pizzico di humor dissacrante [...]

  • Colbotto: Ringrazio chi si è fermato a lasciare un commento. Prometto di far del [...]

2
3
109

La puttana di Centocelle 1/2

29 August 2025

Uscire dalla gabbia della propria identità sociale. Entrare nel flusso della storia. In questo movimento iniziava la comprensione di quel mondo. Gli eventi prossimi e remoti nel tempo e nello spazio avevano riversato umanità composita su quel quartiere. L’edilizia aveva risposto a quelle ondate [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Benvenuto Simone, aspetto la seconda puntata di domani, per alcuni aspetti [...]

  • Lo Scrittore: un flash, un'istantanea di un giorno qualsiasi in uno dei quartieri romani [...]

Torna su