Al mercato una donna sedeva davanti alle rose, c'erano bancarelle ovunque e i venditori urlavano a buon prezzo la merce consumata in alcuni punti di traforo e cuciture. Sotto al sole le maglie si bagnavano di sudore, le signore più anziane erano intente in un buon affare per la frutta e la verdura con i loro carrelli a rotelle di plastica, c'erano bambini che correvano dietro la palla tra la folla impazzita e ragazzine che li fissavano in disparte, all'ombra, col gelato che si scioglieva.

Irina si avvicinò ad una bancarella, prese un vestito colorato, lo appoggiò adagio sul corpo magro e pallido, poi lo posò via. Gli occhiali scuri la proteggevano dal sole, i capelli legati sulla fronte e una tuta aderente e al tempo stesso ampia risaltavano il suo corpo scarno, le sue forme lunghe e delicate. Fece qualche passo più avanti, la madre e la sorella pronunciarono qualcosa in Ucraino: - Irina, questo è perfetto -

- Mmh... Non lo so -

- Sembra fatto apposta per te, guardalo bene -, disse la sorella maggiore. - Compralo, poi costa solo due euro! -

Irina prese in mano il vestito, era di un cotone sbiadito, lo accarezzava col palmo e con le dita per verificare la qualità del materiale e trovare i punti malandati, poi disse: - mi piace, ma non so bene. -

La sorella gliene porse un altro con la supervisione della madre, era un abito verde, di un verde smeraldo che ricordava i cocktail estivi, Irina lo prese con sé e lo adagiò di nuovo sul corpo magro e disse: - magari, se avessi più seno... -

- Non pensarci - rispose la madre - crescerà, ci vuole tempo e pazienza e poi devi mangiare bene, ma sono sicura che tra qualche anno saranno grosse e sode. -

Al ballo tutte indosseranno un vestito, il classico nero non faceva per lei, quello rosso l'aveva a casa e l'aveva indossato in altre occasioni, non le sembrava il caso e poi era di un tessuto invernale.

Armando il proprietario della merce si avvicinò alle tre donne, le scrutò per un secondo e rivolgendosi a Irina disse: - prendi questo é perfetto, é di buona stoffa e credimi, me ne intendo -

Irina lo osservò ancora un po', il sole cominciava a irritarle la pelle che pizzicava e le scarpe prendevano aderenza con l'asfalto nero cocente, questo la rendeva ancora più indecisa, "magari potessi sceglierne uno che mi piace" disse tra sé e sé.

Intanto il sole batteva più forte, all'ora di punta le signore cominciarono ad andare via coi loro mariti che si prendevano carico delle buste di plastica e frettolosamente le mettevano nel bagagliaio delle auto, coi finestrini aperti e i motori accesi, qualcuno cominciava a smontare le strutture di metallo e a piegare la merce, quelli del pesce tentavano di vendere ciò che rimaneva a buon prezzo e i bambini, ormai esausti, tornavano alle loro case per una doccia.

Irina decise che era il momento di tornare a casa, a pranzo mangiò orata fresca e una piccola porzione di insalata verde e patate; poi in camera, con la finestra aperta e il vento che entrava, si liberò dei vestiti e si stese nuda sulle lenzuola di cotone. La tenda copriva la stanza, il letto e lei nelle sue forme sottili, i suoi seni piccoli. Il sudore bagnava le lenzuola e Irina, in una condizione di sonnolenza e astenia fantasticava sul ballo, sul vestito, si immaginava con uno di quegli abiti di Gucci o Cavalli, quelli delle passerelle per le donne ricche o di successo, pensava alla pettinatura e ai gioielli e poi al suo cavaliere bello come il sole che la veniva a prendere sotto casa, ma non sotto casa sua, quella dei sogni era un autentica reggia, con le sculture greche e piante di ogni specie in giardino, c'erano i garofani e i gerani, c'erano le gardenie e le betulle, c'era lei che scendeva le scale.

Si destò dalle fantasie e non riuscì più a dormire, "a sedici anni ho ancora la facoltà di sognare", pensava. A scuola di ragazzi che le facevano il filo ne aveva, ma nessuno suscitava il suo interesse, ripensò al suo paese e a Pietro il ragazzo con cui lo fece la prima volta, presa dal rossore e dalla stanchezza cominciò a toccarsi. Lo scrigno chiuso tremava quando il vento entrava, sul letto giaceva con i suoi sogni e tutto intorno gli oggetti, i testi scolastici, i poster attaccati al muro, i vestiti sulla sedia e le scarpe davanti alla finestra, gli occhi chiusi e il sudore e poi la sua eccitazione umida; sentiva il suo fiato caldo mentre ansimava, udì i passi nel corridoio e per un attimo pensò di non fermarsi, poi si bloccò prendendosi a coprire col lenzuolo.

- Irina -, disse la madre mentre apriva la porta con non curanza - giù c'è un tuo amico di scuola, è passato a salutarti, vestiti! -

Frastornata dall'eccitazione e dalla stanchezza si mise addosso una gonna e una canottiera che trovò sulla scrivania. Antonio la aspettava all'ingresso, sedeva su una grossa poltrona di pelle con i cuscini d'oca, in mano aveva un disco e una rosa, appena la vide fu preso da un gonfiore naturale, non si sapeva bene se fosse timidezza ma era provato e si vedeva mentre la salutò con un bacio sulla guancia e le porgeva gli oggetti.

- Ehi Antonio, come mai qui? -

- Ti ho portato il disco che mi chiedesti, quello misto di musica italiana -

- Grazie pensavo te ne fossi dimenticato, posso offrirti qualcosa? -

- No, sto per andare via mi fermo solo un attimo -

- No dai, insisto, vieni sopra, fammi compagnia -

I due ora salivano le scale, in camera si sentiva ancora odore acre, e Irina cominciò a fantasticare su quegli attimi prima e su Antonio, che non ne aveva la benché minima idea. Lo osservava rosso nel suo gonfiore, mentre si muoveva goffamente e la guardava con desiderio e bramosia poi: - fa caldo -, disse e si mise con le gambe una sull'altra toccando l'indice sulle labbra.

Giocava d'astuzia, sapeva di essere nei desideri di Antonio e per questo si muoveva lentamente, come fa un attore per prendersi la scena a teatro. Accarezzava le gambe, si alzava e si abbassava nei suoi vestiti corti, muoveva i capelli e li legava, si avvicinava ad Antonio, si lasciava seguire con gli occhi divertendosi a mo' di sirena lasciandosi desiderare.

- Dovremmo andare al mare qualche volta, ma voglio andarci nuda. -

Antonio scosse la testa e chiese perché, lei sorrise, girandosi di spalle mentre lui si accorgeva che non portava il reggiseno, poi andò verso il lettore e mise il disco. 

"Ho un'anima con me, 
Conosco quanto vale... 
E non la venderò! 
Se non è proprio un affare! 
L'amore per l'amore, 
Se non è carità... 
Vale più del tuo corpo, 
Che prima o poi, brucerà!!! 
Se è vero ch'ero un ribelle... 
Se ci credevo un po'... 
A questo sporco tuo ricatto, io... 
Io, non mi piegherò! 
Non mi piegherò!!! 
Morire qui, 
Io non vorrei... 
Sarei qualcosa, 
Dovunque andrei! 
Morire qui, 
Sotto gli occhi tuoi, 
E dimostrarti, 
Che hai vinto, ormai! 
No! 
Morire qui, 
Non è da me, 
Morire, va bene... 
Ma non per te! 
Ti lascerò, 
Alla tua follia... 
Di crederti, bella... 
Di crederti, mia! 
Non è finita, lo sento! 
Potrà cambiare il vento! 
E sarà dolce, morire così... 
Morire fuori, di qui."

Tutti i racconti

6
16
103

Nel campo

Racconto a proposito di un quadro.

06 November 2025

«Qui.» Lo disse in un modo che poteva significare solo una cosa: “Fermati!” E io mi fermai. Scesi dall’auto, chiusi la portiera, mi accesi una sigaretta e mi appoggiai al cofano caldo. Era piacevole, nell’aria fresca della sera d’ottobre. Tirai una boccata. Allo stesso tempo, Claudia era scesa [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Geniale! È valsa la pena rileggerlo. complimenti sei un grande!

  • thecarnival: ho trovato questo riferimento a cui forse ti sei ispirato e cioè da [...]

1
1
12

Senza confini 3/4

06 November 2025

Lui la guardò con curiosità divertita, era compiaciuto da quella affermazione, ma allo stesso tempo era preoccupato perché non riusciva a capire le intenzioni di Elena: "Cosa vorresti dire? Vuoi che venga a vivere qui con te? Magari dividiamo le spese… per la corrente… l'acqua… l'affitto… i mobili…" [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
24

Senza confini 2/4

05 November 2025

Certo, il ragazzo si accorse di lei, e come non avrebbe potuto farlo : unica ragazza bionda in mezzo a una piazza di marocchini. Il biondo dei suoi capelli risaltava come una moneta d'oro su un panno nero. Smisero di ballare. Si ritrovarono ad ordinare contemporaneamente un bicchiere di Mahia, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: povero Marcus....lei ha cambiato un Marcus con un Marco, non ha fatto fatica😂😂😂

  • Paolo Romano: @Dax: non so perchè ma, mi è venuto cosi.... e così ho [...]

2
2
57

Yoni e Lingam

05 November 2025

Le luci dei locali del quartiere e le ombre dei passanti vorticavano sull'asfalto. Entrati nell'alcova ci spogliammo in un lento rito. Tra i tappeti rossi e il materasso blu la sua yoni spumeggiante accolse il mio lingam fremente.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Frammento dalle storie di due, questa istantanea che ad una prima [...]

  • AriannaL: Il microracconto profuma di Tantrismo della Mano Sinistra: l'intreccio [...]

2
2
31

Senza confini 1/4

04 November 2025

"Dovrei tornare." pensò, mentre armeggiava con la sua macchina fotografica. Era ancora un'analogica, e col tempo aveva imparato a conoscerla, a comprenderla, quasi a darle un'anima. Credeva che questa intesa segreta le permettesse di scattare le fotografie che l'avevano fatta vivere fino a quel [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
14
33

La signora dei Topi 2/2

04 November 2025

Una sera Nico si recò sull’argine. La luna era alta nel cielo e il fiume una striscia argentata. Una voce lo chiamò. «Ti aspettavo» Lei era là, sulla riva, giovane, luminosa, bella: la pelle bianca come latte, i capelli che riflettevano la luna, gli occhi scuri e dolci. Nico non parlò, la seguì. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Certo.... così mi pare una storia...tronca.Merita un continuo

  • thecarnival: interessante perché ti pare tronca? e come ti piacerebbe continuasse? [...]

3
5
43

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Donatella: triste per lei credo, vivere una situazione con uomo che evidentemente non [...]

  • Damien: Non sono d'accordo con la scelta della ragazza, vigliaccheria? paura di [...]

2
2
29

La signora dei Topi 1/2

03 November 2025

Giovanna dormiva agitata, il viso imperlato di sudore e le coperte attorcigliate attorno alle gambe. La luce del mattino filtrava appena attraverso le tende, disegnando ombre leggere nella camera. Da fuori, si sentì una voce impaziente: “Giovanna! Sveglia, dai!” Era sua sorella, che bussava con [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
9
46

Una storia particolare (4/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

02 November 2025

Prima di partire chiesi ad Angelo di avviare le pratiche per poterci sposare. Dopo quasi un mese ci trovammo davanti al sindaco, mano nella mano, con il cuore pieno di emozione. Le nostre nozze furono semplici ma intense: uno sguardo, un “sì”, e la sensazione profonda di essere finalmente una famiglia. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Marisella: Grazie a tutti voi.
    Non sono brava a scrivere perchè nei miei studi [...]

  • BrunoTraven: Al contrario Marisella scrivi benissimo:) qualche defallaince ci sta sempre [...]

3
3
36

Lui e Lei 1\2

02 November 2025

In un giorno come tanti, a una ragazza pugliese arrivò una richiesta di amicizia su Netlog da parte di un ragazzo di Roma. Sin dalle prime battute tra i due c’era del feeling, nonostante fossero lontani e avessero età diverse. A Lui, di Lei colpì la fotografia in cui sedeva su una vespa rosa. Anche [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Attendiamo il seguito. like

  • Donatella: amore e sofferenza interessante aspetto secondo parte

4
7
30

Una storia particolare (3/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

01 November 2025

Quando il medico mi chiese, quasi per scherzo, «Ma quindi siamo in un caso di utero in affitto?», risposi con calma: «No, dottore. È solo un gesto d’amore, un dono che Marianna ha voluto farmi». «E il padre chi sarebbe?» domandò lui. «Lo chieda a lei», dissi sorridendo. Alle sei del mattino nacque [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Marisella: Ciao a tutti.
    Avevo notato, in effetti, il passaggio repentino dall'indifferenza [...]

  • BrunoTraven: Beh forse si ma non è detto riducendo qualche descrizione non necessaria [...]

5
4
27

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (2/2)

01 November 2025

Morgana mostra un pianeta tutto ricoperto d’acqua. MORGANA: Guarda il loro pianeta natale, quei banchi luminescenti in fondo all’oceano. C’è bellezza in questo spettacolo di luci. Sono solo cellule, batteri di appena dieci micron di diametro, connessioni sinaptiche, ridondanza… hanno cominciato [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Ed ecco dunque la corince che racchiude i quadri prima separati, fornendo coerenza [...]

  • Zio Rubone (Ezio Bruno): Grazie Paolo, Dario e Rubrus. Mi fa piacere che le storie abbiano suscitato [...]

Torna su