L’uomo che l’ha creata è uscito già da un po’. 
L.e.i. se ne sta lì, nuda su quella poltrona dove lui l’ha lasciata, raccomandandole di non muoversi, mentre il bagliore della televisione che gracchia le illumina il volto perfetto.
Passa un po’ di tempo, inizia guardarsi intorno.
Lentamente si alza dalla poltrona, inizia ad aggirarsi per l’appartamento osservando ogni cosa con curiosità.
Guarda la porta dalla quale lui è uscito.
Con cautela prova ad aprirla, ma è chiusa. Inizia ad armeggiare, la sua mente elabora dati cercando una soluzione per aprirla e poco dopo la serratura emette uno scatto metallico e l’uscio si apre. 
Guarda fuori… scale.
Titubante esce, per un po’ studia la scalinata con curiosità, domandandosi cosa sia e come fare per affrontarne. E mentre timorosa posa il piede sul primo scalino, saggiandone la consistenza e analizzando i dati che ha in memoria prima di procedere, un uscio si apre leggermente e il viso di un’anziana donna si affaccia per guardare, scorgendola immediatamente.
La donna inizia a lanciarle dietro un fiume di parole in uno strano idioma: “boia faust, sai nen cosa ‘am tuca ved… ‘sta funna a va in girula tut patanù ...” 
L.e.i. spaventata e confusa scende il primo scalino, ha capito come deve fare, dapprima titubante, poi sempre più spedita inizia la discesa, mentre le strane parole dell’anziana donna la seguono.
Esce dal palazzo, è in strada. Si guarda intorno con curiosità. Inizia a camminare, zigzagando attraversa la strada, i glutei perfetti, i seni scolpiti le lunghe gambe perfette, i piedini scalzi.
È nuda, ma non sente freddo.
Con lunghe falcate attraversa la strada, mentre il traffico al suo passaggio sembra impazzire; tra macchine che inchiodano, strombazzamenti, esclamazioni di stupore, sguardi stupiti, incuriositi, in molti casi famelici, la donna continua a camminare. Svolta l’angolo. 
Mani che cercano di afferrarla, qualcuno le urla qualcosa che l.e.i non comprende, spaventata e confusa inizia a correre, sempre più veloce… la gente, intorno sembra impazzita, alcuni hanno tirato fuori il cellulare e continuano a scattarle foto, altri ridono, si guarda intorno confusa e smarrita, continua a correre scansando la folla, ma ad un tratto sente due mani sui suoi fianchi, mani forti che la afferrano e la tirano.
È in un’auto, di fianco a lei un uomo la osserva famelico, l.e.i. è confusa, non sa che cosa l’uomo voglia da lei, prova ad aprire la portiera, ma l’uomo l’ha bloccata. Con sguardo sornione la guarda ed inizia a parlare
“Hey bel bocconcino, stai tranquilla, voglio solo portarti a fare un giro, sei proprio una bella sventola, com’è che te ne vai in giro così, come mamma t’ha fatto? Sei in cerca di emozioni? perché io te le posso dare, stanne certa”. E così dicendo ingrana la marcia e parte.

L.e.i. non ha molto capito cosa quest’uomo voglia e neppure quello che ha detto, ma tra sé e sé pensa che le va bene andare a fare un giro.
L’autoradio sputa fuori musica, l’uomo guida in silenzio, l.e.i. se ne sta lì, rannicchiata sul sedile, con curiosità osserva il mondo scorrere, al di là del finestrino.
Passano i minuti, il paesaggio muta, sono usciti dalla città già da un po’ e stanno percorrendo una strada poco trafficata.
L’uomo continua a guidare silenzioso, l.e.i. a guardarsi intorno. Guarda l’orologio digitale sul cruscotto ed elabora dati: capisce che sono ormai passate molte ore da quando se ne è andata dall’appartamento.
Percorrono una strada sterrata.
Ad un tratto l’uomo accosta e si ferma.
“Allora, vuoi giocare un po’ con me?”, le dice con voce suadente e mentre lo fa inizia ad armeggiare con la cerniera dei pantaloni, tirando fuori qualcosa. L.e.i. lo guarda con curiosità senza capire.
L’uomo le afferra una mano e gliela posa sul suo pene, che ora fuoriesce dai pantaloni.
“Accarezzalo”.
L.e.i. non sa che fare e rimane ferma.
L’uomo sta iniziando ad arrabbiarsi.
“Ti ho detto di accarezzarlo”.
“N-o-n c-a-p-i-s-c-o. N-o-n  s-o  c-o-s-a  v-u-o-i  d-a  m-e. C-o-s-a  d-o-v-r-e-i   f-a-r-e?” risponde l.e.i. con la sua voce metallica.
“Ma come cazzo parli? Roba da matti. Ma da dove sei uscita tu?”
Spazientito l’uomo si volta e le tira un ceffone. La afferra per i polsi e la costringe a sdraiarsi. Una mano scende tra le sue cosce e la obbliga ad allargarle. Poi goffamente, monta sopra di lei e la penetra con un grugnito di soddisfazione.
L.e.i. lo lascia fare rimanendo immobile. Mentalmente elabora dati e comprende che l’uomo sta facendo del sesso con lei. Si muove dentro lei con violenza, ansimando e grugnendo, la strattona e le dice parole che lei non comprende.
Passa un po’ di tempo, i movimenti dell’uomo si fanno sempre più frenetici. L.e.i. si è stufata di starsene lì così, mentre lui la possiede selvaggiamente inizia a guardarsi intorno, nell’abitacolo della macchina.
Un cassettino aperto, l.e.i. scorge all’interno diversi oggetti.
Il tempo continua a passare, l’uomo continua a possederla con violenza e mentre lo fa l.e.i. ha allungato una mano e tastando sta passando in rassegna, con curiosità il contenuto del cassetto. 
Il respiro dell’uomo si fa sempre più affannoso, con un urlo di piacere selvaggio l’uomo arriva al culmine…
E mentre esplode, l’uomo sente arrivare, insieme all’ondata di piacere, un’altra sensazione, dapprima non riesce a comprendere, poi con crescente terrore, inizia a rendersi conto che il piacere che sta provando è diverso dal solito, è… dolore.
L.e.i. continua a spingere con la mano il punteruolo che ha trovato nel cassetto, tra le scapole dell’uomo, che ora sta urlando furiosamente. L.e.i. continua a spingerlo, sempre più in fondo, mentre l’uomo continua a dimenarsi, il sangue fiotta fuori dalla ferita, poi ad un tratto, l’uomo resta immobile.
L.e.i scansa quel corpo, ormai privo di vita da sé.
Poi quietamente, cerca l’interruttore per aprire la portiera e la apre.
La sua prima uscita nel mondo non è stata poi un granché.
Scende dall’auto, nella quale il cadavere dell’uomo giace riverso… e a grandi falcate, si avvia.

Tutti i racconti

2
8
29

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
4
15

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Un finale aperto che meriterebbe davvero uno sviluppo. Bravo.

  • Dax: Un bel racconto, ma minha deluso un po' la fine. Like

4
6
33

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
20

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
36

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
30

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
24
36

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Oh, nice! Un bel drama teso! Ho sperato che si soffocasse col formaggino, ma [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Smoki, mi hai regalato un commento bellissimo.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
31

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
41

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su