Le notifiche cominciano a trillare alle finestre e Utente si sveglia. Sono i primi “buongiorno” e “caffè”, ma presto ne arriveranno altre. Dopo essersi dato una sistemata, Utente apre l'armadio dei profili e come d’abitudine indossa l'avatar principale, quindi si sporge alla finestra blu. Saluta le notifiche con gioia e poi comincia a lanciare i suoi post giornalieri. Ogni nuovo post si collega al precedente, un filo di parole a cui aggiungere materiale ogni giorno, ogni minuto, e si intreccia in una trama che dona identità all’avatar di utente. Strati e strati di post, in superficie i più recenti, sotto, ormai nascosti, quelli vecchi. Gattini e meme e auguri di compleanno stanno in fondo, primi timidi tentativi di comunicare e connettersi, ormai oltrepassati.
Cambia finestra, ma non prima di aver cambiato avatar. Si sa, un avatar per ogni finestra. E per ogni avatar un filo di post, una trama diversa e un tono diverso per i propri post. Un po’ come dire che ogni avatar ha un’identità a sé.
Col passare del tempo Utente ha compreso le sottili dinamiche che differenziano tra loro le finestre e adeguato i post allo scopo. Le notifiche arrivano con regolarità e Utente si gusta il piacere quotidiano.
Il gioco non è però senza inconvenienti, o limiti. Alcuni post non sono adatti a certe finestre. La finestra blu è piuttosto duttile, ma bisogna sempre mantenere un tono rispettoso per non indispettire altri Utenti. Sulla finestra verde si può essere più franchi, un posto perfetto per spettegolare. L'ampio balcone giallo e fucsia è invece adatto a mettersi in mostra senza troppi giri di parole. E poi ci sono finestre rosse, dalle quali si può spiare senza doversi mettere in mostra. Se lo fai, però, devi essere discreto.
C’è più di un modo per divertirsi, Utente l’ha scoperto tempo prima. Un modo per aggirare le regole di condotta, senza esporsi troppo. Ci vuole pazienza e accortezza, ma il premio, le succose notifiche, arrivano a frotte a ripagare lo sforzo. Servono più avatar, da usare sulla stessa finestra. E servono post che raccontino una storia diversa. Sfacciata, senza freni. Una trama fatta di post fasulli che creano un avatar immaginario, eppure più sincero di quello principale. Utente si cambia d’avatar e indossa il menzognero. Prende argomenti in voga, magari voci provenienti dalla finestra verde, e lancia i post fatti di invenzioni, illazioni che fanno arrabbiare e indignare. Servirà aspettare per avere qualche riscontro. Mette un nuovo avatar, quello rabbioso. Non assomiglia per niente all’avatar principale, pare in tutto e per tutto un altro Utente. Le sue invettive sono irrispettose, violente, attaccano senza nessuna voglia di discutere. Aggredisce verbalmente, annichilisce il confronto. E le reazioni aumentano, i commenti si moltiplicano. Utente viene sommerso di notifiche. Assume la sua droga composta di fama.
Gli avatar si susseguono, i post si accumulano. Utente è molti Utenti per la gente fuori dalle finestre.
Viene sera, ora di riposare, e le finestre vengono chiuse. Gli avatar vengono ordinatamente riposti nell’armadio dei profili, i post adagiati con cura. È stata una giornata lunga.

Durante la notte alcuni rumori lo infastidiscono. Fruscii, colpi sordi. Utente non riconosce la natura di quei suoni e passa una brutta nottata.

Non sente la sveglia, sono le notifiche a destarlo. È tardi, la luce filtra già intensa dagli interstizi degli scuri. Utente corre all’armadio dei profili e quando lo apre si rende conto del disastro. Un piccolo gattino, fuggito da un vecchissimo post, forse per noia o forse solo per sua natura, ha cominciato a graffiare i fili che intrecciavano l’identità degli avatar, partendo dal principale e saltando poi agli altri. Brandelli di post sono sparsi o aggrovigliati gli uni agli altri, quasi impossibile distinguere gli avatar tra loro.
Utente, disperato, tira fuori quel mucchio di post e cerca di sciogliere i nodi che si sono formati, di liberare alla meglio i post più famosi e apprezzati. Le notifiche battono insistenti alle finestre, richiedendo attenzione. Utente si adopera a raffazzonare in qualche modo solo l’avatar principale. Non ha tempo di sistemare tutto quanto, dovrà accontentarsi di rispondere al necessario. Ma deve pur mostrarsi alle sue finestre! Prende una manciata di post tra quelli con più reazioni e commenti e se li appiccica addosso, poi corre ad aprire la finestra blu. Accoglie le notifiche. È un sollievo. Si distende nel leggere i commenti ricevuti nella notte o in tarda serata, a contare le reazioni positive. Ha appena cominciato a rilassarsi quando degli strani riscontri si fanno largo tra le notifiche.
Richieste di spiegazioni.
Reazioni negative.
Commenti offesi.
“Oh, no!” pensa Utente, mentre assiste a un esodo tra i suoi amici e contatti. “Cosa sta succedendo?”
“Non me lo aspettavo da te!”, “Ti credevo diverso!”. Di cosa stanno parlando?
Un’intuizione lo coglie e guarda il suo avatar. Utente è ricoperto di un misto di post provenienti da diversi suoi avatar. Quelli più distesi e cordiali, quelli arrabbiati, gli stupidi meme, alcuni molto espliciti, e bugie create ad arte, e conversazioni private piene di confessioni e confidenze rubate, tutto in vista, tutto pubblico.
Utente, vestito dei suoi veri post, non si è mai sentito così nudo.
Chiude la finestra, si toglie quel potpourri di avatar e lo scaglia a terra. Ora vuole solo rimanere in disparte, tornare invisibile.

Sono passate ore dall'incidente, ma le notifiche continuano a bussare. Solo a notte fonda la frequenza cala e riesce ad assopirsi. Nelle prime ore del mattino le notifiche sembrano riprendere forza, ma Utente non aprirà, non si farà vedere, a nessuna finestra.
Esasperato, corre verso l'armadio dei profili, lo apre e comincia a togliere tutti gli avatar. Li rovescia a terra, li rompe in centinaia di pezzi. Li rende inservibili. Butta tutto nella spazzatura, anche i gattini. Stupidi gattini.

Le notifiche non arrivano più. Niente avatar, niente post, niente finestre.
Le giornate sono diventate vuote. Le notti insopportabili.
Una mattina viene disturbato da un riflesso. Proviene dall'armadio, rimasto socchiuso. La luce filtra dalle imposte e batte proprio sopra l'armadio. Utente non capisce: dovrebbe essere vuoto. Si avvicina cauto e apre l'anta. C'è ancora un avatar. Strano, credeva di averli distrutti tutti. L'immagine però gli è familiare. È così… confusa. Sembra un animale in gabbia, triste e impaurito. Conosce quella persona. Conosce quella faccia. Non la vedeva da tanto, tanto tempo.
Gli sorride, e l'avatar sorride.
Allunga una mano per prenderlo. L'avatar allunga una mano. Utente capisce che non c'è nulla da prendere. Non c'è alcun avatar. Non servono post.
Non c'è alcun “utente”.
C'è una persona che ha bisogno di uscire dalla porta.

Tutti i racconti

2
2
15

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
8
22

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Andrea Monaci: Bello un incipit fulminante mi ricorda l incipit della torre nera di S.K.L’uomo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Yoda e Andrea per aver letto e commentato. Beh in effetti La Torre Nera [...]

4
10
30

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • An Old Luca: Lette tutte le quattro parti insieme (ci vuole un poco di pazienza... ma il [...]

  • An Old Luca: ...e un mare di insegnamenti , come sempre!

4
7
24

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mai, penso, come nel XXI secolo, la differenza culturale, sociale e linguistica [...]

  • Miu: Grazie a tutti per le letture e per i commenti così diversi, ma tutti [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
23

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
22

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
31

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
12
49

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
11
50

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

Torna su