"Tu non potrai mai cantare in pubblico, perché la nostra tradizione non ammette che una donna si esibisca davanti ad un pubblico di uomini e di donne. Non puoi colorarti i capelli, anzi devi nasconderli perché sono strumenti di seduzione e obbediscono al gioco perverso della vanità."

Fatima non riusciva ad accettare tali proibizioni, anche se rispettava i precetti della sua religione. E si chiedeva se mai una religione potesse essere contro l'uomo o come mai alcuni avessero interpretato la bellezza di Dio come fonte di infelicità umana e non come scintilla di paradisiaco orizzonte, dove sgorgano ruscelli di gioia, di glorificazione, di salvezza. Le parole della padronanza maschile della sua famiglia glielo ricordavano sempre e si era convinta a soffocare i suoi sentimenti, ad accartocciare i suoi sogni per gettarli senza alcuna sua volontà nel cestino dei frammenti infelici, ma non riusciva a comprendere ancora come mai al mondo ci fosse tanta crudeltà da parte degli uomini verso il genere femminile, così attento all'amore e alla delicatezza di ogni sentimento. La prepotenza è una brutta bestia perché non ammette controllo nei rapporti sociali e orienta alla sopraffazione. Ma Fatima voleva vivere.
Non c'è la faceva tutti i giorni a piangere o a cantare chiusa nella sua stanza insonorizzata cosicché nessuno potesse ascoltarla. La voce, il suono della voce femminile, era così sensuale che nell'antichità avevano inventato le sirene in mezzo al mare per coloro che dal mare non erano ritornati più ed essere ammaliati da una bella voce voleva dire cadere in una ragnatela di vuota esistenza lontani dalle vere cose del mondo. Ma cosa fossero davvero queste vere cose del mondo Fatima non riusciva a capirlo. E si struggeva. Il suo animo era come una spugna volta ad assorbire tutte le mortificazioni del mondo. In silenzio. Perché così doveva essere.

Fu così che vivendo in un paese diverso dalle loro tradizioni, anzi, essendo nata in un paese con tanti fermenti culturali e mode ed evoluzioni culturali, frequentando inesorabilmente i giovani della sua età con atteggiamenti diversi dalle regole familiari, frequentando una scuola della città ospitante, Fatima s'innamorò di un ragazzo totalmente diverso da lei, un suo compagno di scuola con motorino e tutta la spregiudicatezza di un adolescente europeo. 
In lui Fatima vedeva finalmente la sua libertà. E mentre il tempo passava l'amore diventò passione e desiderio. E voglia di fidanzarsi. Così avvenne. Fatima era felice tanto da voler far conoscere il suo ragazzo alla sua famiglia e un giorno lo invitò a casa sua.

Quando suo padre lo vide sbiancò. Non era un ragazzo della loro terra, non poteva essere buono per sua figlia. La madre pianse. Sembrava fosse precipitato il lutto in quella famiglia, sembrava che, invece della felicità della figlia, si celebrasse il suo funerale. Tanto che, quando quel ragazzo se ne fu andato, il padre affrontò la figlia e le impose di non vederlo più.

A Fatima caddero a terra tutti i suoi sogni, come cocci di bottiglia in frantumi, il cielo era caduto in terra. "Ma come faccio? È un mio compagno di scuola!" ribattè Fatima a quel padre ingrato.
"E allora non andrai più a scuola! Rimarrai con tua madre per aiutarla nella gestione della casa!"
Sembrava che il Medioevo fosse precipitato in quella famiglia. 
Come avrebbe potuto fare? Bisognava solo accettare le disposizioni di suo padre, le ricordava la madre, che avrebbe voluto stringerla a se, ma non poteva farlo perché doveva essere dalla parte di suo marito, di quel padre. 
Fatima pianse mille lacrime e, a poco a poco, chiusa nella sua stanza, non mangiò  più, si ridusse a una larva. Il padre commentò che sarebbe passata tale condizione. Ma un giorno Fatima si spense nel suo lettino.

La libertà, la libertà,  cosa era questa parola che aveva discusso a scuola con la sua professoressa di filosofia? La libertà era per lei la forza di decidere in piena autonomia. Era la battaglia contro il sopruso. E ora nelle braccia di quel Dio che era mal interpretato in terra da uomini che avrebbero ucciso per imporre le proprie idee dimenticando che Dio è Amore, viveva la sua libertà.

E il Creatore la coccolava, le offriva le sue carezze, come mai quel padre, accecato dal fanatismo, le aveva dato in terra.

Tutti i racconti

1
1
4

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

1
0
7

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
38

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
20

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
32

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
26

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
35

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
73

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su