“TROVATO CADMIO NELLE COLTURE LOCALI.

C. SOTTO INDAGINE!”

 

Il presidente era indaffarato nei mille impieghi dovuti all’amministrazione deficitaria della sua Azienda, in piena crisi nel settore metallurgico e chimico. Il suo ufficio è ben arredato, ricco di chincaglierie di prima qualità; lui era vestito, azzimato e curato, da non far trasparire la sua anzianità.

“Qual è la situazione?”, chiese il signor S. al suo assistente.

Era nel suo ufficio, vicino alla sala d’amministrazione della sua Azienda, quando il volto del suo secco e timido assistente si appiattì, a significare il diniego delle sue aspettative.

“Come sarebbe a dire?”, gli domandò con voce grossa.

“Stai dicendo che sto per rischiare?”, e l’assistente approvò.

Il signor S. si alzò dalla sua poltrona, e guardò fuori dalla finestra; cominciò a fumare uno dei suoi sigari toscani.

“Maledetti! Se non era per me, tutti questi lavoratori, che io, Io ho messo in occupazione, sarebbero a mendicare! Centinaia di famiglie della Città, decine di case costruire con i miei soldi, interi quartieri nati per favorire l’entrata al lavoro dei miei lavoratori... e ora questo...”.

“Potrebbe chiudere l’azienda, signor presidente!”, con voce atona gli rispose l’assistente, “Doveva capire che prima o poi...”.

“Come? Prima o poi? Ma che diavolo dici? Hai idea di quanto io abbia impiegato per evitare questo momento? E pensa a tutto il lavoro perché non si venisse a sapere di questo affare... tutto sprecato...”

“Che dice il ragazzo?” chiese mentre il suo sguardo si dirigeva verso il centro del paese. L’occhio catafratto si impuntava su una struttura bianca, moderna.

“Dice che lui non può più far niente.”, rispose in maniera sciolta l’assistente.

“Come non può far niente?”, si voltò per tre quarti il signor S.

“Come potrebbe? Il suo compito è finito. Sono passati degli anni oramai...”

“Già... otto all’incirca, è quasi primavera poi...”, notò solo ora che il cielo era aperto.

“Che si può fare? Lui non ci aiuterà. Anche se qualche cosina la vorrebbe in cambio...”

“A non fare nulla si diventa tutto ad un tratto vogliosi di lavoro, eh? Quel...”, e sbuffò fumo dalla bocca.

“Ha fatto delle cose a suo favore; pretenderebbe qualcosa...”; l’assistente lasciò sul tavolo alcune carte, tra cui quella della sezione locale dei trasporti pubblici.

Lui le guardò per un secondo: “Ah, vuole fare il capoccia dei bus? Vabbè, incapace dov’era, non farà più danni di quelli che la crisi non ha già fatto lì dentro!”

“E al suo posto? Chi ci si mette?”, e fuori intanto arrivavano le auto della guardia.

“Lo decideranno gli elettori. Il partito di quello prima, il signor D., è ancora ben voluto dalle nostre parti, se non sbaglio; mandategli qualcuno come suo successore e lo voteranno a frotte! Tanto, qui l’opposizione non ha mai funzionato né mai è servita! Che ci pensi quello nuovo a sistemare la faccenda. E sia chiaro! Che lo faccia chiamandomi!”

“Certo, presidente, ma chi?”, e intanto dalle scale arrivavano le guardie.

“Stiamo cercando il presidente della compagnia”, chiese la guardia ad uno degli impiegati.

“Al momento è occupato in ufficio, col suo assistente, se vuole può aspettare.”

“Mi spiace, ma devo fargli recapitare questo.” Mostrò all’impiegato l’avviso di garanzia da parte della procura della Città per inquinamento e distruzione colposa di falde ambientali.

“Come può vedere, è urgente parlargli.”

“Vede, è una persona molto indaffarata: tanto ha quasi finito...”

“Non arrivano le guardie? Ci sono le vetture da dieci minuti, e non è lontana l’entrata dal mio ufficio.”, domandò impaziente il signor S.

“Si vede che il personale sta cercando di bloccarli, di arrivare alla sua scrivania.”,

“Inutile. Quelli mi vogliono. Non riesco ancora a capire perché quello scemo che abbiamo messo non riesca a bloccare anche questo! Sarà pure finito il mandato, ma non il potere che può esercitare!”

“Presidente, non può chiamare, per caso, la Guardia e fermare tutto. Lui deve stare attento alle mosse che può fare, altrimenti un’altra figuraccia lo distruggerebbe.”

“Ti prego, non farmici pensare: abbiamo messo un imbecille, ma almeno l’unico abbastanza tale da essere di nostro appoggio.”

Lo considerava imbecille per giusta motivazione.

Accadde qualche anno prima, durante una conferenza alla scuola locale. Durante la chiacchierata del direttore degli uffici, il sindaco stava giocando con il suo cellulare mostrando ben poco interesse al futuro dei giovani. Durò poco l’annoiarsi generale, quando uno dei conferenzieri chiese al sindaco se era giusto mobilitarsi per il bene dell’ambiente. Fece un sì con la testa.

“Dio, non so chi fosse più stupido in quel momento, se lui o il preside che gli ha dato la possibilità di presenziare alla scena!”

“Per fortuna che non gliene diedero altre di possibilità.”

“Già. Per fortuna...”

Bussarono alla porta: la segretaria chiese se il presidente era libero per poter parlare con il capo della Guardia.

“Oh no, signor Presidente, non è il capo, ma solo una guardia.”

Il signor S. approvò, e la fece accomodare. 

“Mi spiace, ma lei deve venire immediatamente con noi in questura per essere interrogato sulle ultime vicende accadute.”

“Sì, ne sono cosciente, ma vede, oggi, non è una bella giornata e devo finire di discutere col mio assistente nei riguardi di alcune faccende in sospeso.”

“Capisco. Io intanto attenderò fuori. Badi lei di non opporre resistenza. Non sono venuto solo apposta.”, indicando le vetture fuori dall’edificio. Uscito, il signor S. immediatamente scrisse su un foglio un nominativo, e lo piegò.

“Senti, ragazzo, come hai capito mi devo assentare un istante. L’avvocato non mi farà trattenere a lungo dentro la questura, anche per via della mia età e della mia posizione. M’è venuto in mente un nome che può fare il nostro interesse senza obiezioni: l’ho scritto qui dentro. Nascondilo per bene, affinché non ti faccia vedere dagli agenti quando uscirai da qui. Credo che tu la conosca, lavora per noi da qualche decennio. Stesso partito, pressoché la stessa età, solo che lei è più furba di questo qui! Non ci deluderà alle elezioni politiche.”

Si preparò ad uscire prendendo il cappotto di velluto appoggiato alla poltroncina del mini salotto dell’ufficio. L’assistente fece per aprire leggermente la carta e subito intese di chi si trattasse effettivamente. Guardò il presidente con uno sguardo sospeso tra lo stupore e l’incomprensione.

“Guardami quanto ti pare. Hai capito bene, la direttrice dell’ufficio; molto capace, starà zitta quando le verrà chiesto di assecondarci. Lei è l’ultima! Ah, e per il signor D… confermo l’idea di metterlo dentro il sistema dei trasporti. Non ci saranno problemi, dato che la sua famiglia gestisce l’azienda da generazioni. Il caso non si pone nemmeno così difficile!”

Uscito dall'ufficio, si fa accompagnare dalla guardia fino all’uscita per poi essere accompagnato da altre tre guardie, rimaste lì a fumare assieme agli uscieri dello stabilimento.

Tutti i racconti

7
4
15

Karma 2/4

18 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo II Monica Rossi Monica Rossi aveva ventotto anni, una penna affilata e pungente ed un istinto che le aveva già fruttato due denunce e una promozione. Era una bella donna, scura di capelli e di carnagione. Si era fatta strada [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
15

Madre

18 September 2025

Nel sogno dolce ancor ti veggio viva, col volto chiaro e con lo sguardo rovente, che luce dona e l’alma mia ravviva. Smarrito io sono in questa notte spente, ma tu sei fiamma che non teme oscura, guida nascosta, ma presente sempre. Se morte parve chiuderti la cura, più forte io sento il tuo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
11
36

Karma 1/4

17 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo I Giovanni Arturo Agostino Edoardo duca di Quintavalle Una delle ville di famiglia sorgeva lontano dalla città in un luogo inaccessibile, tra querce secolari e siepi arruffate e disordinate che nemmeno il giardiniere osava sistemare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
8
31

Il pedone romano

17 September 2025

Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici. Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro. Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
22

Vi racconto il mio incontro con la macchina da scrivere musicale

Un altro ricordo della mia infanzia

17 September 2025

Nel vasto mondo delle invenzioni, solo poche di esse riescono a catturare l’immaginazione collettiva come a me capitò con la macchina da scrivere musicale. Seppur non ampiamente conosciuta, questa straordinaria invenzione ha segnato un’epoca in cui la musica e la scrittura potevano fondersi in [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Sembra una favola, per la tua bravura a raccontare storie con un cuore. Sempre [...]

  • Rubrus: Non conoscevo affatto questa macchina e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. [...]

6
9
40

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
43

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
31

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
18
40

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
24

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
41

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

Torna su