Prima di recarsi all’ Hotel Rivarolo, i nostri amici autori provano a telefonare a Roberta, l’unica che non si è presentata all’appuntamento della mattina alla stazione di Torino Porta Nuova.
Walter prende il telefono e compone il numero. Squilla, ma Roberta non risponde.
“A Robè, mandò sei finita? Te prego risponni!”
Niente. Allora chiamano tutti i Vespoli di Ischia e finalmente riescono a contattare la mamma di Roberta:
“No Roberta non c’è, è partita per Torino. Ha detto che è stata scelta per il restauro dell’altare della Cappella della Sindone e in quell’occasione s’incontrava con un gruppo di amici”.
“ Grazie signora, la contatteremo sul cellulare. Buonasera!” Risponde Walter per non far preoccupare la madre.
“ Allora è a Torino!!! Perché non ci chiama?” dice Dario perplesso.
“Non ci rimane che andare alla Cappella e vedere se è lì” risponde Flavia preoccupata.
Guidato da Flavia e Lorena, il gruppo di autori prende la metro e si dirige in centro.
Arrivati in piazza S. Giovanni riprovano a chiamare Roberta, ma inutilmente.
“ Basta, ora entriamo e vediamo se è dentro, altrimenti chiediamo informazioni a qualcuno” propone Flavia.
Tutti insieme entrano in Duomo e si dirigono verso la Sacra Sindone dove un gruppo di giovani sopra un ponteggio, lavora minuziosamente con pazienza ed esperienza come dei chirurghi in sala operatoria.
“ Ehi ragazzi! Scusate”, chiede Lorena. “ Per caso Roberta Vespoli lavora qui con voi?”
“ Lavorava, o almeno ci ha provato. Roberta si è presentata il primo giorno, poi non l’abbiamo più vista. Di là c’è il suo armadietto. Se siete parenti e volete prendere le sue cose fate pure, anzi ci fate un piacere almeno lo liberate, a volte si degnassero di mandarci qualcun altro al suo posto!”
La combriccola si guarda stupita e si avvia di corsa all’armadietto.
Sul primo c’è una targhetta con scritto il suo nome; la chiave è stranamente infilata.
Bibbi gira la chiave e tira fuori tutto il contenuto dell’armadietto: borsa, stivali e giubbotto.
“ Non può essere andata lontano, non si è nemmeno cambiata, ha lasciato qui tutti i suoi effetti personali!” fa presente Bibbi ai suoi amici.
A questo punto una domanda nasce spontanea: “Che fine ha fatto Roberta Vespoli?”
Mentre tutti si agitano pensando a cosa può essere accaduto a Roberta, Giuseppe se ne sta in disparte pensando ….
Surya gli si avvicina sorridendo: “ Giuseppe! Icchettuffai tutto solo?”
Giuseppe indicando con il dito, la invita a leggere una scritta sull’anta interna dell’armadietto: “Aiuto ! Lo specchio!”
In quel momento anche Walter nota la scritta: “A ragà, qua ce troviamo in mezzo a un bel mistero…” e l’occhio gli cade su di un grosso specchio rotondo appoggiato al muro. Di fronte c’è un altro specchio ridotto in mille pezzi.
“ Ci sono!” Interviene Puccia che nel frattempo aveva visto gli specchi vicino all’armadietto.
“ Due specchi paralleli uno di fronte all’altro creano un corridoio per entrare in un mondo parallelo. Roberta probabilmente si stava specchiando e senza volerlo è entrata in una realtà parallela. Qualcuno poi è entrato nella stanza ed ha fatto cadere uno dei due specchi, intrappolando così Roberta in un’altra dimensione”.
“Dobbiamo trovare un altro specchio e posizionarlo di fronte a questo!” Interviene Lorena.
“ Esatto” risponde Puccia “così riapriremo la porta spazio temporale”.
Intanto Dario, Walter e Giuseppe hanno già trovato uno specchio e stanno tornando dalle ragazze trasportandone uno trovato nella stanza accanto.
Lo posizionano delicatamente di fronte all’altro e attendono.
“ Ragazzi! Che bello vedervi!”
Tutti insieme si girano verso l’armadietto e Roberta è lì che va loro incontro a braccia aperte. E’ così felice di abbracciare i suoi amici autori!
“ Ora andiamo tutti al nostro Hotel Rivarolo” dice Flavia ed escono dal Duomo pronti per un’altra avventura!