Dannazione! Me la sono vista proprio brutta! C’è mancato davvero poco che quei fottutissimi alieni mi disintegrassero!

Fortunatamente sono stato io ad avere la meglio su di loro e adesso non mi resta che andare avanti, con la speranza di essere altrettanto fortunato nel caso dovessi ingaggiare altri scontri.

Purtroppo so di certo che non è ancora finita e presto ne verranno altri per farmi fuori.

Quei bastardi sono inoltre fortemente decisi e motivati ad invadere la Terra, la Base mi ha addossato una responsabilità enorme.

In sostanza hanno riposto praticamente su di me tutte le speranze.

La navicella per quanto possa essere veloce nonchè ben attrezzata per sostenere combattimenti spaziali, c’è da dire che loro sono tantissimi e io sono da solo. Come diamine faccio?

Prima di me hanno mandato altre due navicelle con altrettanti piloti. Risultato? Ci hanno lasciato le penne sin dal primo contatto. Poveri loro, erano i miei compagni, ed erano anche i miei amici. Io piuttosto, ancora non mi capacito di come sono riuscito a vincere sette battaglie...

Eh già, sette battaglie ma non la guerra, che mi sa, si prospetta davvero lunga.

Pazzesco. Hanno mandato in tutto tre navicelle per tentare un’impresa disperata, ovvero di eliminare ad uno ad uno quei musi verdi, riportare la pace nel nostro pianeta e ovviamente riportare il culo sano e salvo a casa.

Quindi sono rimasto io, in pratica e in teoria dovrei fare miracoli? Mi sa che alla Base si son bevuti letteralmente il cervello!

Ma poi perché ce l’hanno con noi? Cosa vogliono? Sembra improbabile che il re degli alieni una mattina si svegli e dica “Dobbiamo conquistare la Terra, andiamo e attacchiamoli senza pietà!”, la cosa non sta né in terra e né nello spazio.

Saperne il vero motivo credo non sia possibile, sappiamo solo che costituiscono una minaccia aggressiva e devono essere necessariamente fermati, pardon polverizzati.

 

Cribbio! Neanche il tempo di grattarsi il culo! Ne arrivano altri, sono in lontananza, li vedo.

Ma prima devo avvertire la Base, apro la rete e nervoso come sono, lascio trasparire il mio stato di agitazione.

«Base, qui il capitano Joseph Scilix, avvistamento alieni in direzione per la Terra, una nuova ondata in avvicinamento, solito schieramento in file da undici e schema d’attacco univoco con la solita tattica strutturata in ampi e ordinati zig-zag, tra poco ingaggerò uno scontro!»

Dalla Base la loro risposta è immediata.

«Capitano innanzitutto mantenga la calma, lei è stato addestrato anche per questo. Mantenga la calma e ne uscirà indenne!»

Pochi secondi di silenzio che sembrano interminabili per poi la Base fornirmi istruzioni.

«Azioni i bunker difensivi in modo tale da essere coperto dai proiettili laser dei nemici, ma non si dimentichi che possono reggere fino ad un certo punto, dal momento che una volta gravemente danneggiati le serviranno a ben poco.»

Eseguo l’ordine anche se conosco a memoria le procedure da attuare in riferimento ai precedenti scontri, e tramite un pulsante della navicella, vengono espulse quattro capsule che a tre quarti di distanza dagli alieni si aprono formando quattro grandi bunker difensivi immobili.

«Base, ordine eseguito, gli alieni si stanno avvicinando e già qualcuno di loro ha cominciato a spararmi!»

Altri interminabili infiniti secondi…

«Capitano Scilix adesso è tutto nelle sue mani, in bocca al lupo, stia concentrato e mantenga aperta la rete in caso di comunicazione.»

«Messaggio ricevuto, grazie e… crepi il lupo!»

Sempre se non crepo io per primo.

Ok iniziano le danze! Fatevi sotto luridi schifosi, di voi non rimarrà neanche una briciola. Tramite un altro pulsante aziono il cannone mobile, è pronto per sparare, ma devo stare attento a non colpire i bunker difensivi stessi, ciò comporterebbe a deteriorarli e di conseguenza ad aiutare involontariamente quei bastardi.

La mia navicella in dotazione ha un sistema di pilotaggio molto semplice ed efficace, con questa comoda cloche posso spostarmi agilmente dove e quando voglio, mentre con questo pratico pulsante rosso laterale, ho la possibilità di sparare illimitati proiettili laser. L’unica pecca e che posso sparare un colpo per volta.

 

Una cascata di proiettili laser tenta di colpirmi ma riesco a scansarli facilmente.

Non mi resta che attuare una strategia che già si è rilevata in precedenza vincente, ovvero quello di muovermi a destra e a manca repentinamente sparando a tutto ciò che si muove in maniera mirata. La fortuna è dalla mia parte, persino alcuni colpi casuali vanno a segno.

Yeah!!! Yeah!!! Yeah!!! Yeah!!!

Riesco a distruggere trenta piccole astronavi nemiche, sono gasato. Si, penso proprio che anche stavolta vi farò a tutti un culo così.

Cosa vedono i miei occhi? Una Nave del Mistero!

È una grande nave spaziale nemica piena di ufficiali nemici, devo cercare di colpirla, il cannone mobile essendo cosi potente basta un singolo colpo per disintegrarla, ma devo anche tenere conto delle astronavi aliene che proprio adesso stanno cominciando a muoversi più speditamente, ne sono rimaste ventiquattro da distruggere, oltre che spararmi addosso, vorrebbero tentare di oltrepassarmi per raggiungere la Terra, non prima che mi mandino al Creatore.

Non posso permetterlo, ma la Nave del Mistero…

Oh al diavolo, ci voglio provare, se dovessi riuscirci creerei scompensi tra le file nemiche, e poi è solo un semplice nave da trasporto priva di armamentari. Con il cannone mobile mi cimento a sparargli contro una serie di colpi ma seppur risulti poco rapida non riesco proprio a centrare il bersaglio prefissato.

Intanto alla Base, grazie alle telecamere esterne della navicella stessa e per ovvi motivi assistendo fin dall’inizio a ciò che avviene, decidono di mettersi in comunicazione con me.

«Sono il generale Nishikado, abbandoni l’idea di neutralizzare la Nave del Mistero, gli alieni si stanno avvicinando sempre di più, i bunker difensivi sono quasi del tutto danneggiati e quindi praticamente inutilizzabili, si concentri sulle astronavi nemiche, in futuro non le mancheranno altre occasioni, lasci perdere! RIPETO: LASCI PERDERE!»

Ormai è una questione di puntiglio, sento di poter mantenere tutto sotto controllo su quanto sta avvenendo, ragion per cui non voglio assolutamente mollare la preda.

«Generale faccio due ultimi tentativi, la prego si fidi di me, voglio prendere due piccioni con una fava!» rispondo molto sicuro di me al mio superiore.

La telecomunicazione si interrompe e tenendo fede alla parola data, sparo due colpi ed è proprio il secondo a colpire la Nave del Mistero.

Si, cazzo, siiiiiiii!!! Sono riuscito ad abbatterla!

 

Seconda edizione

Prima edizione: 16 agosto 2016

Tutti i racconti

3
6
21

Fantasmi 2/2

03 September 2025

Quella sera non dormì. Vagò per casa come un'anima in pena. Quando la notte calò, la luna salì alta nel cielo. C’era una luce lattiginosa, irregolare, e un silenzio strano. Ogni tanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare secco di un cane. Oppure qualcosa che gli somigliava. Aspettò che le luci [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto, ma mi sorge un dubbio. Se nel primo paragrafo il protagonista trova [...]

  • BrunoTraven: Grazie del commento! si in effetti il tuo rilievo è giusto e mi ero [...]

2
2
14

Amnesia

L'apparenza inganna

03 September 2025

Capitolo I – Il cratere Si rialzò da terra barcollando, la testa pesante, le gambe instabili. La tuta, sporca di polvere e detriti, aderiva al corpo sudato. La vista, ancora confusa, gli restituiva appena i contorni di un paesaggio desolato: pianure brulle, valli scavate dal tempo, rocce appuntite, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
2
23

De la mirabile e spaventevole ventura di frate Bartimeo

02 September 2025

Io, frate Bartimeo da San Giusto, queste parole intendo lasciare a fede di memoria, acciocché i posteri sappiano d’un caso occorsomi nell’anno del Signore mille duecento novantasette, tempo in cui, sebbene le mie membra avessero ancora vigore di gioventù, la barba già si chiazzava d’argento e la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
19

Fantasmi 1/2

02 September 2025

Si chiamava Marco. Viveva con i genitori in una casa in un piccolo paese della provincia di Modena. Da quasi un anno non lavorava. Dopo che l’avevano licenziato, aveva smesso di seguire orari, impegni, calendari e le giornate si erano fatte lente, quasi avessero assunto densità. Si svegliava presto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
7
30

È Così l'amore

01 September 2025

È così l'amore Un campo di papaveri rossi ondeggiava, dolcemente cullato, da una venticello serale, sotto un cielo ombreggiato da accenni di nuvole bianche. Tra quei fiori infuocati, si trovavano per caso due anime, destinate a incontrarsi. È così l'amore, come una pioggia in aprile arriva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Surya6: L’amore descritto così, tra natura e poesia, sembra fragile come [...]

  • Red roses: Grazie Dario...invidio la tua compagna...
    Ma per te davvero esistono amori [...]

2
7
31

La lettera - 2/2

01 September 2025

Il postino diede ad Anna la lettera di Kai sul pianerottolo. Lei era ancora in camicia da notte e scapigliata e si ritrovò a tenere quell’oggetto in mano. Aveva paura di aprirla. La lettera era una fessura nel muro della loro vita. Kai scriveva di ciò che non poteva dirle a voce. Parlava di una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
26

La lettera - 1/2

31 August 2025

Non si vedevano spesso. Forse tre, quattro volte l’anno. E neppure si scrivevano spesso. Qualche Mail, dal lavoro e senza fronzoli. Mai un messaggio WhatsApp. Troppo pericoloso per i rispettivi partner. Non bisognava dare nessun allarme, nessuna famiglia era in pericolo, nessun rapporto si doveva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Ecate, complimenti.
    Scritto davvero bene.
    Aspetto la lettura di domani [...]

  • Ecate: Fedifraghi.... Paolo, hai ripescato una parola "antica". Sì, [...]

1
2
32

UNA TEGOLA IN TESTA..

31 August 2025

Quel pomeriggio avevo appeso un vecchia tegola decorata per abbellire la facciata della mia casa di Badolato Borgo, ma la sera, nel letto, mi ritrovai a ragionare sulla possibilità che, per un motivo o per un altro, per un colpo di vento, sarebbe potuta cadere sulla testa di qualcuno con tutte [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Chi può affermare che le tue argomentazioni siano infondate?
    La [...]

  • Teo Bo: Non so se questo (LDM) sia lo spazio ideale per discutere di questi temi. [...]

6
4
115

La puttana di Centocelle 2/2

30 August 2025

In questo pandemonio Alexandra, ormai da tre mesi, sempre davanti il Parco Madre Teresa di Calcutta, continuava a battere il marciapiede. Tutte le sere, terminato il flusso delle auto dei pendolari, mentre i residenti cenavano, il pappone la accompagnava in auto su strade secondarie sempre diverse [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: come dice Paolo, "noi gente perbene", sappiamo solo quello che vediamo! [...]

  • Elena D.: Complimenti per lo stile e il contenuto del tuo racconto, bravo!

4
4
32

Braccino corto

30 August 2025

Nel nostro villaggio c'era una piccola comunità di ebrei con la sua sinagoga e il suo santo rabbino. La vita scorreva serena. Il rabbino aveva una moglie e dei figli. Nella scuola insegnava i sacri testi ai bambini della comunità. Tutti i mesi c'era nello spiazzo più grande del paese il mercato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Un po' di leggerezza e ironia ci riporta a dimensioni più umane [...]

  • Lo Scrittore: sorridiamo sulla storiella, ci sta, ho dei dubbi, invece, sulla Pasqua festeggiata [...]

4
6
49

Mistero Della Fede

Storia di Toltonio e della sua incondizionata fede

29 August 2025

Toltonio era un uomo terribilmente devoto. Proveniva da una famiglia che pareva una catena di montaggio. Ogni prodotto veniva timbrato e se usciva difettoso era immediatamente allontanato, scartato e smantellato. Presenziava ad almeno una funzione religiosa alla settimana. Spesso a due. Nonostante [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: benvenuto a bordo. prima uscita niente male, un pizzico di humor dissacrante [...]

  • Colbotto: Ringrazio chi si è fermato a lasciare un commento. Prometto di far del [...]

2
3
109

La puttana di Centocelle 1/2

29 August 2025

Uscire dalla gabbia della propria identità sociale. Entrare nel flusso della storia. In questo movimento iniziava la comprensione di quel mondo. Gli eventi prossimi e remoti nel tempo e nello spazio avevano riversato umanità composita su quel quartiere. L’edilizia aveva risposto a quelle ondate [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Benvenuto Simone, aspetto la seconda puntata di domani, per alcuni aspetti [...]

  • Lo Scrittore: un flash, un'istantanea di un giorno qualsiasi in uno dei quartieri romani [...]

Torna su