C'era una volta.... o forse due... un ricco signore padrone di terre e servi, e viveva in un bellissimo castello pieno di torri e merli. Nel suo piccolo regno viveva anche un cattivissimo cardinale e la domenica dal pulpito tuonava sui poveri contadini, tutte le maledizioni di Dio per spaventarli. Tra tanti giovani intimoriti dalle sue prediche, due non sembravano farci caso, erano bellissimi e innamorati si chiamavano: Pier e David.

Nati e cresciuti nello stesso cortile, non ancora in età per andare in guerra, dovevano aiutare le donne della corte a fare il bucato, a cucinare, raccogliere legna per il camino e fare il pane. Gli uomini tutti impegnati nell'esercito del signore e del cardinale, per cui i lavori di casa dovevano sobbarcarseli donne e fanciulli.

Per i nostri eroi la vita dura e difficile passava lieta da quando avevano scoperto di amarsi. Il loro amore doveva restare segreto, la legge diceva chiaramente: E proibito agli uomini amare di amore vergognoso altri uomini. Chi verrà colto in flagrante sarà decapitato. Solo il matrimonio tra uomo e donna è lecito, se lo approva il cardinale. Pena la morte.

Con queste premesse è facile comprendere quanto i due giovani vivessero in ansia, sempre con la paura di venire scoperti.

Nel cortile vicino due giovani donne soffrivano dello stesso problema: Elvira e Carolina, si amavano di amore proibito e segreto.

I due si guardarono e impallidirono ma non risposero, e lei continuò <<Non abbiate paura. Soffriamo anche noi della stessa malattia e pensandoci mi è venuta un'idea. Sposiamoci. Sarà un matrimonio per finta e ci porterà fuori dai sospetti.>> Pier la guardò stupito

<<E tu vorresti sposare con uno di noi>>

<<Sicuro. non ti giurerò eterno amore perché nel momento in cui leggeremo le promesse matrimoniali io mi riferirò a Carolina e tu a David.

Il beccamorto vestito di nero non sospetterà nulla e saremo felici>>

<<Ci sarebbe sempre il problema delle camere da letto, le pettegole di casa verrebbero subito a conoscenza della stranezza dei due uomini che dormono insieme>> Carolina lo guardò sorridendo

<<Se il problema è solo questo ti dico subito che ti sbagli. Ti ricordi quella casetta in fondo al cortile?, ebbene è mia. Ha due porte separate come se si trattasse di due appartamenti, in realtà dentro sono quattro stanze, due camere e due cucine che noi trasformeremo. Fra le due camere si apre una porta segreta mascherata dal muro, quindi di notte ognuno dormirà col suo sposo o sposa.>>

<<Accidenti, avete pensato proprio a tutto. Si mi piace l'idea, voi due siete due donne in gamba credo che potrò volervi bene>>

<<Se vi va bene, domani andrete dal signore del castello a chiedere la nostra mano, e dopodomani saremo mariti e mogli.>>

<<Vivremo il nostro amore alla luce del sole indossando la maschera dell'ipocrisia, della falsità e saremo al riparo da ogni sospetto del cardinale>> David abbracciò le due ragazze e negli occhi di tutti brillava la felicità, la vicina pettegola che li aveva visti confabulare, andò subito a riportare la notizia di un futuro matrimonio alla comare che lo divulgò in men che non si dica. Tornarono a casa e la notizia li aveva preceduti. Nessuno avrebbe più sospettato di loro. Per gli uomini era molto difficile agire in modo insospettabile mentre le ragazze passavano inosservate, nessuno sospettava mai di loro ed erano libere di amarsi senza dare nell'occhio.

Il signore, che in quel momento era impegnato in una delle sue stupide guerre, firmo tutti i fogli che gli misero davanti e il cardinale appose il timbro, il parroco eseguì il rito e Pier e Carolina, David ed Elvira furono sposi.

Vissero molti anni in perfetta armonia amandosi serenamente, alla faccia del cardinale ipocrita e del signore bigotto. Questi sì che portavano la maschera e sotto nascondevano ogni peccato mortale.

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