L’appuntamento era stato fissato per  domenica mattina alle ore otto. La responsabile del gruppo scout del paese aveva raccomandato di essere puntuali, la giornata prevedeva una lunga camminata fra le colline dell’entroterra. I ragazzi stavano arrivando alla spicciolata, a gruppetti di due tre soggetti alla volta. Era bello vederli tutti vestiti con la divisa d’ordinanza, pantaloni neri e camicia azzurra, il foulard e il cappellino. I graduati che dovevano prendere in consegna i vari gruppi avevano il bastone con la bandierina, ogni reparto aveva il suo simbolo, i lupetti, gli esploratori, fino ad arrivare ai Rover.  La direttrice controllò che tutti fossero presenti e diede l’ordine di mettersi in marcia. Un gruppo di anziani davanti ad aprire la marcia, al centro i lupetti e in retroguardia un altro gruppo con i responsabili della spedizione. La meta si trovava oltre un gruppo di colline che si vedevano all’orizzonte. La giornata era calda e l’allegria era presente fra  le fila dei ragazzi, i primi  che erano in testa al gruppo cominciarono a cantare le canzoni del loro repertorio.

Dopo un’ora e più di marcia si decise per una prima sosta, i piccoli cominciavano a dare segni di stanchezza. Durante la pausa furono servite bibite e qualche ragazzo approfittò per rifocillarsi con una merenda, avevano saltato la colazione a casa ed ora aveva fame. Un paio di bambini del gruppo lupetti chiese a un capo quanto ci voleva ancora per la loro meta, fu risposto che mancava ancora un’ora e mezza di cammino, poi erano liberi di giocare e a ora di pranzo ci sarebbe stata una sorpresa per tutti.

<Mi scusi - capo, - fece un bambino che poteva avere circa dieci anni, - non mi spaventa la camminata volevo solo sapere se dobbiamo passare per le colline dell’arcobaleno.>

Il responsabile rimase interdetto, come mai quel ragazzino conosceva il nome di quelle colline, era una storia che conoscevano in pochi, lui stesso l’aveva sentita da poco tempo e proprio per questo avevano organizzato questa gita, per parlare di questa leggenda molto suggestiva che coinvolgeva quelle colline.

<Certo che ci passiamo siamo obbligati a farlo, ma tu cosa sai di questa storia, ne hai sentito parlare?>

<Sì, mio padre e anche mio nonno mi hanno raccontato molte volte tutta la storia, sono curioso di andare a vederle da vicino.>

<Bene ragazzo, a proposito come ti chiami, tu sei?>

<Io mi chiamo Luca,>

<Allora Luca ti pregherei gentilmente di non fare parola con nessuno di questa storia e nemmeno del nostro percorso, deve essere una sorpresa per tutti, te compreso capito?>

<D’accordo capo, non so nulla e non ho niente da raccontare a nessuno.>

<Perfetto Luca, ora riposati che fra poco ripartiamo e non ci fermeremo più fino a quando non saremo arrivati.>

La radura dove era previsto di mettere il campo era ben protetta da un lato dalla cortina delle colline che si estendevano fino all’inizio delle montagne e dall’altro da un fitto gruppo di alberi  che formavano una barriera naturale. Appena sotto l’altopiano scorreva un ruscello che vista la stagione era ancora gonfio d’acqua, ma non destava problemi. I ragazzi tutti stanchi si lasciarono cadere per terra per prendere fiato, sapevano che comunque toccava a loro montare le tende e preparare il campo secondo le regole che ormai conoscevano bene. Dopo il pranzo, si radunarono intorno al falò e lì cominciarono a chiedere sempre con più insistenza della sorpresa che era stata loro promessa. Il vocio aumentava sempre di più, quando i capi decisero che poteva bastare, zittirono tutti,  la signora che era la più alta in grado si rivolse ai ragazzi.

<Allora ragazzi, come vi è stato promesso c’è qualcosa che tutti aspettate, una sorpresa!>

<Sì, Sì, - urlarono in coro tutti giovani, dal più piccolo al più grande tutti erano eccitati e rumorosi -  vogliamo sapere che cos’è.>

<Bene, allora non vi aspettate certo cose concrete come dei dolci o cose simili.>

La delusione che apparve improvvisa sul viso dei partecipanti era più che evidente, la signora sorrise e dopo averli zittiti di nuovo continuò.

 -  <Ragazzi  sapete che noi come scout abbiamo regole collaudate  che non  prevedono smancerie o cose futili, se siamo venuti fin quassù è per un buon motivo.>

Tutti i racconti

3
4
22

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
5
25

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Un like e a domani.

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

3
4
31

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

11
17
65

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
33

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

5
9
31

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
26

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
23

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
32

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su