Sto desiderando che quel grasso cantante Country muoia all’istante, non lo saprei comunque, per lo meno non adesso in diretta, perché quella trasmissione è registrata e vecchia, non avrei comunque il piacere di vederlo stramazzare a terra paonazzo.
Il mio nome è Tommaso, Tom per gli amici, sono nella sala d’aspetto del pronto soccorso del più vicino ospedale, è una domenica mattina e c’è un suino country con un fiero cappello da cowboy che canta attraverso un televisore in fondo al corridoio, il suino mi vuole far sapere che la sua donna non è più sua anche se per sempre lo sarà.
Sono qui perché il cavallo che stava cavalcando stamattina mia figlia Beatrice ha pensato che sarebbe stato carino scaraventarla al suolo e pestargli successivamente la milza.
Lei è sempre andata a cavallo, si era avvicinata a quell’ambiente fin dai primi anni di vita, aveva imparato ad amare la natura, soprattutto i cavalli, da sola! Autonomamente.
Io amo mia figlia e gli ho voluto bene fin dal primo istante, era un concentrato di energia e di sorrisoni e non smetteva mai di stupirmi.
Quando aveva solo tre anni c’erano dei bambini al parchetto dietro casa che stavano incendiando delle formiche con una lente di ingrandimento, io li stavo guardando dalla panchina sulla quale mi ero appollaiato pensando che quei bastardelli avrebbero fatto sudare parecchio i genitori appena la pubertà avrebbe bussato alla loro porta; neanche mi ero accorto che la mia Bea stava per passare li davanti. Quelle pesti urlarono spaventati quando dal formicaio uscì un enorme coleottero,
La mia Bea si fermò davanti a loro, guardandoli divertita, si chinò e con la più assoluta naturalezza posò la mano vicino all’enorme insetto, quella bestiaccia salì senza pensarci due volte, lei lo sollevò, gli fece un sorriso e soffiandogli delicatamente dietro alle ali lo fece volare via. Io nel frattempo mi chiedevo quanti anni avesse quella donna matura e serena che si era camuffata da bambina e travestita da “mia figlia”.
Quel ciccione mi ha davvero stufato, mi alzo,individuo dove è il televisore, arrivo all'apparecchio e stacco la spina...Che mi arrestino.
Non ne posso più di stare in quella sterile sala d'attesa,da quando sono qui nessuno mi ha detto niente,sono seduto su quella sedia scomoda da ben quattro ore e mezza e non ho ancora visto ombra di infermiere o medici,mia figlia probabilmente sarà su un lettino dispersa in qualche angolo buio o sarà sotto i ferri di un medico, o forse ... È morta e nessuno ha il coraggio di venire qua a dirmelo!
Solo il pensiero mi fece venire un conato che controllai non senza fatica.
La voce della coscienza:"Non darti pena vecchio mio,andrà bene...Già solo il fatto che nessuno è ancora venuto a dirti qualcosa significa che non è grave e che Bea è fuori pericolo"
Una considerazione così razionale e solida era calda e confortevole.
Vado a risedermi. Sono terribilmente stanco. Non resisteró ancora a lungo.
Mi risiedo e fisso le tazzine di caffè che ho bevuto e la mia mente esausta e stressata si perde in pensieri che non centrano niente... Ricordo di un amico di liceo,come si chiamava?... Non ricordo,lui era andato a vivere da solo molto presto,aveva una pianta di limoni e pisciava sulla sua pianta ogni mattina,aveva letto che faceva bene...Diceva, il punto è che anche quando la pianta morì lui continuò con questa strana abitudine,irremovibile ogni mattina si alzava ed usciva in giardino ... Indipendentemente da quale fosse la stagione o la temperatura.
Sono terribilmente stanco...Vorrei chiudere gli occhi ma queste sedie sono scomode e spigolose,devo chiudere gli occhi...Specialmente dopo i problemi di salute che ho avuto. Tre anni fa ho avuto un esaurimento nervoso e il medico mi ha consigliato di dormire molto e regolarmente. Mi dirigo allo sportello,l'infermiera di turno quando mi vede prende già carta e penna, curioso,comunque...le lascio il mio numero di telefono e le spiego la situazione chiedendole se gentilmente può avvisarmi appena si sappia qualcosa di mia figlia ma io devo andare a casa a chiudere gli occhi perché non sto molto bene,l'infermiera mi da la sua parola e mi avvio verso l'uscita dell'ospedale.
Appena fuori due dottori stanno fumando una sigaretta, uno dei due mi saluta con un allegro "Ciao Tom!"...Io non ricambio, non lo conosco, deve avermi scambiato per un altra persona.
"Smettila!Lo sai che non dovresti conoscere il suo nome"
"Lo so ma a volte ci provo a farlo tornare alla realtà...Sai,mi fa pena...Da quando è morta sua figlia...."
"Non possiamo farci nulla...Lui continuerà a venire qua tutti i giorni,aspettando notizie di una povera ragazza che in realtà è morta tre anni fa..."
"Non riuscirà mai ad accettarlo...Lo tiene in vita...L'attesa...È l'unica cosa che gli rimane"

Tutti i racconti

4
6
19

Rotte

Da una leggenda marinara

24 May 2025

Alla fine, quello tra l'uomo e il vecchio marinaio era diventato un appuntamento. L'uomo lo incontrava al termine della passeggiata sul lungomare, che percorreva sempre da est verso ovest, al tramonto. Il marinaio sedeva su una bitta, volto per metà verso il mare e per metà verso il relitto di [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Potrei soffermi su molti punti che mi sono entrati dentro, ma lascio entrare [...]

  • Rubrus: To all. Grazie. Nella versione originale il protagonista era un capitano e [...]

3
5
16

Le vecchie estati

24 May 2025

La luce che attraversava i vetri del bar, creava uno strano effetto ottico; c’erano due uomini con i pantaloni bianchi e due donne con lo stesso barboncino nero, ma dopo il quinto prosecco, Laura non era più sicura. - Mi ascolti? - Ma certo Alice è magnifico. Stavo guardando i pescherecci che [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Curiosamente, oggi due racconti di ambiente marinaro. In questo , si osservano [...]

  • Ondine: Rubrus: ho pensato la stessa cosa. Le nostre malincone marine...
    Mina: [...]

7
9
30

A voi studio

23 May 2025

“… e adesso siamo arrivati al servizio di punta, abbiamo il nostro inviato dalla piazza cittadina. Siamo in attesa dell'evento dell'anno, vedo un sacco di gente già presente e altra che arriva. Louis, tu sei già lì dall'inizio, com'è la situazione?” (silenzio) “Ecco, forse c'è qualche problema [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Ahahahah.
    Bravo, bravo!
    bravo davvero e non superficiale....
    ci [...]

  • Riccardo: mi sè sembrato quel povero giornalista, che era inviato anni fa, sotto [...]

2
3
17

Nessuna Uscita

23 May 2025

Era una tranquilla sera di sabato. L’aria era tiepida, e le luci giallastre dei lampioni disegnavano ombre lunghe e tremolanti sull’asfalto del parcheggio. Giulia e Martina erano appena uscite da un piccolo bar di periferia, ridendo e commentando la serata passata con gli amici. «Aspetta...» mormorò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Sì, gli specchi inquietano e restituisco quello che preferiremmo non [...]

  • Dax: inquietante....Letto d'un fiato.😎

4
4
24

L'attesa

22 May 2025

Era così freddo nel lungo corridoio deserto. Quando l’avevano chiamata, Lucia non aveva avuto il tempo di dirlo a nessuno e adesso preferiva aspettare la fine dell’operazione. Era inutile allarmare parenti e amici … Era stato così improvviso, così inaspettato. La giornata era iniziata come al solito: [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Mina Morense: Ciao Ceci Vale! È la prima volta che ho il piacere di leggere un tuo [...]

  • Ceci Vale: grazie dei complimenti. Purtroppo questo racconto ha molto di autobiografico, [...]

5
5
30

La zattera della Medusa

22 May 2025

Nel giugno del 1816, la fregata francese Méduse, già gioiello della marina napoleonica, partì insieme con altre tre navi alla volta del Senegal. Il comandante, Hugues Duroy de Chaumareys era stato nominato capitano della fregata nonostante la scarsissima esperienza di navigazione: in tempo di Restaurazione [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
10
33

Il regalo

Dax
21 May 2025

Henry batté le palpebre e ammirò il revolver calibro 45 , una Colt Peacemaker. La canna cromata contrastava con la tovaglia a quadrettoni rossi e il tavolo da cucina in legno. Si passò più volte le mani sui jeans neri, i polpastrelli ruvidi grattavano la stoffa dei pantaloni. Il sudore lasciò una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dulcamara: C'e tutto quello che deve esserci in un racconto da due minuti. Bravo!

  • Miri Miri: è bellissimo. ci hai portati per mano da una parte e poi - boom - hai [...]

7
8
31

Bellezza

Vas
21 May 2025

Resistere per cinque giorni in maniera impeccabile e poi al primo incontro con la realtà cedere inevitabilmente. Eppure i pensieri e le sensazioni non erano diverse dal solito, il livello di difficoltà mi pare fosse lo stesso. Resistere poi è quello che mi sono sentito di fare , poi da cosa e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
23

Da le Metamorfosi di Ovidio vi racconto La Storia di Piramo e Tisbe.

Storia d'Amore copiata da Shakespeare per il suo Romeo e Giulietta

20 May 2025

Nel cuore delle antiche leggende, tra i versi poetici di Ovidio, si snoda la commovente storia di Piramo e Tisbe, una favola che ha ispirato nei secoli anche il grande Shakespeare per il suo capolavoro "Romeo e Giulietta". Ma chi sono questi due amanti destinati a un tragico destino? E perché la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: Grazie Gennarino. Una bella lezione che ho davvero gradito.

  • Adribel: Non conoscevo questa storia, grazie Gennarino.

5
7
21

Russa e patè

20 May 2025

La nonna per il suo compleanno aveva preparato le rosette alla marmellata e le mandorle tostate. Aveva pregato lo zio Fé di tornare a casa con qualche bottiglia di gassosa, una cedrata che a lei piaceva tanto e della spuma nera che piaceva a tutti. Ma lo zio Fé, che poi di nome faceva Ferdinando, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ecate: Un pezzo da teatro :-) mi ha messo pure appetito!

  • Adribel: Piacevole lettura, scorrevole e con in bel ritmo

4
4
28

Nina & Francesco

La genesi

19 May 2025

Il locale che Daniele ha riservato alla serata “degustazione Champagne” è stato allestito con molta cura e buon gusto. E’ una piccola saletta intima della sua enoteca. Sopra ai tavoli apparecchiati ci sono i calici, un vasetto di fiori freschi e colorati. In fondo alla sala un tavolo rettangolare, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Queste connessioni possono accadere, ma bisogna essere aperti a recepirle, [...]

  • Vally: Grazie a tutti per i Vostri illuminanti (come sempre, del resto) commenti!
    Buona [...]

4
5
27

Le lacrime

Meglio piangere in due, che piangere da soli.

19 May 2025

Le lacrime mi rigavano il volto. Sgorgavano dagli occhi come un ruscello, scivolavano lungo il viso, dal naso fino al mento, bagnandomi le labbra. Ogni tanto le assaggiavo con la lingua: erano salate e lasciavano una sensazione piacevole in bocca. I miei occhi si facevano sempre più rossi e gonfi. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su