E così, vista la gravità della faccenda, il giorno successivo nel paese della fantasia, venne indetta una riunione di emergenza del gran consiglio delle fiabe (G.C.F). La riunione, convocata in gran fretta, sarebbe stata presieduta da Biancaneve, che giunse trafelata e alquanto sconvolta insieme ai sette nani, i quali, bisogna dirlo, nonostante la drammaticità del momento non avevano perso il loro buon umore, e marciavano in fila dietro la loro beniamina continuando a cantare “andiam, andiam, andiamo a lavorar..”.

Sugli spalti, molto affollati, sedevano in grande agitazione tutti i beniamini dei bambini, da quelli più antichi e prestigiosi, come Cenerentola, il principe azzurro e il gatto con gli stivali, a quelli più recenti, anch’essi molto amati, come Shrek e la principessa Fiona.

Se un umano avesse potuto vedere quella situazione di certo la meraviglia sarebbe stata tanta..

E così la riunione ebbe inizio. Biancaneve raccontò a grandi linee i fatti accorsi la sera precedente. L’assemblea ascoltava il racconto dei fatti con un misto di preoccupazione e stupore.. mai nel mondo delle fiabe si era verificata una situazione siffatta..

La confusione era molta, nessuno riusciva a mantenere la calma e il nervosismo era tangibile: i sette nani di Biancaneve, che continuavano a non aver perso il loro buonumore, cantavano imperterriti “andiam andiam andiamo a lavorar”..mentre Rapunzel, poco lontano, continuava a pettinare compulsivamente la sua lunghissima chioma.. Dal canto suo Peter pan svolazzava nervosamente, seguito dall’inseparabile Trilly, e dai suoi amici bimbi sperduti.

Quel giorno si decise di indagare sullo strano fenomeno. Il Principe azzurro si offrì volontario per andare a parlamentare con il gruppo dei Cattivi, ed eventualmente negoziare.

Biancaneve, tuttavia, che ben comprendeva la pericolosità della situazione, si offrì volontaria per accompagnarlo, seguita dai sette nani, che fregandosene di tutto quel parapiglia continuavano imperterriti a cantare “Andiam, andiam, andiamo a lavorar”, iniziando a diventare, e questo va detto, un po’ pesanti, tanto che ad un certo punto qualcuno lanciò verso di loro una scarpetta di cristallo, intimandogli di star zitti.

La delegazione si avviò subito.. E giunta in prossimità dell’Osteria dei manigoldi, il luogo di ritrovo dei cattivi, si avvide subito che anche qui era in corso un’assemblea.

Vi partecipavano, come avrete intuito, tutti i cattivi: da Capitan Uncino alla matrigna di cenerentola, fino ad arrivare al lupo cattivo di Cappuccetto rosso, e al suo collega de “I tre porcellini”. C’erano proprio tutti, si potrebbe dire un vero e terrificante campionario di cattiveria allo stato puro, da far accapponar la pelle..

La delegazione si sistemò con discrezione sugli spalti, mentre i sette nani continuavano a cantare imperterriti “Andiam andiam andiamo a lavorar”.. A questo punto però Biancaneve lanciò loro un’occhiataccia, intimandogli il silenzio.

Prese dunque la parola Capitan Uncino, che iniziò una lunga e appassionata arringa, mentre i suoi colleghi “cattivi” lo ascoltavano con molta attenzione: “Miei cari colleghi, il nostro momento è arrivato, e finalmente le cose cambieranno.. per secoli abbiamo subito le avverse vicende legate a quello che è il nostro ruolo nelle fiabe.. Abbiamo sempre fatto del nostro meglio, e come siamo stati ripagati? Con scherno e sopraffazione!! Io ci ho rimesso una mano, mangiata dal coccodrillo e so per certo che tanti di voi hanno subito trattamenti non meno terribili, come il mio illustre collega lupo, che calatosi giù dal camino per svolgere il suo ruolo nella fiaba dei tre porcellini, è finito tra i tizzoni ardenti”.. “Ma adesso è arrivato il momento di riprenderci in mano il nostro destino!! Non siamo cattivi.. abbiamo sempre fatto il lavoro sporco per permettere ai buoni delle fiabe di brillare.. E come siamo stati ripagati? Con l’indifferenza e lo sberleffo!! È ora, vi dico, che le cose cambino!! Diventeremo buoni e cambieremo il nostro destino!! I bambini di tutto il mondo impareranno a conoscerci e ad amarci”..

A questo punto l’assemblea dei cattivi, presa dall’entusiasmo, iniziò ad applaudire con vigore.

E così fu. Il lupo di Cappuccetto Rosso diventò vegano, e non faceva che mandare inviti gentili a Cappuccetto e alla sua nonna per pranzi cruelty free.. Capitan Uncino, dal canto suo, si era messo in testa di fare volontariato, e passava il suo tempo a distribuire i pasti alla mensa dei poverelli, salutando con un sorriso tutti quelli che passavano..

Nessuno ci si raccapezzava più. I libri di fiabe erano cambiati.. erano ormai libri, in effetti, dove non succedeva granché. Ed arrivò il giorno in cui una mamma, che aveva preso in mano il libro di Rapunzel per leggerlo coi suoi due bambini si sentì rispondere: “No mamma, la fiaba non la vogliamo più.. sono noiose, non succede mai niente!!. Magari invece giochiamo un po’ con il nintendo”.

A questo episodio , già di per se preoccupante, ne seguirono altri, finché arrivò il triste giorno in cui tutti i libri di fiabe del mondo rimasero chiusi e abbandonati su mensole polverose.

Venne dunque convocato nuovamente il Gran Consiglio delle Fiabe (G.C.F.).. La situazione era grave, e così una delegazione si era recata dagli ex cattivi per chiedere loro di presenziare.

Il Principe azzurro espose ai cattivi i fatti, dicendo loro che tutti, nel mondo delle fiabe riconoscevano la loro importanza.. disse loro che se potevano continuare ad essere buoni, ma li pregò di riprendere a perpetrare le loro cattiverie quando una fiaba veniva letta a un bambino, perché il loro ruolo era fondamentale.

Lusingati da quel discorso i cattivi dissero che avrebbero ripreso la loro veste di malvagi, a patto che venisse mostrata loro un po’ di riconoscenza.

E così le fiabe tornarono ad essere avvincenti come erano sempre state e i bambini iniziarono nuovamente a leggerle con piacere.

Nel mondo delle fiabe, tuttavia, i cattivi continuavano ad essere “buoni” nei momenti di svago.. Cenerentola e la sua matrigna andavano spesso insieme a far shopping, a volte insieme alle sorellastre, altre volte da sole. I sette nani continuavano imperterriti a cantare “Andiam andiam andiamo a lavorar”, ma per la verità ormai nessuno ci faceva più caso Cappuccetto rosso, che nel frattempo aveva fatto amicizia con il lupo, faceva con lui lunghi giri in moto.. E nelle sere d’estate il lupo invitava alla sua mensa tutti i protagonisti delle fiabe, offrendo loro invitanti banchetti cruelty free.

Ma quando un libro di fiabe veniva aperto, tornavano tutti al loro lavoro di sempre.

E vissero tutti felici e contenti

Tutti i racconti

3
10
22

Una vita felice

26 August 2025

Sì, questo aveva: una vita felice. Conquistata giorno dopo giorno, affrontando problemi grandi e piccoli che si presentavano lungo il cammino. Certo, in alcuni momenti si era sentito scoraggiato — soprattutto quando certe questioni sembravano non voler finire mai, e alcune avevano avuto epiloghi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
15
44

L'Urlo

26 August 2025

Sai ragazzo, una volta in questa foresta sentire l’Urlo voleva dire due cose: o eri una canaglia e ti assaliva la paura o eri nei guai e confidavi in un aiuto prezioso. Per decenni l’Urlo ha vegliato su queste terre. Oggi non più, ma la leggenda vive ancora. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visionata e apprezzata la coperita "tarzanesca". La nota ci vuole [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Rubrus! Ben conscio che il fumetto popolare non è più [...]

3
3
23

Apologia del calzino spaiato - 2/2

Esercizi di nonsense

25 August 2025

Ma si può aver paura del proprio calzino? E del proprio partner? Non c’è dubbio che il calzino, se spaiato, cagioni ansia, quasi noi percepissimo il suo risentimento: starsene desolato ai piedi del letto, gli unici piedi che lui non ama, o trascinato da animali domestici verso i canti più stonati [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: D'altra parte ce lo hai segnalato nei tag: umorismo, gioco di parole, non [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti... mi sento spaiato! 😁 Ciao!

7
10
35

Il caffè

25 August 2025

Quella del caffè comunque è decisamente una mia mania, o un vizio, ecco. Un rito che scandisce il trascorrere della giornata, tiene a bada l’impulso pressoché onnipresente di mangiare e aiuta a sentirmi parte di una comunità che cerco in tutti i modi di immaginarmi. Comunità di cui voglio e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! E il caffé... benbevuto! Rito che abbiamo tutti nel DNA italico, [...]

  • CURZIO LUCANO: Mi ci ritrovo in quel continuo oscillare tra desiderio di far parte e bisogno [...]

3
2
32

Apologia del calzino spaiato - 1/2

Esercizi di nonsense

24 August 2025

Spaiato, è così che mi sento spesso e tutto sommato volentieri. Non me ne vergogno insomma, eppure il termine non ha accezione positiva, e chissà perché mai? Tutti noi, o quasi, si è spaiati, seppur accompagnati, nel senso che non si può considerare il proprio partner alla stregua di una scarpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
9
26

Nido di fringuelli

24 August 2025

Me l’aveva detto, quel vecchio, che da quella parte non ci dovevo andare. Ma, secondo voi, una come me, che vuole sempre l’ultima parola, può seguire il consiglio di un vecchio pazzo? Perché sì, pazzo mi era parso. Con quella barba così lunga che due fringuelli avevano persino deciso di farci un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: allora! prima di tutto benvenuta in questa gabbia di.... uomini con barba lunga [...]

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! Ci leggo la morale che è meglio passeggiare in città! [...]

10
11
38

Maledetto TripAdvisor

23 August 2025

C’era una volta... in una casa lontana lontana, una principessa non più giovanissima, ma ancora ben tenuta. Viveva una vita spensierata, godendo di tutte le sue fortune. Talvolta, osservava con un misto di stupore e fastidio i comuni mortali, che si affannavano per i loro tormenti. Li giudicava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
80

Acqua di cocco

23 August 2025

Quando sono entrata in quel bar quella sera tutto mi sembrava poco chiaro. Le luci erano soffuse e mi attirava terribilmente quel profumo di fiori da campo. È strano, non credi? Un bar che ha un odore di fiori da campo, era cosi strano: eppure sembrava così. Mi accomodai al tavolino in fondo, in [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

9
7
37

Sabbia

Profezia del vento

22 August 2025

Dalle colline di quel monte, che solo i suoi antenati ne conoscevano il nome, fatto di rocce sgretolate, sassi appuntiti , scendeva il ragazzo. Non era un vero e proprio sentiero, ma tra spine e rovi riusciva a trovarne il varco. Sotto di lui solo una enorme distesa rossa, e rami di ulivo arsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Complimenti per questa voce divina che hai saputo evocare.

  • zeroassoluto: Una voce che pochissimi ascoltano.
    Mi ricorda il grande fotografo Salgato [...]

8
9
37

Un epitaffio per il povero Arturo

22 August 2025

“Strano che abbiano pensato proprio al nostro asilo per girare la scena di un film.” fece la giovane maestra ravvivandosi la folta chioma quasi crespa mentre camminava lungo il corridoio. Guardandola, Lionel non poté fare a meno di pensare a una zuppiera d'insalata riccia. “Beh, non sono io a scegliere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: L'unione fa la forza.
    Metti un bambino "traquillo" assieme [...]

  • Cherie: Cinica rappresentazione della realtà: piccoli despota crescono e i grandi [...]

6
7
30

Assenza Di Te

21 August 2025

Stringimi forte al tuo fiato, ultimo mio ricordo svanito, affinché accarezzi ancora il suo viso. La sua assenza è disco che piange negli angoli del mio cielo, squarciato dal rancore senza luce che m’illumini. Il suo silenzio è sciabordio di colpe che si infrangono nelle mie vene, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
11
39

Sulla punta

21 August 2025

«Non è stata imbrattata. L’abbiamo dipinta apposta così». L’uomo col costume strano sobbalzò. Intento com’era a osservare la statua, non aveva sentito arrivare la ragazza. Fu colto da una sensazione di disagio. In costume da bagno, nel bel mezzo di una proprietà privata in cui si era intrufolato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su