Era stata davvero una bella giornata quella appena trascorsa .

Il vino era buono,il cibo abbondante e si era ballato e cantato al suono della fisarmonica fino all' imbrunire,quando lo sposo,sbadigliando vistosamente,aveva fatto capire agli ospiti che era ora di congedarsi.

Erano tornati a casa sotto la luna con in braccio i piccoli addormentati ma,anche se mancano ormai poche ore al canto del gallo,Salvatore e Giovanni,mandate le mogli a metter a letto i bambini si attardano sull'aia.

La luna piena è stupenda. Illumina a giorno il cane acciambellato davanti alla porta,il carretto, che sembra dormire anche lui,gli alberi in lontananza e,in sottofondo,c'è il concerto di mille rane gracidanti.

Salvatore,con uno sbuffo di sollievo,si toglie la giacca e si lascia cadere sulla panca.

"Ti sei deciso finalmente a toglierti quella benedetta giacchetta"ride Giovanni.

 

"Non è che non volevo,figurati,col caldo che c' era.E che non potevo"e girandosi mostra all' amico un vistoso buco sulla schiena dalla sagoma inequivocabile.

 

"Ah ah,beh piu o meno ce lo eravamo immaginato tutti.A quanto pare Matilde non ha ancora imparato a stirarti le camicie."

"Ma che Matilde,è opera di mia suocera.Matilde stamane era affaccendata con le bambine e ha chiesto alla madre di stirare la mia camicia,e la mia cara suocera certo non poteva farsi sfuggire l' occasione..."

"Ma come parli?Sembra quasi che lei lo abbia fatto apposta a rovinarti la giornata."

"L'ha fatto apposta si, come ha fatto apposta ieri a rovesciarmi addosso la zuppiera bollente con la scusa di essere inciampata nel gatto.E la settimana scorsa,che ha spostato la scala mentre aggiustavo il tetto,a rischio di farmi rompere l' osso del collo......"

"Salvatore"lo interrompe Giovanni"tu hai le paturnie.Perchè mai dovrebbe avercela con te?Sei un bravo marito,un buon padre e ai tuoi suoceri hai sempre portato il dovuto rispetto.... "

 

Mettendosi l' indice diritto tra naso e bocca,come per dirgli. "Questa cosa deve restare tra me e te"Salvatore comincia a raccontare:

 

"Caro Giovanni,c'è una ragione se io a mia suocera sto sullo stomaco e solo a te ,che sei mio amico e compare posso dirla. E' cominciato tutto tre anni fa,quando ancora io e Matilde eravamo fidanzati. Tu sai che io, a casa tua,ero riuscito ad infilarle la mia lettera nella tasca del grembiule e lei tramite tua moglie,mi ha mandato a dire che io le piacevo ma l' unico modo per poterci vedere era andare a parlare col padre.

 

Io non ci ho pensato due volte,le mie intenzioni sono sempre state serie,e cosi in quattro e quattro otto ci siamo trovati fidanzati in casa.

Era autunno, s'era deciso che ci saremmo sposati in primavera,ed io tutte le sere andavo a casa sua a fare l' amore,cioe' a guardarla seduta di fronte a me,mentre il padre preparava le cartucce per la caccia e la madre faceva la calza.

Io stavo seduto col cappello in mano e la guardavo,lei si guardava la punta delle scarpette ma ogni tanto alzava gli occhi e mi sorrideva.

 

"Beh,Salvatore,noi stiamo per metterci a tavola,se volete cenare con noi...."

Era il segnale che dovevo salutare e sparire fino alla sera seguente,ma a quel punto veniva la parte migliore.

Matilde ,non so per quale miracolo,poteva accompagnarmi per quei sette passi che separavano la porta di casa dal portone del cortile,apparentemente per chiudere a chiave per la notte.

Non potevamo fermarci.Sono convinto che i suoi avevano cronometrato il tempo che serviva a Matilde per arrivare al portone,dare due mandate di chiave e tornare in cucina eppure, Giovanni mio,per quei sette passi io me ne stavo per un ora seduto rigido su una sedia scomoda e sarei stato capace di starmene seduto anche su un braciere ardente.

Usciti dalla cucina potevo prenderla per la vita,sei passi,sentivo il suo calore,cinque passi,la mano scivolava sui fianchi,tre passi,sul seno,due passi,le giravo il viso verso di me,un passo,un bacio fugace sulle labbra ed ero fuori dal portone.

Sentivo la chiave girare,i suoi passi veloci che si allontanavano e tornavo a casa felice, col cuore leggero , aspettando la sera successiva e la primavera,quando finalmente avrei potuto portarla a casa con me.

 

Bene o male il tempo passava. Eravamo a fine aprile e mancavano solo dieci giorni al matrimonio ma quella sera,mentre eravamo seduti a guardarci negli occhi,s'erano aperte le cateratte del cielo.

Pioveva che Dio la mandava e la mia Matilde che ha sempre avuto paura dei tuoni quella sera era particolarmente bella.

Aveva il viso acceso dal riverbero del camino e sgranava due occhioni luccicanti ogni volta che un tuono piu' forte la faceva sobbalzare sulla sedia.

 

"Beh,Salvatore,noi stiamo per metterci a tavola.Non è il caso che Matilde esca con questo temporale,accosta solo il portone che ci penso io piu'tardi a chiuderlo."

 

Matilde mi ha guardato come per dirmi:

"Mi dispiace ma non c'è che fare".

Io mi rigiravo il cappello tra le mani e non sapevo decidermi ad alzarmi.

Ho guardato Matilde,lei era li,carina carina,rotondetta rotondetta,col viso tutto rosso per l' agitazione e allora,non so cosa mi è preso,non ho pensato alle convenienze,non ho pensato alle conseguenze,mi sono alzato di scatto,l ho presa tra le braccia e l ho baciata li ,davanti a suo padre e sua madre.

Con la coda dell' occhio mentre uscivo di scena ho visto la madre che correva a prendere la ramazza e poi l ho sentita inveire.

 

"Ah,brutto maiale,ti sei rivelato alla fine per quello che sei,non osare piu'presentarti in questa casa".

Come sai Giovanni alla fine le cose si sono aggiustate e io e Matilde ci siamo sposati,ma sono sicuro che da quella sera mia suocera non ha cambiato opinione su di me e sta ancora cercando il modo di farmela pagare."

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

4
7
16

Senza 'e te!

Poesia in lingua napoletana

10 September 2024

A quanti di voi è capitato, capita, di sentirsi svuotati, inutili, senza la presenza della donna amata? La sua presenza, il suo profumo, la sua essenza, il suo respiro, la sua voce, il suo ridere, il suo gioire, il suo arrabbiarsi armonizzano lo scorrere della vita. Solo lei, da uno scopo all'esistenza, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
12

Zombie on the road il ritorno seconda parte

10 September 2024

Paprika: Pericolo scampato! Ornella: E adesso? Mario: E già, adesso che si fa? Achille: Accendiamo la tv (I quattro si avvicinano alla tv, la accendono e appare una annunciatrice) L'annunciatrice in tv: Signore e signori, un attimo di attenzione, ci giungono notizie di zombie per la città, mantenete [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
7
23

Zombie on the road il ritorno prima parte

il ritorno degli zombie questa volta in teatro

09 September 2024

ZOMBIE ON THE ROAD Commedia in atto unico Personaggi Achille titolare della libreria "Pirandello" Ornella la maestra pensionata Paprika la cuoca Mario il benzinaio in pensione Zombie 1 Zombie 2 Zombie 3 Zombie 4 Pompeo il ristoratore Il narratore fuoricampo che nel finale seduto su uno sgabello [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
10
22

Sento sotto la pioggia

09 September 2024

Gocce come lacrime scorrono veloci sul capo sul viso fin dentro l’anima. Freddo e rigido il mio corpo trema s’affretta sulla via seguendo il tremolante scintillio A casa subito vorrei tornare al dolce calore del focolare e di più all' agognato riposo davvero sospirato!

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
23

Chacha

08 September 2024

Il cuore. La testa. La vita. Il cuore: ballerò tutta la notte, ubriaco di gioia, i tuoi occhi saranno la mia luce, i tuoi fianchi i confini del cielo. La testa: sono stanco, dormirò. La vita: mi alzo per ballare con te ma incespico, la schiena dolente sincopa il mio chacha. Tu ti liberi dalla mia [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Originale, complimenti

  • stapelia: Volevi dare l'idea della danza ? Cha, cha, cha. Molto difficile dare il [...]

3
3
19

La quiete

08 September 2024

Innaffiavo di buon'ora stamattina, molto presto, nel buio scarsamente illuminato dalla luna di un colore grigio con sfumature scure. Ho acceso la luce della serra per vederci meglio, l'ultima stanza della casa, al piano terra e con le vetrate sul giardino. L'ha voluta mia moglie, che non ha il [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Piaciuta molto la seconda parte, rassicurante davvero

  • stapelia: Anche se non soddisfa il mio gusto personale, la tua scrittura è ricercata. [...]

5
11
17

Che dè ll'ammore

Poesia in lingua napoletana

07 September 2024

Ci innamoriamo. Parliamo d'amore, o meglio di sesso, perché per tutti l'amore è il sesso. (cosa importante, ma è un coronamento dell'amore. L'amore è un qualcosa di più profondo. Il sesso passa ma l'amore resta.) Ma… che cos'è l'amore? Tento, con questa mia poesia, intitolata: “Che dè ll'ammore?…” [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

6
8
31

Il mercataro intelligente

07 September 2024

Avevo da poco terminato il servizio militare e, nell'attesa di trovare un altro impiego, due volte a settimana, per trenta euro giornaliere andavo a lavorare al mercato, in ambito abbigliamento, con mio cugino Mariano e con i miei zii. Non si trattava di un lavoro particolarmente faticoso, sennonché [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Racconto carino, se è vero non hai perso niente, non ti avrebbe meritato!

  • Giuseppe Scilipoti: x piccola stella: carissima, con quel "bellino" non c'era da [...]

2
4
41

Cannone

la recensione di un libro, di una storia, di gente, di vita, di quello che è il mondo

06 September 2024

Ci sono autori che scrivono testi da ridere, altri fantascientifici, altri biografici, introspettivi, cervellotici, bucolici, asfittici, di guerra, di pace, di storia, mamma mia nel mondo della scrittura non mancano argomenti e la recensione di questo libro è una storia di una storia, non chiedetemi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
4
27

Venga il tuo regno

06 September 2024

Il mio primissimo contatto con i testimoni di Geova risale a più di vent'anni fa, vivevo ancora in Germania. Una ragazza dolcissima suonò il campanello. Fu simpatia a prima vista. Io all' epoca ero solo una cattolica a metà, delusa dalla chiesa per motivi che non appartengono in questa sede. Lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
6
35

6.05

05 September 2024

Ogni mattina prendo il treno delle 6.05. Sono anni oramai. Io e i miei compagni di viaggio. Di molti di essi non conoscono il nome. Con tanti scambio un muto cenno di saluto ogni giorno. Di loro conosco davvero molto poco. Ogni tanto accade che qualcuno non si veda più. E nel letto prima di [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Rubrus: I mezzi pubblici sono un interssante luogo di osservazione, specie su tragitti [...]

  • Lawrence Dryvalley: Un microcosmo in poche ed efficaci righe. Bello. Ciao!

3
12
36

DESIDERIO DI VOLARE

05 September 2024

DESIDERIO DI VOLARE C'era una bambina dai riccioli vivaci, e si sa, ogni riccio è un capriccio. Era uno spirito libero, dotata di una fantasia sfrenata che le permetteva di creare e dipingere tutto ciò che le passava per la testa. Alzava gli occhi al cielo e tracciava forme tra le nuvole, costruiva [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su