Torino Domenica 17/09/2006 ore 0.13

 

In realtà è sabato notte…

Ho il computer aperto, la lampada ben posizionata che illumina la tastiera, la radio che irradia la sua musica…

"Puoi abbassare un po'?" Francesco si è avvicinato e ha ruotato lentamente la manopola del volume.

Poi si è allontanato: è andato in camera dalla sua Filomena.

 

Ho deciso di non mettere più le virgole e i puntini.

Ho deciso di lasciare al lettore una parte della punteggiatura (Nota 1)[1].

Ho visto che alcuni autori importanti lo fanno, forse per impegnare il lettore a farlo soffermare, a capire… per renderlo attento, per catturarlo; farò lo stesso; voglio vedere l'effetto che fa (Nota 2) ([2].

 

Stanno bene insieme, lei e il suo Francesco; lei sa ridere, ti mette allegria; ti fa sentire, che è facile godere delle cose.

E' una ragazza a colori squillanti, carichi, vivaci… 
Non è facile non mettere le virgole, ma devo forzarmi… poi magari, chi leggerà, mi manderà affanculo, ma oramai ho deciso che, per oggi, proseguirò cosi (Nota 3)[3].

 

Mi rendo conto, che io invece sono grigio, ma non grigio con tutte le sfumature. 

Una volta in camera oscura si cercava il bianco nero in tono alto, quasi tutto bianco luminoso, con qualche tratto appena delineato; luce diffusa pervasa da nebbie leggere, foto di bambini con la pelle delicata, gli occhi chiari, gli sfondi sfocati: si chiamava “tono alto”.

Il mio grigio è scuro, non nero, ma grigio, grigio piatto uniforme, poco più scuro del grigio grigio; in una scala da zero (bianco), a cento (nero), cinquantasei… si… cinquantasei… anzi, da cinquantasei a sessantaquattro: un piattume esasperante.

 

Non senti l'emozione di essere nonno?... non sento nulla.

 

Sarà la lontananza… 
Una ragazza a colori non può capire un vecchio, che è grigio da cinquantasei a sessantaquattro!

Già proprio così, un vecchio che ha smesso di vivere.
 

Sbagli! Non ha smesso, ma in verità, non ha mai cominciato!

Questa è una serata di riflessione; mi è venuto da scrivere per caso, senza una ragione, senza uno schema, senza un obiettivo; scrivere, per seguire un pensiero grigio da cinquantasei a sessantaquattro.

 

Ridicolo; mi ha dato del ridicolo, dell'incredibile, del perso per sempre! 

E’ inconcepibile che provi a fare con excel un'analisi dei prezzi della spesa, per confrontare dove ti costa meno uno strappo di carta igienica.

0,0008 all'Erospin di Lecce, 0,0015 all'Lidl di Torino! 
Questa è paranoia; dovresti uscire, respirare l'aria bagnata, calpestare le foglie secche sul selciato, camminare lungo i cordoli del marciapiede, come quando eri bambino, facendo attenzione a non calpestare le giunzioni.

 

Forse, allora, quando eri un bambino, hai vissuto un po' di più.
 

Ti ricordi quando salivi sul muretto, che circondava la villa comunale?

Lecce è una città in pianura, piatta da far paura, senza salite, senza discese… ma lì, alla villa comunale, la strada aveva una lieve pendenza a scendere; il muretto partiva quasi da terra e i tuoi cinque anni ti attiravano come una calamita su quel muretto, che partiva alto cinque centimetri… e qualcuno ti teneva per mano, e la strada scendeva e il muretto cresceva, e la tua mano diventava sempre più tesa, per non staccarsi da quella, di un grande vicino, che ti teneva e ti dava la sicurezza; forse il papà (non ricordo di aver fatto mai questo con il mio papà); il nonno forse o la mamma.

E arrivava il momento che la mano non riusciva più ad essere trattenuta:  e oplà, un salto tra le braccia di chi ti portava. 
“Hai visto come sei cresciuto?” 
Altissimo, su, oltre un metro di muro, e ti sentivi importante.


Avevi vissuto il tuo momento di gloria, seguendo quel muretto, ma non eri mai andato più in là e non avevi mai staccato la mano; non avevi mai avuto il pensiero di staccare la mano, non avevi mai avuto il desiderio di staccare la mano… eri grigio anche allora, adagiato nell'ovatta protettiva, privo di ogni attrattiva per il rischio e il pericolo.

 

Ma così si nasce, non si diventa! 

Ne sei proprio sicuro? vuoi nasconderti ancora dietro il dito della fatalità? Il dito è sottile e copre appena un centimetro; il resto è scoperto, immenso, vastissimo.

 

Hai visto l'ultima pubblicità della Coca Cola?

 

Ne vuoi? 
No, non ne ho mai bevuta. 
E' un vecchio grigio, da cinquantasei a sessantaquattro, che prova per una volta a bere una lattina di Coca Cola.

La vita gli scoppia nello stomaco e si trasmette istantaneamente dappertutto.

Finisce che adesso, vuol provare tutto quello che non ha mai provato, anche le cose più pericolose e proibite.

Dov'è la mia Coca Cola?

Datemi una Coca Cola.

Per favore, offritemi una Coca Cola.

No, non c'è nessuno che ha voglia di propormi una Coca; tutti sanno che non la berrei mai; mi conoscono bene; io sono quello grigio da cinquantasei a sessantaquattro e non berrò mai quella Coca Cola.

[1] Dopo aver riletto molto tempo dopo, ho deciso di fare una versione con le virgole… mi piace molto di più!

[2] Pessimo!

[3] Ho fatto malissimo e sono molto contento di aver rimediato.

 

Tutti i racconti

4
6
23

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
4
16

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
6
48

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Un racconto...goloso. like

  • FuoriFuoco: Grazie a tutti. L’idea era proprio quella di partire da una situazione [...]

3
9
47

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
30

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
40

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

4
7
45

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
39

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

2
4
40

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
35

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

4
4
34

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
38

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

Torna su