Non ti posso aiutare con tuo suocero, non lo voglio fare, non puoi pregare e ricevere il mio corpo con questo odio nel cuore.

Se vuoi, a tuo rischio e pericolo, avendo tu la possibilità di scegliere, questo è il numero di un telefono che fa al caso tuo, ripeto a tuo rischio e pericolo. Non dire però che te l'ho dato io, perché in questo posto, non mi amano per niente. Si chiama “Il paradiso al contrario”. Altro rombo di tuono, "Tu lo dici" era scomparso così come l'automobile. Lesse il biglietto che il personaggio gli aveva consegnato: era un cartoncino bianco da visita profilato di un colore rosso sangue, intestato INRI. Comparivano solo tre cifre 666. Luigi andò in cucina, prese un bicchierino di grappa e bevve, poi non contento ne bevve un secondo e un terzo. Seduto, compose tremante il numero pensando onestamente ad un sogno, un incubo che stava vivendo. Partì una musichetta “La marcia funebre di Beethoven” poi, dopo un attimo, un nastro registrato recitò ”L'utente da lei chiamato è momentaneamente occupato, tutti i gli operatori sono impegnati in altre conversazioni, la preghiamo di non riagganciare per non perdere la priorità acquisita”. Rise come un pazzo, Luigi, stava per riattaccare quando una voce, con un tono da oltretomba, rispose "Risponde l'operatore 666, Paradiso al contrario, in cosa posso esserle utile?” “Pronto, balbetto’, io...io avrei una richiesta, non so se è uno scherzo o una candid camera” “Dite tutti così, certo che no, nessuno scherzo, piuttosto non mi faccia perdere tempo perché ho la coda in attesa, oltre ad averla anche dietro cucita al fondoschiena, cosa posso fare per lei?”.

“Può uccidere un uomo per me?”. Luigi aveva ritrovato una strana spavalderia e un coraggio da leone, anche per merito della grappa ingerita “Come no, certo, siamo qui per questo, e mi dica, in che modo? Per incidente, omicidio, finto suicidio, rogo, impiccagione, annegamento, infartino? Scelga e noi eseguiamo”. Un attimo di incertezza “Devo rispondere subito o posso pensarci un attimo?” “Come un attimo? Scusi lei ci chiama, ci disturba e tergiversa? Non è uno scherzo, risponda, dai dai che non è niente, cosa vuole che sia!” “Sua moglie, caro Luigi, sarà certamente d'accordo”. “Come sa il mio nome?”. “ Che domanda… qui sappiamo tutto di tutti”. “Allora vada per un infarto”, ho deciso. “Va bene allora infarto, un attimo che prendo nota, e ha una data precisa, un'ora particolare?” “No basta che muoia e che me lo leviate di mezzo” disse con determinazione. “Che bellezza, come mi piace tutto questo odio e rancore nella sua richiesta, molto bene, allora vediamo… abbiamo uno spazio libero fra un paio di giorni alle ore 6 del mattino" “Scusi la domanda, ma a me cosa costa?” “Nulla è un servizio gratuito, ci mancherebbe. Le mando un contratto per accettazione, solo per fare le cose in regola, sa qui sono molto pignoli, a noi operatori viene un diavolo per capello, scusi la battuta, mentre i capi, quei brutti cornuti, mi scusi lo sfogo, si divertono. Ecco le ho mandato un whatsapp. Apra il documento vada in fondo, a pagina 666, dalla parte opposta del logo col forcone, appoggi il dito sullo schermo, poi faccio tutto io”. Luigi ubbidi’, ormai non poteva e non voleva tirarsi indietro, perché continuava a pensare ad una cosa non vera, che in realtà non lo riguardava direttamente, una bufala, una cosa per ridere. Si sentì pungere il dito e uscì una goccia di sangue. “Prema invio e abbiamo finito. Ok fatto, tutto a posto” “Ma non ho letto nulla”, ho firmato sulla fiducia. “Cosa vuole leggere? C'è scritto tutto quello che ci siamo detti”

"E il diritto di ripensamento, e le clausole di recesso?”. La linea era caduta.

Si svegliò di soprassalto, la mattina dopo, con un gran mal di testa, la moglie era in piedi a preparare il caffè. “Luigi, ma hai bevuto una bottiglia di grappa?”. In un attimo gli tornò tutto in mente, si guardò il dito e intravide la piccolissima ferita dalla quale era uscita la goccia di sangue. La giornata passò come al solito, il lavoro tra riunioni e arrabbiature, la testa non completamente lucida e la cena. “Oggi mio padre mi ha detto che non si sente in forma, ha un dolorino al petto”. Sudava freddo Luigi e impallidì. Smise di mangiare un piatto di penne alla diavola, fece finta di niente e si ritirò silenzioso in studio, inventandosi del lavoro arretrato. Ritelefono’ al numero composto in precedenza ma risultava inesistente, corse in camera da letto dove nel comodino aveva nascosto il biglietto da visita dello straniero, ma nulla, scomparso anche quello, così come il messaggio inviato per whatsapp.

 

Grazie per avermi ascoltato

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

2
3
10

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
5
13

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
6
21

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
6
28

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Curioso che sembri drammatica. Voglio dire, non più della vita reale: [...]

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
39

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
58

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
31

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
31

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
27

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
27

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su