La ciucca ti aiuta. 

Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. 

 

Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, freschissimo. Una forchettata e un sorso di bianco... Un'altra forchettata e un altro sorso di bianco. Ma guarda il bicchiere è vuoto... Riempiamolo, tanto che ci frega: siamo fuori la veranda di casa e non dobbiamo uscire. 

 

Ora sto scrivendo seduto sul divano per ricordare e documentare, ma è passata appena un'oretta e la ciucca c'è! 

 

Bella... Ti apre un mondo instabile e il divano ti accoglie amorevole e disponibile... Fosse una "divana" sarebbe molto meglio! 

 

Se n'è andata una bottiglia... Una sola bottiglia, ma io ne avrò bevuti tre bicchieri, sorso dopo sorso, forchettata dopo forchettata, bianco e freddo, bianco e irresistibile... 

Questa cozza non si lascia prendere e sono tentato di allungare le mani, ma resisto, la inforchetto e attorciglio le linguine sulla cozza. 
“Aumm”, un altro sorso glu glu glu e un altro “aumm”. 

 

Sto scrivendo sotto l'influsso del vino, sempre avanti, senza guardare indietro... Domani correggerò gli “orrori”, ma mi resterà questa splendida cronaca di una ciucca inaspettata. 

 

Devo scendere la macchina in garage... Chi ha detto che non avrei guidato? 

E’ bello guidare con la ciucca: pedali, sterzo, acceleratore, freno, tutto ha una nuova dimensione. 

Anche il garage ha cambiato forma: sembra più largo e capiente…? Anche la strada non è più la stessa, sembra un imbuto largo e stretto con tante luci che ti vengono incontro. 

 

Sono arrivato alla rampa: com'è ripida e scoscesa: devo buttarmi dentro, il garage è là sotto e io ci devo entrare. 

Provo ad accelerare, ma è troppo: rasento il muro, ma freno e raddrizzo. Sono giù. 

Tiro il freno a mano e tutto si blocca: devo aprire il cancello e provo a scendere dalla macchina, aprendo lo sportello. 

 

Mi gira il pavimento un po'. Cammino a zig zag e sto attento a non sbattere sul muro, ma la macchina è ferma protetta dal freno a mano.

 

Apro il cancello: tac, questa cazzo di chiave non gira... A no! Va al contrario! devo girare dall'altra parte. Tac, tac, ma perché cazzo danno due mandate... Una non basta? Il cancello si muove sulle sue ruote di gomma e non fa neanche molto rumore; mi appendo e mi faccio trasportare. Il muro si avvicina pericolosamente e non riesco a fermarlo in tempo... Sbadabam! 

Avrò svegliato tutto il palazzo, ma non me ne frega nulla: la ciucca vince sempre su tutti. 

 

Rientro in macchina e riaccendo. Accelero ma non si muove e sembra soffrire e singhiozzare: cazzo, il freno a mano! Lo tolgo e per poco non sbatto contro il muro. 

Sterzo e finalmente entro nell'androne. 

Scendo ancora e apro il basculante: manca poco che non mi porti su con la sua molla potente; mi ero solo poggiato, non aggrappato!... 

E che diamine! Anche il basculante mi vuole male. 

Rientro in macchina e inizio la manovra in retromarcia. Ma quanto spazio c'è nello specchietto: a destra ci sarà almeno un metro... 

Vado sicuro! Ma poi l'occhio cade a sinistra: muro... muro che sembra ormai spiaccicarsi sulla fiancata. 

Freno! Amico freno aiutami! Ancora marcia avanti e ancora sterzo. Adesso a destra il muro sembra ancora vicino. Ancora avanti e ancora indietro e ancora avanti... 

Ma come cazzo è che questa sera non riesco a centrare il buco giusto! 

Già è la ciucca. 

Non si guida con la ciucca. 

Finito... Non ho fatto danni. Ho chiuso il basculante, dato una sola mandata al cancello, salite le scale a zig zag, aperta la porta di casa dopo tre tentativi e... arrivato!

 

Perché non scrivi di questa ciucca? 

Magari domani rileggendo ti troverai stupido, ma ricorderai cosa avevi provato in quella ciucca

28/07/2016 - Lecce - Casa mia

Tutti i racconti

2
1
11

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
0
13

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
4
28

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
174

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
37

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

10
6
177

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
6
46

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
73

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
35

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

Torna su