Signori miei, è inutile girarci attorno: quando sei nato non puoi più nasconderti. Ragione per la quale, sto qui a osservare, da una ventina di giorni dalla data della mia nascita, un misto di volti che mi sorridono e che si esprimono mediante l’uso di vocine eccessivamente acute. E’ probabile pensino che i neonati siano non udenti? Non credo di aver dato questa impressione, anzi; il carillon lo trovo estremamente piacevole. Dovrebbe, tra l’altro, essere di Brahms, quella sorta di ninna nanna che riproduce quel gufo di feltro, dal volto un po’ inquietante, diciamocelo. Sì, credo sia proprio Brahms. Nell’iperuranio lo riproducevano un giorno sì e l’altro pure; diciamo che i gusti musicali andrebbero estesi, che so, al Death metal, ma purtroppo c’è ancora molto pregiudizio ai piani alti. Va bè, il cugino di mamma sembra essere uno che ne capisce, giusto tre o quattro anni e magari mi faccio indottrinare sulla questione. Per ora, va benissimo Brahms. Beh a parte questo, che dirvi, è veramente una vitaccia! Praticamente, stavo dormendo beatamente da nove mesi in un sacchetto umidiccio pieno d’acqua, che, penserete voi, che schifo. No, assolutamente. Era la mia casa, e un tempo era pure la vostra perciò fate poco gli spiritosi.
E niente, stavo lì, tranquillo, tranquillo, ad ascoltare gli eventi qui fuori, come un vicino di casa mosso da eccessiva curiosità, e…non dovevo fare nulla. E sottolineo nulla. Il cibo cadeva dal cielo, non mi dovevo impegnare a fare la cacca, e soprattutto giocare a taekwondo con mia madre era uno degli hobby miei preferiti. E non capisco perché, ora, quando la scalcio mentre mi cambia il pannolino, mi richiama come se l’avessi fatta male. Insomma, resto pur sempre un tre chili di essere umano, eh. Però vabbè, mi adeguo; dopotutto lei continua ad essere gentile, pure avendola fatta urlare e disperare per ventiquattro ore, e, onestamente, sospetto per i prossimi ventiquattro anni.
Adesso la gestione del cibo è più complessa, mi ero abituato a parmigiana di melanzane, pollo e patate, pasta al sugo, pizza, panini e gelati. Mi piacevano un sacco, e quando si catapultavano dal cielo ero in totale estasi regalando a mia madre dei reflussi infiocchettati.
Adesso, non so per quale assurdo motivo, mi hanno riservato una grammatura di latte veramente ridicola, che devo bere necessariamente caldo da una bottiglina insapore.Almeno due cereali li posso avere? Niente.La tetta, dite? Eh, magari. Mamma ha deciso che non ha latte, così dal niente. E io ora mi devo arrangiare con quello che ci sta.Qualcuno mi ha pure fatto il verso. Zia Teresa.Ha esordito così: “Ueee bambolotto, e quando ce la mangiamo una bella impepata di cozze!?”Non lo so, devo ridere? A voi fa ridere? Io onestamente mi incazzo.Cioè. Eh!Papà poi è un discorso a parte.Non sa fare niente. E vi giuro niente.Doveva riscaldare un po’ di latte, e non so come è riuscito a incendiare mezza cucina.Al che mamma gli ha detto “Pasquale, statti un poco fermo che più ti muovi e più fai danni”.E quel povero cristo si è sentito pure in difficoltà. Poi dopo hanno fatto pace, ma fortunatamente io non ero nella stanza perché, onestamente…che schifo.
Mi ha comprato una serie di giocattoli che vanno da una fascia da sei a otto anni.Direi che possono anche aspettare, e sicuramente papà deve leggersi qualche libro in più sull’infanzia perché se continuiamo così finisco iscritto all’Università tra due mesi.
I nonni sono quelli che più si salvano. Almeno sanno dove mettere le mani, forse l’unico problema è che si commuovono un po’ troppo. Stanno lì, sempre a piangere, mamma li ha ingaggiati per annaffiare le piante.E quindi, come potrete bene immaginare, questo continuo via vai di gente che si burla di me, mi scatena un sonno devastante, nel quale sprofondo per quelle bellissime dodici, diciotto ore al giorno, evitandomi questi teatrini a cui non posso replicare.Devo dire però che la cosa non migliora assai, perché i miei sogni sono peggio della realtà.Eh, ve lo giuro su mammina.Come vi dicevo, avendo bevuto una grammatura di latte particolarmente caldo, evidentemente avrò fatto indigestione, e ho sognato le cose più assurde.Tipo che ero grandicello, avevo uno zaino, e stavo recandomi in un posto che la gente chiama “scuola”.Ragazzi, che terrore.C’erano una marea di bambini come me, tutti con un fiocco alla gola, tutti chiusi in una stanza, assieme a due o tre adulti estranei e soprattutto….senza mamma!A piangere, disperati, tutti!Un incubo ve lo giuro.
E dopo un po’ uno degli estranei ha detto: “Allora, prendete i libri ed iniziamo a studiare.”Le mie urla, non ve le potete proprio immaginare.
Fortunatamente, giusto il tempo di sgolarmi, subito è cambiato lo scenario.E mi sono ritrovato molto più alto, con la barba come papà, e con una valigetta in mano, chiuso nella metropolitana.E’ vero che son stato nove mesi chiuso in una pancia quindi non è che mi posso lamentare, ma sta cosa del treno mi ha causato un’ansia che non si immagina.Praticamente il treno era fermo a una coincidenza di una stazione famosa a Napoli, la gente si lamentava e io ero in ritardo per il lavoro.A me? A lavoro? Cioè capite? A me ci pensa papà!Figuriamoci…era proprio un altro incubo!E, mentre mi recavo alla destinazione, mi arriva un messaggio sul telefono, dal mio…ve lo giuro così stava scritto…”Personal trainer”.Mi son detto, “E di che si tratta qua?”Dopo un po’ ho capito e per non dirvela lunga: il personal trainer è uno che vi costringe a fare esercizio fisico per restare sempre in forma fisicamente.Una pazzia totale! Ma vi pare che uno non solo deve combattere con Zia Teresa nella vita, si deve pure mettere a fare esercizio fisico!?Le flessioni, le corse, gli step.Ho riso come un pazzo, era totale nonsense.E lui mi scriveva “Paolo, l’appuntamento in palestra è per le nove di stasera.”Ma certo, ci sarò sicuro, dissi tra me e me.
Ovviamente la risposta fu: “Ue personal trainer, io alle nove sto nel pieno della poppata, vediamo di non dire sciocchezze.”Fortunatamente questa parentesi si è sciolta quando ad un certo punto, ho incontrato lo sguardo di una bellissima persona, dai profondi occhi azzurri e i capelli color del legno chiaro.Aveva una giacca blu, una camicia bianca e si muoveva con estrema eleganza.Tra le mani aveva un bellissimo libro che si intitolava: “Lettera a un bambino mai nato”, e nei suoi occhi residui di luccichio la rendevano incredibilmente più cristallina.Mi guardò più volte e io ricambiai.Sul mio volto un super sorriso a centomila denti…ad averceli…
va bè,centomila denti!Non vi nascondo che avrei voluto saperne di più di quella bell’anima ma purtroppo mentre ero intento a sorridere, una voce da lontano mi ha destato dal sogno:“Ueee bambolotto,come ride, chissà che sta sognando! Va’ che sta sentendo davvero l’odore dell’impepata di cozze?”E niente, Zia Terè, visto che rovini sempre tutto con queste cozze, onestamente…faccio il tifo per te!

Tutti i racconti

1
2
7

Strategia per un posto di lavoro

la disperazione di un uomo disoccupato

23 October 2024

Da questo breve racconto realizzai il cortometraggio omonimo, per il quale scrissi il soggetto, la sceneggiatura e curai la regia. Curai anche la produzione con la mia associazione artistica culturale Vinse due premi a due concorsi per corti. Lo trovate su youtube. (283) Strategia per un posto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Per chi è interessato al cortometraggio questo è il link: https://www.youtube.com/watch?v=ajRHFr1eHtM

  • Dario Mazzolini: triste ma ahimé accade. Guarderò il cortometraggio. Ciao

3
3
11

Rebecca

23 October 2024

Rebecca è lì. Affacciata alla finestra del suo nuovo appartamento. Guarda fuori. Il buio. Piove. A tratti scruta anche il suo riflesso nel vetro. Lo rifugge. Non vuole guardarsi. Gli anni che sono passati. Le difficoltà che ha avuto e i segni che, quest'ultime, le hanno lasciato sul viso e nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bello!
    Sono tante le donne dai 40 ai 60 che si dovrebbero riconoscere... [...]

  • Piccola stella: Zeroassoluto, purtroppo sì, dovremmo riconoscerci nella repressione [...]

1
6
11

IL DONO DEL FUOCO

23 October 2024

In un piccolo paesino vicino alle colline viveva il fabbro Paride. Un uomo grande e grosso dal faccione avvolto da una barba scomposta che andava a unirsi ai pochi capelli rimasti a decorare la testa. Con grande maestria sapeva dare al ferro qualsiasi forma. Tiziana, la figlia del locandiere, donna [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Testo gradevole, anzi di piu' . Forse dovevi gestire meglio il salto temporale [...]

  • zeroassoluto: Ciao Mister Nose!
    Nuovo anche tu?
    È stato bello leggerti!
    Grazie

4
3
14

Gogyoshi - LA NOTTE

22 October 2024

Nella notte spengo luci sul tuo libro d'altri tempi leggo parole nel buio del cielo tra stelle accese di sogni avvolge la nostalgica magia Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
15
28

Giuseppe

22 October 2024

Giuseppe Durante la mia carriera lavorativa ho avuto la fortuna di conoscere circa duemila persone. Con alcuni sono diventato amico. Uno di questi era Oreste il titolare del più grande negozio di elettrodomestici di Cremona e provincia. Il sabato pomeriggio mi piaceva aiutare e lì conobbi Giuseppe, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
20

RACCONTINO.....ma è una storia vera!

22 October 2024

Era lì in quel corridoio un po’ scuro, certo non un bel posto per un appuntamento ma lei sembrava tranquilla, mi guardava con quei due occhi furbetti pronti ad illuminarsi, silenziosa e attenta. Non sapeva quanto l’avevo seguita in segreto, quanti timidi tentativi avevo fatto per tornare con lei. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

9
14
27

Insieme fino alla fine

Racconto in sei parole

21 October 2024

Due innamorati. Un paracadute. Nessun sopravvissuto.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Rubrus: Un che di umoristico ce lo vedo o intravedo anche io. Ironia a parte, con un [...]

  • L’esilioDiRumba: Complimenti per il racconto telegrafico!

    Ho appena letto una notizia [...]

4
12
33

Il Villaggio dei Dannati 4/4

21 October 2024

Parte 6: Il sacrificio finale La notte successiva, mentre M. raccoglieva freneticamente le sue cose, convinto di poter fuggire dal villaggio, un rumore improvviso alla porta lo fece sobbalzare. Le figure incappucciate che aveva intravisto attorno alla chiesa irrompevano nella sua stanza, muovendosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
5
15

La visita 2/2

Secondo episodio

21 October 2024

Perché, o credi o non credi, ma nel dubbio tu devi tenere aperta questa ipotesi, no? E allora ho aggiunto, come per parlare con questa povera giovane sventurata, guarda: se tu vuoi restare qui a casa mia… qui dove sei… io ne sono felice, è come se tu fossi mia figlia. Se vuoi invece avere una sepoltura [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto le due parti. Gradito. Mi sono sempre piaciute le ghost stories soprattutto [...]

  • Leomic: Lawrence Dryvalley ti ringrazio per il commento positivo.

4
5
23

Il Villaggio dei Dannati 3/4

20 October 2024

Parte 4: La maledizione M. ascoltava, un brivido di disagio serpeggiante lungo la schiena. Quella che un tempo poteva sembrare una semplice leggenda di follia si era trasformata in un incubo palpabile. F. parlava di figure spettrali e ombre inquietanti che si radunavano nella chiesa di notte, tessendo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ecco, più che il già citato Wyndham, mi ricorda Lovecraft. Megio [...]

  • Oggetti Smarriti: Grazie Piccola Stella e Zio Rubone per il vostro apprezzamento, per quanto [...]

4
6
18

PIANTO CHE SQUARCIA

20 October 2024

Vibrazioni profonde bassissime avanzano si rigenerano in crescendo sempre più alte. I polmoni si espandono in alto indietro in tutte le membra. Si odono sibili fischi urli lancinanti di animali feriti a morte. Sentimenti, legami, affetti si scuotono come fronde sotto vento impetuoso l'uragano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
7

Sono molto legato a Chiaiano

Paese vicino Napoli dove ho trascorso la mia infanzia.

20 October 2024

Pochi giorni or sono, ho preso la metro collinare per recarmi ai Colli Aminei, presso la celebre villa Domi, per incontrare un amico intento a preparare una serata evento in detta villa. Ma quando la metro si è fermata alla stazione di Chiaiano ho sentito una tale nostalgia del luogo che mi ha [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Oggetti Smarriti: Caro Gennarino, il tuo racconto è un omaggio sincero e appassionato [...]

  • Gennarino: Oggetti Smarriti: Gentilissimo, innanzitutto grazie per il tuo commento e per [...]

Torna su