Sulla prima pagina di un quaderno nuovo ho segnato un punto.

Sulla pagina successiva un altro, accanto, altra pagina ancora uno, fino a formare una linea di un centimetro.

Ho voltato pagina ed ho fatto una linea ed un punto, voltando ad angolo retto e proseguendo nelle pagine fino a completare la seconda, la terza ed infine arrivare a un quadrato sull'ultima pagina. Per gioco ho fatto scorrere le pagine e ho visto il quadrato crescere fino a essere completo.

Osservandolo bene ho visto che c’era qualcosa di minuscolo: con la lente d’ingrandimento e meglio col microscopio, ho spiato la conversazione di due particelle.

_Sai? (diceva una) potrebbero esistere realtà diverse, altri universi in cui il quadrato non sia chiuso e si possa uscire liberamente da questa prigione!

_Un posto senza lati? (rispondeva l’altra perplessa)

_Proprio così, potrebbe esserci là fuori un mondo senza un lato, o addirittura due, tre, tutti!

_E allora potrebbero essercene anche con più di quattro?

_Ma certo: potrebbe esistere un quadrato che dentro è pieno di lati, fino a non avere più posto!

_Davvero? Ma come è strano il mondo!

A quel punto ho smesso di ascoltare e ho preso di nuovo la penna in mano.

Ho fatto un altro tratto su quell'ultimo foglio, poi un altro e uno ancora per riempire il quadrato senza fermarmi, finché una enorme striscia nera è passata sopra la mia testa cancellandomi definitivamente.

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