La sveglia iniziò a trillare alle 4.16. Calamaretti sedette sul letto con lo scatto di una molla da vecchio materasso sgangherato. La sua ernia iatale, simultaneamente, si destò, piuttosto contrariata per l’accaduto. Sei ore, solamente sei ore all’imbarco sul Boing 747 che lo avrebbe prelevato da Roma e catapultato a Miami! Cribbio, d’un cribbio! L’ernia lo scosse con un singulto e l’acidità mattutina gli diede il buongiorno.

Improvvisamente gli parve di avvertire un respiro nella stanza. Vicinissimo. Un respiro lieve, accompagnato da una dolce fragranza di miele al gusto di Flora Alpina. Chi era entrato?

Accanto a lui Jenny dormiva beatamente. 

Ricordò, ricordò tutto.

La morte di Costello; la decisione di non procedere contro l’unico sospettato, il Romani; l’abito da sposo completamente rovinato; la corsa sulla giardinetta dei pescatori; la divisa da parata che Gargiulo gli aveva trovato e poi lei: Jenny! Jennifer Lorenzi che lo attendeva sul sagrato della chiesa, con l’abito da sposa più bello che lui avesse mai visto. I suoi ricordi terminarono qui. 

Durante il rifresco alla Bettola, lo avevano fatto bere così tanto, così tanto, che aveva di schianto perso i sensi. Non era neppure certo di aver consumato l’atto matrimoniale. Ora poco importava: Jenny era sua moglie. James e Jenny. Jenny e James.

Travolto da questi pensieri raggiunse il bagno e iniziò il suo rituale consueto che eviteremo di particolareggiare. Controllò per la centesima volta il bagaglio e, finalmente, dopo accurata lavatura di denti, si avvicinò alla persona che, quantomeno, pensava fosse sua moglie in maniera definitiva e la baciò delicatamente sulle labbra.

“Buongiorno marito.” Sussurrò Jenny stiracchiandosi

“Buongiorno tesoro, dovresti alzarti tra esattamente cinque ore e cinquanta minuti saliremo su quell’aereo.” L’ernia spuntò quasi dal padiglione auricolare ma James, prontamente, la ricacciò al suo posto con il mignolo a tappare l’orecchio.

Arrivarono in aeroporto quattro ore prima dell’imbarco. Solamente 45 minuti prima della partenza vennero avvisati che il volo sarebbe partito con almeno 3 ore di ritardo… James guardò l’orologio: 12.20! Il suo stomaco urlava dalla fame, l’ernia si aggrappava alle pareti per non svenire, lui si aggrappò a Jenny. 

“Hai fame?” chiese lei. 

James annuì. La signora Calamaretti rovistò nella borsa estraendone uno snack leggero e nutriente. Lo stomaco e l’ernia si acquietarono per un po’.

Alle 15.20, tra le proteste generali, bambini urlanti di noia, personale imbarazzato, iniziarono l’imbarco. James si aggrappò al braccio della moglie: “Hai ancora fame? Tra poco serviranno il pranzo a bordo.” James non aveva fame, aveva paura!

Posto centrale. Si potevano scorgere le lunghe ali del Boing e gli alettoni che si alzavano e abbassavano. Cintura allacciata. L’ernia indossò il paracadute, James controllò sotto al sedile se il giubbotto di salvataggio era presente. Iniziò a sudare dal palmo delle mani poi le goccioline gli irrorarono la fronte e caddero dentro al collo della camicia. Jenny, al solito, era eccitata come una adolescente al primo viaggio con il fidanzato, serena e sorridente. Rullo dei motori. Piccole scosse. Fermi. Motori imballati. Corsa sulla pista e… decollo! Calamaretti portò le ginocchia al mento e vi nascose il volto. Jenny gli porse il sacchetto per il mal d’aria e lui lo usò. 12 ore di volo. 

“Guarda che puoi anche muoverti.” Suggerì sua moglie.

Si alzò, malfermo sulle gambe, raggiunse il bagno dove una lunga fila di passeggieri stava attendendo si liberasse. Contò almeno 10 persone. Attendendo il suo turno ascoltò il messaggio gracchiato fuori dalle griglie degli altoparlanti: “Se abbiamo un medico a bordo è pregato di raggiungere la BusinessClass.” Vide Jenny correre in avanti e in un attimo la perse di vista. Tornò al suo posto senza aver fatto pipì, con la vescica che gli stava esplodendo, chiamò una delle hostess e chiese: “Mi scusi, mia moglie è il medico che ha raggiunto la prima classe, può dirmi che cosa sta succedendo?” la hostess sorrise: “Nulla di grave, signore.” James allungò il collo per sbirciare, nel mentre avvertì che l’aereo iniziava a perdere quota: agguantò i braccioli, usò un altro sacchetto di carta e si pisciò quasi nei pantaloni.

“Avvisiamo i signori passeggeri che, per un piccolo inconveniente, atterreremo in stato di emergenza nell’isola militare di Buena Vista. Ci scusiamo per il disagio.” Inconveniente? Emergenza?

“Oddio!!” urlò James. La pipì fino ad allora trattenuta… fuoriuscì. 

Tutti i racconti

2
8
31

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
4
15

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Un finale aperto che meriterebbe davvero uno sviluppo. Bravo.

  • Dax: Un bel racconto, ma minha deluso un po' la fine. Like

4
6
34

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
20

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
36

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
30

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

8
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
26
38

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo agli estimatori del racconto e come te sono appassionato di crime [...]

  • Maria Merlo: Grazie, L.D. AVA è davvero forte. Strana coincidenza: io avevo chiamato [...]

4
4
29

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti... Piacevola fiaba dark dal sapore classico. Like. Ciao

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

4
3
32

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
41

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su