Se ne stava sempre tra il mare e l'oceano. Ed arrivava lungo le coste, nella zona sabbiosa, incuriosito dall'ostacolo di terraferma al suo cammino. Girava in tondo, circumnavigava gli scogli ed esplorava il fondale, un microcosmo di alghe e rifiuti, di bottiglie e ciottoli dalle mille sfumature. E guardava il cielo. Com'era bello quello spazio infinito. Sì, che lì sarebbe stato felice di vivere, senza aver paura di rimanere per tutta la vita nell'umidità o precipitare in un buio che non ha speranza di luce, un buio d'abisso dove  ti muovi e non sai che ti aspetta, non sai verso quale predatore occulto potresti andare a finire. Sì, che lì sarebbe stato bello respirare e volteggiare senza ostacoli, rincorrersi fra le nuvole, giocare a nascondino in una dimensione eterea ed attraversarle per poi riuscire nell'infinito o planare, lasciandosi trasportare dal vento. Non come in questo mare attraversato da mille correnti, offuscato dalle pratiche sommerse o galleggianti, avvelenato dagli scarichi industriali di quell'uomo che prima avvelena le acque e poi cerca di catturare tanti più pesci possibili con le reti o con la dinamite, trasformando la superficie in una mattanza sacrilega e da genocidio E poi, dove mai stava l'infinito acqueo, se gli ostacoli della terraferma si frapponevano impetuosi e prepotenti con il loro carico umano? Il pesce saliva in superficie con la scusa di voler respirare l'aria è riuscire a vedere la luce. Ed aveva con sé dentro al suo cuore tutta la speranza che un giorno avrebbe potuto allungare le sue pinne e spiccare il volo nel cielo infinito. Saliva e scendeva, risaliva e ridiscendeva e come una saetta  guizzava, saltando fra le onde, come a provar di vivere per un attimo nell'aria e non più nell'acqua salata. Ma si sa, tutti ci siamo adattati ai paesaggi dove oggi viviamo. E questo è successo in milioni di anni. Ma testardo, il pesce continuava a sognare ad occhi aperti e tanto era il suo desiderio di volare che un giorno quando la marea era alta e lui poteva partire dalla profondità massima, prese la rincorsa e si lanciò sfrenatamente verso il cielo. La sua voglia di volare come un uccello fu così forte che appena uscito dall'acqua,  muovendo le sue pinne, si alzò in volo. Che bello, il cielo! Che belle le nuvole! Come erano vicine ora.! Un venticello favoriva il suo planare. E volteggiava proprio come un uccello. Il suo sogno finalmente era stato esaudito. Evviva, evviva il cielo! Ma si sa, ogni felicità dura poco. Da una vetta, un'aquila vide tutta la scena e allo scorgere quella succulenta preda, spiccò anch'essa un volo a precipizio,  che la porto ad afferrare quell'insolito volatile. Il pesce si disperò, chiese aiuto. Ma nulla,  nessuna pietà da parte dell'aquila, che con i suoi artigli lacerò le sue carni delicate da pesce, che cominciarono a perdere vigore. Non era cambiato nulla. Predatori in acqua, predatori nell'aria. Quelle nuvole che prima da lontano gli erano sembrate bianche ora erano diventate nere, nere di dolore. Mentre il pesce veniva trasportato dall'aquila nel suo nido per diventare pasto di voraci aquilotti, sul suo viso ormai più non spaventato apparve un sorriso, il sorriso del sognatore. Sembrava voler dire : "Ce l'avevo fatta a volare! Sono riuscito a volare in quel cielo, che ho sempre desiderato.  Ed anche se sono uscito sconfitto dal mio azzardo, il mio sogno alfine s'è avverato"

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Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

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Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

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  • thecarnival: grazie Paolo ma sai benissimo ch ci vuole molta ciccia in un romanzo e francamente [...]

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In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

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Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

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  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

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Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

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La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

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Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

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Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

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Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

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Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

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Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

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  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

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Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

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