Poi il cielo scaraventò sulla terra un fulmine tanto impetuoso da spaccare in due l’oceano, lasciando i due amici con ben poche speranze. Con l'albero maestro danneggiato, avvolti da forti raffiche di vento, unite alla pioggia battente, la barca divenne incontrollabile.

«È finita, amico mio», gridò Alain afferrando una corda al lato opposto dell’imbarcazione, «non vi sarà quiete dopo la tempesta».

«Sarà finita quando i miei occhi non vedranno altro che l'oscurità e le miei orecchie non sentiranno altro che il silenzio», urlò l’altro, e proseguì, «…che poi amico, non temere, la fine non è altro che un nuovo inizio».

La nave ondeggiava con un ritmo così nauseante da forzare il silenzio tra i due, inermi sotto gli scrosci di pioggia torrenziale.

«Ho paura Michelle».

«E perché mai, Alain? Un’avventura del genere non la rivivremo mai più, lo sai no».

«È proprio questo il problema, Michelle», replicò l’amico, «non credo di essere pronto».

«Non credo lo si possa mai essere del tutto, amico mio».

Michelle aveva una vistosa ferita alla spalla ma una consapevolezza negli occhi che avrebbe dato fiducia ad un malato terminale.

«…», Alain non ebbe neanche il tempo di ribattere che un altro fulmine, ancor più assordante e più intenso del precedente, si abbatté in mare, sbilanciandolo notevolmente, cosicché solo la provvidenza gli evitò una fatale caduta in mare.

Le fitte onde, violente e vendicatrici, svettavano maestose sul cielo cupo e malinconico, che pareva anticipare una fine inevitabile, mentre secche frustrate di vento laceravano il mare in tempesta, sul quale la nave, ormai ridotta in brandelli, arrancava affannosamente.

«Ricordi quando a quindici anni rubammo la barca a remi di Monsieur Pin, per andare alla prigione abbandonata sull’isola di Fontaine?», chiese improvvisamente Michelle, spezzando il filo dell’inquietudine che li teneva uniti.

«Era notte fonda, e nessuno aveva mai osato metterci piede perché si diceva essere abitata dagli spiriti dei morti in mare», continuò Alain.

«Esatto. Fu lì che incontrasti la tua prima ragazza…».

«Marie-Juliette…».

«Già, Marie-Juliette. Così bella che te la invidiava tutto il paese. Addirittura io la guardavo con occhi da sognatore, amico mio», sorrise Michelle che poi proseguì, «scelse te perché non avevi paura delle conseguenze».

«Scelse me perché era una pazza», replicò Alain, «e pazzi lo eravamo anche noi. Il vecchio Pin quasi ci ammazzò quando ci vide ritornare dall’isola con la sua barca».

«Fatelo di nuovo e potete star sicuri che in prigione vi ci mando io la prossima volta. Una vera però», sghignazzarono i due all’unisono.

Tra una frase e l’altra, corposi getti d’acqua gelida annegavano i ricordi dei due, rendendoli vulnerabili alle proprie memorie.

«Io, invece, ricordo ancora il giorno che decidemmo di scappare via da tutto», disse Alain passandosi una mano sul volto bagnato, «a correre dietro sogni che altri non osavano rincorrere».

«Ci presero tutti per pazzi, Alain. Ringrazio ancora l’universo per quel giorno».

«Io ringrazio ancora te per avermi assecondato».

A quella frase gli occhi dei due si appesantirono di gratitudine, che presto lasciò posto alla commozione, e poi ancora al silenzio.

La spalla di Michelle ormai grondava di sangue ed era visibile, dal volto del ragazzo, che non avrebbe resistito ancora a lungo. Reggersi su quella barca, in quelle condizioni di tempesta, richiedeva uno sforzo che nessuno dei due riusciva più a sostenere. Ciononostante, i due rimasero aggrappati alle due estremità della nave con tutte le loro forze, consci del fatto che ci sarebbero stati l’uno per l’altro, fino alla fine.

«La verità, Alain, è che noi ci prepariamo a questo momento da una vita intera. Da quando, fin da bambini, decidemmo di vivere le nostre vite a pieno, senza pensare alle conseguenze che ci avrebbero bloccato al primo, minuscolo problema. Remando controcorrente, andando avanti con le nostre convinzioni, giuste o sbagliate che fossero. Abbiamo scelto di vivere, così da non dover aver paura di morire. Perché solo coloro che non hanno osato, dovranno temere la fine. Solo coloro che hanno rimpianti, andranno via con l’amaro in gola. Noi no, Alain. Noi, andiamo via sereni. E vivremo in eterno, nelle storie della gente. La nostra non è una fine amico mio, è un nuovo inizio».

Improvvisamente, un terzo fulmine, più reboante e più brutale dei due precedenti, si scagliò su ciò che rimaneva dell’albero maestro, e l’impatto fu così travolgente da spezzare la nave in due estremità, così da dividere i due amici definitivamente.

In quelli che furono i loro ultimi istanti, Michelle e Alain, non lottarono, ma si limitarono ad assecondare il volere delle acque. Complici fino alla fine: il sorriso di uno perso nella pace dell’altro. Finché l’oceano non li portò giù insieme, per sempre, rendendo omaggio a quelle vite eterne, e donando loro un finale indelebile.

All’indomani la tempesta cessò, e lasciò spazio ad una nuova alba.

«...Era tutto vero, Michelle», pensò Alain attorniato di mistico bagliore.

Tutti i racconti

3
6
21

Fantasmi 2/2

03 September 2025

Quella sera non dormì. Vagò per casa come un'anima in pena. Quando la notte calò, la luna salì alta nel cielo. C’era una luce lattiginosa, irregolare, e un silenzio strano. Ogni tanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare secco di un cane. Oppure qualcosa che gli somigliava. Aspettò che le luci [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto, ma mi sorge un dubbio. Se nel primo paragrafo il protagonista trova [...]

  • BrunoTraven: Grazie del commento! si in effetti il tuo rilievo è giusto e mi ero [...]

2
2
14

Amnesia

L'apparenza inganna

03 September 2025

Capitolo I – Il cratere Si rialzò da terra barcollando, la testa pesante, le gambe instabili. La tuta, sporca di polvere e detriti, aderiva al corpo sudato. La vista, ancora confusa, gli restituiva appena i contorni di un paesaggio desolato: pianure brulle, valli scavate dal tempo, rocce appuntite, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
2
23

De la mirabile e spaventevole ventura di frate Bartimeo

02 September 2025

Io, frate Bartimeo da San Giusto, queste parole intendo lasciare a fede di memoria, acciocché i posteri sappiano d’un caso occorsomi nell’anno del Signore mille duecento novantasette, tempo in cui, sebbene le mie membra avessero ancora vigore di gioventù, la barba già si chiazzava d’argento e la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
19

Fantasmi 1/2

02 September 2025

Si chiamava Marco. Viveva con i genitori in una casa in un piccolo paese della provincia di Modena. Da quasi un anno non lavorava. Dopo che l’avevano licenziato, aveva smesso di seguire orari, impegni, calendari e le giornate si erano fatte lente, quasi avessero assunto densità. Si svegliava presto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
7
30

È Così l'amore

01 September 2025

È così l'amore Un campo di papaveri rossi ondeggiava, dolcemente cullato, da una venticello serale, sotto un cielo ombreggiato da accenni di nuvole bianche. Tra quei fiori infuocati, si trovavano per caso due anime, destinate a incontrarsi. È così l'amore, come una pioggia in aprile arriva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Surya6: L’amore descritto così, tra natura e poesia, sembra fragile come [...]

  • Red roses: Grazie Dario...invidio la tua compagna...
    Ma per te davvero esistono amori [...]

2
7
31

La lettera - 2/2

01 September 2025

Il postino diede ad Anna la lettera di Kai sul pianerottolo. Lei era ancora in camicia da notte e scapigliata e si ritrovò a tenere quell’oggetto in mano. Aveva paura di aprirla. La lettera era una fessura nel muro della loro vita. Kai scriveva di ciò che non poteva dirle a voce. Parlava di una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
26

La lettera - 1/2

31 August 2025

Non si vedevano spesso. Forse tre, quattro volte l’anno. E neppure si scrivevano spesso. Qualche Mail, dal lavoro e senza fronzoli. Mai un messaggio WhatsApp. Troppo pericoloso per i rispettivi partner. Non bisognava dare nessun allarme, nessuna famiglia era in pericolo, nessun rapporto si doveva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Ecate, complimenti.
    Scritto davvero bene.
    Aspetto la lettura di domani [...]

  • Ecate: Fedifraghi.... Paolo, hai ripescato una parola "antica". Sì, [...]

1
2
32

UNA TEGOLA IN TESTA..

31 August 2025

Quel pomeriggio avevo appeso un vecchia tegola decorata per abbellire la facciata della mia casa di Badolato Borgo, ma la sera, nel letto, mi ritrovai a ragionare sulla possibilità che, per un motivo o per un altro, per un colpo di vento, sarebbe potuta cadere sulla testa di qualcuno con tutte [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Chi può affermare che le tue argomentazioni siano infondate?
    La [...]

  • Teo Bo: Non so se questo (LDM) sia lo spazio ideale per discutere di questi temi. [...]

6
4
115

La puttana di Centocelle 2/2

30 August 2025

In questo pandemonio Alexandra, ormai da tre mesi, sempre davanti il Parco Madre Teresa di Calcutta, continuava a battere il marciapiede. Tutte le sere, terminato il flusso delle auto dei pendolari, mentre i residenti cenavano, il pappone la accompagnava in auto su strade secondarie sempre diverse [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: come dice Paolo, "noi gente perbene", sappiamo solo quello che vediamo! [...]

  • Elena D.: Complimenti per lo stile e il contenuto del tuo racconto, bravo!

4
4
32

Braccino corto

30 August 2025

Nel nostro villaggio c'era una piccola comunità di ebrei con la sua sinagoga e il suo santo rabbino. La vita scorreva serena. Il rabbino aveva una moglie e dei figli. Nella scuola insegnava i sacri testi ai bambini della comunità. Tutti i mesi c'era nello spiazzo più grande del paese il mercato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Un po' di leggerezza e ironia ci riporta a dimensioni più umane [...]

  • Lo Scrittore: sorridiamo sulla storiella, ci sta, ho dei dubbi, invece, sulla Pasqua festeggiata [...]

4
6
49

Mistero Della Fede

Storia di Toltonio e della sua incondizionata fede

29 August 2025

Toltonio era un uomo terribilmente devoto. Proveniva da una famiglia che pareva una catena di montaggio. Ogni prodotto veniva timbrato e se usciva difettoso era immediatamente allontanato, scartato e smantellato. Presenziava ad almeno una funzione religiosa alla settimana. Spesso a due. Nonostante [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: benvenuto a bordo. prima uscita niente male, un pizzico di humor dissacrante [...]

  • Colbotto: Ringrazio chi si è fermato a lasciare un commento. Prometto di far del [...]

2
3
109

La puttana di Centocelle 1/2

29 August 2025

Uscire dalla gabbia della propria identità sociale. Entrare nel flusso della storia. In questo movimento iniziava la comprensione di quel mondo. Gli eventi prossimi e remoti nel tempo e nello spazio avevano riversato umanità composita su quel quartiere. L’edilizia aveva risposto a quelle ondate [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Benvenuto Simone, aspetto la seconda puntata di domani, per alcuni aspetti [...]

  • Lo Scrittore: un flash, un'istantanea di un giorno qualsiasi in uno dei quartieri romani [...]

Torna su