Non chiedetemi come sia successo. Quello non lo so neanche io. Ciò che so è che avevo tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma si sa, in questo paese non conviene perder tempo a dare spiegazioni. Vieni da questo o quel quartiere? E allora corri bello! Corri più veloce che puoi e spera che non ti prendano che sennò sono guai. E quindi io corro. Salto in auto con l’adrenalina a mille e sfido la sorte. Da fuori mi urlano «run boy run!». Io spingo più che posso ma ste guardie rognose proprio non mollano l’osso. Ho il cuore che mi batte a ritmo di un pezzo heavy metal e le mani così sudate che tutto ciò che tocco scivola via come una foglia appoggiata sulla rapida di un fiume. Detto in parole spicce: sono fottuto! In preda al panico quasi investo un passante al semaforo, all’incrocio tra la First Avenue e la Bradman Highway. Grazie al cielo lo schivo per miracolo. Già non è che mi vada tanto a genio di andare al gabbio, per omicidio colposo poi sarebbe il colmo, sempre che sti bastardi mi acchiappino ovviamente.

 

Passo velocemente dalla quarta alla quinta, e poi scalo, di nuovo, dalla quinta alla quarta. Apro il gas e volo via. Sono al massimo ma dietro i bastardi non perdono un centesimo. Qui serve una giocata improvvisa. Tra uno slalom e un’altro, con la coda dell’occhio, vedo una piccola svolta sulla sinistra che da su una stradina secondaria. Un angolo di curva bello stretto ma devo quantomeno provarci se voglio salvarmi la pellaccia. Supero due auto e mi confondo tra loro, tiro su il freno a mano e con un drift repentino riesco ad immettermi nel viottolo disabitato, ma non prima di aver urtato una serie di cassonetti dell’immondizia in fila. Mi catapulto fuori dall’abitacolo con l’auto ancora in movimento. Dai che forse li ho depistati. Ora un briciolo di speranza prende il sopravvento. Fuori dall’abitacolo mi sento più libero, ma molto più vulnerabile. E se dovessero circondarmi? Tutto intorno e così buio che quasi perdo la concezione dello spazio. Non c’è tempo da perdere e con un balzo degno del miglior felino atterro sull’ultimo cassonetto ancora all’impiedi, e con la mano destra cerco di afferrare la ringhiera arrugginita del balconcino poco più in alto. Rimango impigliato per un attimo ma, senza perdermi d'animo, con un leggerissimo colpo d’anca mi do una spinta e sono su. La porta è spalancata e tuttavia i vetri che un tempo la decoravano non ci sono più. In fretta e furia mi lancio all’interno dell’abitazione e do un velocissimo sguardo intorno. Pare non ci sia nessuno. Metto su il flash del telefonino per ispezionare il posto. È un vecchio stabilimento abbandonato. Molto probabilmente una fabbrica tessile visti i vecchi macchinari ormai fuori uso. Deglutisco e un poco alla volta mi rassereno. Il battito del cuore ora va all’intensità di un concerto blues e le mani sono un po’ più asciutte. Vuoi vedere che ce l’ho fatta. All’esterno dello stabile il suono delle sirene si fa via via più fioco e gli sguardi dei passanti crescono confusi. Ora è solo questione di tempo. Basta temporeggiare un attimino, confondermi piano piano tra le gente in strada e, appena arriva l’occasione giusta, bang, battermela a gambe levate. Metto su il cappuccio della felpa ma noto un vistoso squarcio sulla manica del braccio destro impregnata di sangue. Me lo sarò fatto arrampicandomi quassù. Speriamo di non destare sospetti. Ora all’esterno la situazione pare si sia calmata, è sicuramente il momento giusto. Scendo le scale a due alla volta e come se nulla fosse esco dalla porta principale. Metto le mani in tasca e con lo sguardo fisso verso il basso mi allontano lentamente nell’oscurità. 

 

Sulla strada noto un passante che, dal marciapiede opposto, discute animatamente con uno sbirro. Ha una fisionomia conosciuta ma non riesco proprio a dare un nome a quel volto. È visibilmente scosso e gesticola in maniera disordinata. Lo osservo con fare più accurato. Ma va’! È il tizio che quasi quasi mettevo sotto con l’auto poco prima. Che strano il destino alle volte no? Mi avvicino con cautela e, scusandomi per l’interruzione, mi rivolgo all’agente chiedendo cosa fosse tutta questa confusione in strada. Mi risponde che tre pattuglie della polizia sono all’inseguimento di uno pazzo squilibrato che poco prima aveva cercato di rubare il portafogli a un passante - Rubare? Restituire semmai. Al poveraccio gli era scivolato dalla tasca mentre camminava soprappensiero. Noto che il tizio di fianco mi scruta il braccio ancora sanguinante con aria incuriosita. Vis à vis col suo quasi carnefice può ancora sentire l’odore di ciò che non è stato e che poteva essere. Rispondo al piedipiatti dicendo che sono sicuro che quel mascalzone non può essere andato molto lontano e sono fiducioso del fatto che prima o poi verrà acciuffato. Lui mi risponde che il bene alla fine trionfa sempre e mi da una pacca sulla spalla. Io annuisco e mi congedo con educazione.

Farabutto! “Il bene alla fine trionfa sempre”. Il bene di chi però?

Tutti i racconti

1
1
5

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

1
1
8

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • PRFF: I like.
    bravo Dario piacevole come sempre la tua scorrevole scrittura. [...]

7
7
38

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
20

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
32

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
26

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
35

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
73

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su