La dottoressa Lorenzi era al settimo cielo dopo la proposta del Calamaretti, iniziò a coinvolgere amiche e colleghe per organizzare un matrimonio di cui ancora era necessario fissare una data. Ciò che aveva in mente era che si sarebbe sposata in primavera per evitare il freddo inverno e la calda estate. Il pellegrinaggio verso gli atelier di abiti da sposa fu una specie di rendez-vous acrobatico e misurò la bellezza di 120 abiti. Il fatto era che non aveva la più pallida idea di quello che sarebbe piaciuto di più allo sposo a cui, peraltro, era vietato vedere la futura consorte agghindata prima del suo giorno più bello. Il fisico atletico, scultoreo e sodo di Jennifer non aveva necessità di particolare abbigliamento: le stava bene tutto!

James, d’altro canto, era indifferente e lieto del detto: porta male guardare la sposa prima del matrimonio e visse con sonnacchiosa gratitudine quel periodo intenso della fidanzata. Aveva già il pensiero delle rate che lo assillavano e la sua ernia che, appena appreso che si sarebbe sposato, iniziò una macabra danza rituale di gelosia inaspettata.

Arrivò però il giorno in cui Jenny iniziò a sollecitare il futuro marito affinché si sbrigasse a scegliere l’abbigliamento adatto alla cerimonia. James, controvoglia, si fece accompagnare dall’appuntato Gargiulo che, nei suoi giorni liberi, diede la propria disponibilità sperando servisse per un avanzamento di carriera, ignaro del fatto che l’ispettore Calamaretti lo sfruttasse solamente in qualità di autista privato. 

Il solo pensiero che avrebbe dovuto aggiungere altre rate oltre a quelle dell’anello lo preoccupava, assillando le sue notti insonni trascorse ad occhi sbarrati fissando il lampadario in peltro e cristallo di Boemia ereditato dalla zia Felicita. L’ernia sorrideva, a volte rideva di gusto, riducendo lo stomaco di James in un puzzle da 300 pezzi tutti dello stesso colore.

Il negozio di abbigliamento “Trovo lo Sposo” era buio e inquietante: centinaia di abiti appesi alle grucce o indossati da fatiscenti manichini privi di occhi, misero Calamaretti a dura prova. Il commesso, un settantacinquenne ometto, piccolo di statura e guercio da un occhio gli sorrise, mostrando i pochi denti rimasti, facendolo accomodare in un salottino dall’arredamento color verde pisello gli disse:

“Prego ispettore, si sieda sulla poltroncina, le porterò qualche modello adatto alla sua fisicità.”

Fisicità? Mah! L’ometto si dileguò dietro a una porta celata della tappezzeria a fiori da dove fuoriuscì un leggero odore di orina mista a naftalina. Le molle della vecchia poltroncina, sicuramente antiche e provate da troppi sederi seduti gli si ficcarono dentro alle natiche e Calamaretti si alzò di scatto come se qualcosa lo avesse morso. Gargiulo restò impassibile, guardandosi intorno annichilito.

“Ispettore, ma dove siamo venuti?” Gli chiese perplesso.

“Lasciami fare Gargiulo, mi hanno detto che hanno abiti buoni a poco prezzo.” Rispose James sbirciando dentro ad un baule tarlato. Fu proprio alzando il coperchio che scorse il vecchio abito da sposa oramai ingiallito e con una vistosa macchia rossa sul petto.

“Gargiulo!” Esclamò in preda all’ansia “Mi venga un colpo! Questo è sangue!” Gargiulo si avvicinò fino ad infilare il naso dentro al baule:

“Minchia, ispettore! Sangue!”

 James indossò un paio di guanti bianchi posati sopra a un tavolino e, con grande attenzione, estrasse l’abito sgualcito dal baule. Nel mentre i due osservavano la macchia sbiadita, il vecchio commesso fece capolino dalla porta in cui era entrato con una decina di abiti su entrambe le braccia sottili come rametti secchi.

“Ehi! Non si tocca la merce!” Urlò facendo trasalire l’ispettore e l’appuntato “A meno che non voglia acquistare.” Aggiunse l’omino speranzoso.

“Non si tocca un accidenti!” Rispose James stizzito “Questo è sangue! Una macchia di sangue vecchio. Chi ha indossato l’abito l’ultima volta?”

“Oh, credo fosse della contessa Fellini, ispettore. Fatto avvenuto almeno 50 anni or sono.”

“E che fine ha fatto la contessa?”

“Morta.”

“Morta come?”

“Di vecchiaia, immagino.”

“Allora perché c’è una macchia di sangue sopra al vestito? A occhio e croce sembrerebbe all’altezza del cuore.”

Il commesso posò gli abiti che teneva sulle braccia, si avvicinò al vestito e annusò la macchia: “Barolo del ’57.” Disse.

James e Gargiulo si guardarono vicendevolmente ed entrambi annusarono, sentendo solamente odore di naftalina.

“Il vestito è confiscato. Lo dovremo portare al laboratorio e procedere con accurate analisi.”

“Vuole provare qualcosa signor ispettore?”

“La prossima volta, ora c’è un caso che attende di essere risolto.”

Imbustarono l’abito da sposa e lo caricarono nel bagagliaio della station wagon di Gargiulo. 

L’esito delle analisi fu: “Barolo del ’57, il naso del commesso era meglio di quello di un segugio. Indagine chiusa.

Tutti i racconti

3
4
12

Bella scrittura

La prossima volta la faccio meglio

24 September 2023

Amici lettori ora andrete a leggere un testo breve che se lo avesse scritto un inteligenza artificiale sarebbe stato perfetto nell'atmosfera, affascinante, pieno di charme e appunto perfetto nella forma e nel contenuto e invece lo' scritto io e quindi volutamente lo' voluto inperfetto e sbonballato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: Il tuo pezzo, caro Walter, è una bella risposta alla domanda de La Spettatrice [...]

  • Adribel: Letto tutto d'un fiato. Felicissima per i saluti. A Palermo ci saremmo [...]

2
2
11

Appunti per viaggiatori immobili

24 September 2023

Alcol. Sesso. Droga. Amore di plastica. Amanti e matrimoni. Social. Parole dette e scritte. Lavoro. Divano e serie tv. Preghiere. Psicologia. Ideali. Esteriorità. Introspezione. Grandi passioni. Piccole gioie. Ognuno si salva come può. Siamo viaggiatori immobili in un mondo fin troppo in movimento. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: cercando di non correre come il mondo vorrebbe, ma non sempre riesco 🤗

  • Piccola stella: Guizzando come un pesce tra le maglie e gli scogli del mondo.

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

0
1
10

Il Paradiso della Linguistica.

23 September 2023

Il Paradiso della Linguistica. di Ivan Petryšyn È stato inaspettato. Ma questo era un successo. Dopo i tre anni di studio dell'italiano ai Corsi Centrali per le Lingue Straniere, dopo il soggiorno in Italia per causa dell'approfondimento linguistico e spirituale, lo invitarono nella capitale, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: una bella riflessione.Mi scuso Ivan per precedenti affermazioni in Russo, non [...]

1
4
14

La musica

23 September 2023

La musica Posso volare nell’aria tiepida di primavera e nelle notti d’estate. Sono libera di restare vicino al fuoco nelle giornate d’inverno o nascondermi fra le cime innevate. A volte sono violenta, a volte troppo dolce. Sono triste e spesso allegra, vado dove mi chiamano, ma anche dove voglio [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

4
6
17

C'è?

22 September 2023

Varco la soglia fra me e quella che ogni giorno mi guarda dallo specchio e va in giro col mio nome la mia borsa i miei occhi i miei caffe chiama col mio cellulare scrive con le mie penne parla con la mia voce paga col mio orgoglio vende col mio schifo compra col mio bisogno. Varco la soglia fra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
17

Ombra (vers. monologo teatrale)

22 September 2023

Ombra Una mattina svanirono le mie certezze e caddi violentemente nel mondo degli invisibili, dove il tuo nome è solo una matricola. E il sole è sempre pallido, a righe. Dove non hai alberi intorno ma alti muri di cemento e chiome elettriche arrotolate tra di loro. Senza fiori o profumi ma solo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: ciao Walter
    mia sorella fa teatro
    abbiamo adattato il tutto ad una [...]

  • Walter Fest: Ricca' per il chinotto mi metti in difficolta' perche' non vorrei [...]

2
2
15

Morto in Papa... 2^ parte

21 September 2023

D’altronde ero (e sono) senza dubbio un miglior partito rispetto a quel vecchio snob e spilorcio del cugino Pierfranco. Dalla mia ho un lavoro migliore, una casa in zona super residenziale, un’auto da sballo (oltre alla Smart) e risorse finanziarie assai più sostanziose. E in più, anche fisicamente, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Caro/a Purpleone, chi sa se il mio commento ti piacera' e utile sara'? [...]

  • Rubrus: Mi viene in mente una battuta un po' cinica che sarebbe fuori luogo, ma [...]

3
7
17

Partigiano anche io

«Solo dopo la Liberazione seppi di aver contribuito alla lotta partigiana negli ultimi mesi del '44». Il racconto di mio padre

21 September 2023

«Avevo 11 anni e "Munsu Cesco", titolare di un laboratorio di falegnameria nella strada dove abitavo, mi chiese di portare un cassettone da un verniciatore di via Lagrange. Mi avrebbe dato la mancia. Dissi a mia madre che sarei andato all'oratorio "Michele Rua" - molto lontano da casa - per giustificare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
3
23

Luna piena

danza notturna

20 September 2023

Ancora con gli occhi rosso fuoco e le zampe insanguinate dell'ultima vittima, s’inoltrò nella foresta attratto da una musica che riempiva ogni angolo del bosco. Doveva esserci qualcosa di speciale in quella fitta vegetazione. Era il suo territorio di caccia e finora non aveva mai sentito dei suoni [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: si trovava e ha fatto un po' di spese per la settimana😆😆😆😆😆

  • Lawrence Dryvalley: Bello! 🌕🏰🐺
    Le ultime righe mi hanno riportato alla mente l'immortale [...]

0
0
7

Morto un Papa... 1^parte

20 September 2023

E’ successo! Non pensavo potesse capitare anche a me, ma è successo: mi ha lasciato! “Poche storie e benvenuto nel Club”, dirà qualcuno di voi. E grazie tante, rispondo io. Ma non sono mai stato un fan del mal comune e quindi, scusate se mi rode! Non nego che c’erano state minacce qualche settimana [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
0
6

Mar Dell'Oblio

19 September 2023

Oh mio orizzonte d'oceano increspate e danzanti onde son le tue schiume sepolte nelle tue viscere. Sei scompigliato tappeto in andirivieni intessuto di seta dall'alchimia dei fugaci venti, e le tue mire si svelano meraviglie nell'incredibile tra la procella che scuote le vele innocenti con ira, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
16

Domenica al mare

19 September 2023

Lo avevo detto a quella squinternata della mia ragazza, “non farti impressionare dal primo sole di primavera, sembra caldo, ma è infido.” Lei pur di non ascoltare il mio consiglio e dimostrare che è libera di comportarsi come vuole, mi ha convinto, mio malgrado, ad accontentarla e siamo andati [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Lorenzo sai che c'e' secondo me? A te il corto ti penalizza, mi metto [...]

  • Walter Fest: per il resto tranquillo, che c'e' nelle mie corde? La scrittura che [...]

Torna su