Correvo nel buio, le gambe sembravano venirmi meno.  Pulsavano i lividi delle botte, che da quando mamma non c’era più erano in doppia razione per me quando tornava a casa la bestia di mio padre, scontento di tutto nella sua vita passata tra la fonderia e il bar.

Avevo i capelli appiccicati alla faccia perché anche il tempo mi era ostile, in quel piovoso pomeriggio in cui presi il coraggio come unico bagaglio e non tornai a casa. Trovai rifugio nei vagoni merce dei treni parcheggiati nei binari adiacenti ai campi incolti della periferia. Il nostro era un paesotto di provincia, a quel tempo non così grande da offrire le opportunità di una città, ma abbastanza da non conoscere chi abitava sullo stesso pianerottolo. 

Guardai il cellulare, nessuna chiamata e batteria al cinque percento, con il rimpianto di non aver preso doppia merenda quella mattina.  Addormentandomi, infreddolito ed esausto, pensai: “Mi chiamo Alek, ma da stasera non mi chiamo più nient’altro. D'ora in poi io sarò Alek e basta”.

 

La mattina seguente il tepore del sole che filtrava nel vagone mi invitò ad aprirmi al giorno con nuove speranze. Misi la testa fuori e un campo correva fino quasi all'orizzonte. Un brulicare di persone si adoperava nel riparare, tirare, smontare e rimontare. Al centro, come un re sul trono, il tendone di un circo, che era stato messo a dura prova dalla pioggia battente e dal vento della notte. Gente di età ed etnie diverse riportava ordine tra le roulotte. Sentii una forza che mi attraeva verso di loro e avanzai incuriosito. Alzai la testa oltre il livello del sole nel cielo per raggiungere con lo sguardo l'intera altezza di sua maestà il circo. “Renditi utile ragazzo!” disse allungandomi il capo di una fune un uomo sulla sessantina, dalla testa di forma caucasica come la mia, ma dalle braccia grosse il triplo. Poteva essere mio nonno. Avrei dovuto tenere tesa la corda che lui avrebbe agganciato al tendone con un moschettone, annodando l’altro capo al picchetto. Toccai con la mano il tessuto della tenda, sembrava la pelle di un animale, era accogliente come la pancia della mia mamma quando ancora ci appoggiavo la testa, sul divano di casa, dicendole: "Finita la scuola ti porterò via di qui”. 

 

L'uomo mi chiese chi fossi, non ero della “famiglia” ma mi portò nella sua roulotte e mi rifocillò con latte e biscotti. Mentre bevevo picchiò la mano due volte sulla mia coscia destra e disse: “Hai le gambe forti, Alek e basta! Che ne dici di seguirmi al tendone? Hai tempo?”

Avevo tutto il tempo.

 

Fu una settimana faticosa, ma esaltante. Nonno era un trampoliere e mi insegnò la sua arte. Mi diede nuove gambe per percorrere la strada della vita. Vedevo il mondo dall’alto, da dove avevo una visuale più ampia, dominando la forza di gravità e le mie paure.

 

Compresi allora che quella tenda sarebbe stata il mio tetto, quei trampoli il mio tutto.

Tutti i racconti

2
2
21

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
13

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
4
22

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
17

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
22

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
15

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
9
24

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

  • Dax: @thecarnival Mi sono immaginato Lyra, wuesta creatura fragile e l'ho associata [...]

4
7
37

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

Torna su