Al centro della sala, tavolo numero 6, un uomo, sulla cinquantina, sembrava marmorizzato con la faccia dentro al piatto di fettuccine ai funghi porcini; gli occhi spalancati dal terrore privi di vita. La donna che era con lui continuava a piangere e urlare: “Goffredo! Goffredo!” Il nome era stato svelato. Jennifer Lorenzi tastò il polso e scosse la testa: deceduto.

“Goffredo e poi?” Chiese James.

“Goffredo Palmieri.” Disse singhiozzando la donna che era seduta al tavolo “Procuratore distrettuale.” 

“Interessante.” Rispose Calamaretti, poi rivolto a Jenny proseguì “Veleno? Cosa ne pensi?”

“Stricnina. Sicuramente è stato avvelenato. Paralisi, irrigidimento totale, occhi sbarrati di chi si accorge che sta per morire.” James prese un cucchiaio pulito e, senza toccare il viso del cadavere, prese una piccola porzione di fettuccine e la sigillò dentro ad un barattolo pulito.

“Dottoressa Lorenzi, può farmi la cortesia di correre in ospedale e far analizzare il contenuto?” Nei suoi pantaloni finta pelle dorati che fasciavano un sedere di tutto rispetto, Jennifer, senza dire una parola si avviò a passo lesto e James la osservò desiderando di fare altro in quella serata che aveva preso una brutta piega.

“Chi è il cuoco?” domandò a uno dei camerieri.

“Rosario Annibali. Lavora qui da quindici giorni è appena uscito di galera.”

“Interessante. Chi ce lo aveva messo in galera?”

La moglie di Palmieri si alzò di colpo: “E’ stato lui!! E’ un delinquente incallito, mio marito lo fece condannare tre anni fa per tentato rapimento.”

Il cuoco, scortato da Augusto, entrò in sala ancora con il grembiule legato in vita, sporco di sugo, di olio e di grasso. Era un uomo dalla statura imponente, con un paio di baffi che coprivano le labbra carnose e gli occhi bovini sporgenti. James deglutì alla vista del presunto assassino, un po’ perché la sua ernia, dopo ciò che aveva ingurgitato, si era risvegliata di soprassalto e ora la sentiva cantare il Va’ pensiero, un po’ perché con una gamba fuori uso si sentiva indifeso come il capriolo con i carciofi. Dopo circa un’ora Jennifer Lorenzi riapparve con le analisi delle fettuccine che confermarono presenza di stricnina. Il veleno aveva dunque ucciso il procuratore Palmieri tutto stava a individuare chi ce lo aveva messo. Rosario Annibali venne messo sotto torchio per tutta la notte, mentre gli ospiti del ristorante si erano addormentati con la testa sui tavoli ancora apparecchiati. Annibali giurò e spergiurò di essere innocente, fino a prova contraria poi, l’occhio sempre vigile di James, si imbatté sul volto compiaciuto della signora Palmieri. La moglie del procuratore, dopo un primo apparente stato di ansia, se ne stava beatamente appisolata con la testa appoggiata al muro e sembrava sorridere. Forse sognava di essere ancora fra le braccia del marito pensò James. Lasciando l’Annibali a battere i pugni sul tavolo mentre ribadiva la propria innocenza, il vice ispettore Calamaretti, senza chiedere il permesso a nessuno, iniziò a rovistare nella borsa della Palmieri e, casualmente, trovò un barattolino semi vuoto di pillole. Lesse il bugiardino e capì all’istante che Rosario Annibali era sul serio innocente, questa volta. Venne fuori che Elide Palmieri soffriva da tempo di infiammazioni tendinee e che il suo osteopata le aveva prescritto un medicinale con un basso contenuto di stricnina. Approfittando del fatto che Gualtiero si era allontanato per recarsi in bagno, la sciagurata donna aveva polverizzato le pasticche e ne aveva condito le fettuccine ai funghi, morale: Gualtiero Palmieri era schiattato nel giro di pochi minuti.

Movente? Uno dei più banali della storia dei matrimoni: Elide Palmieri non sopportava più il marito ma chiedendo il divorzio avrebbe dovuto rinunciare alla vita agiata a cui si era abituata da molto tempo, la soluzione più rapida sarebbe stata quella di una morte non sospetta in un ristorante gremito di gente. Il classico colpo apoplettico.

“Come ha fatto a scoprirmi?” Chiese stupefatta rivolta a Calamaretti.

“Dal suo sorriso beato, signora Palmieri e dalle pillole trovate nella sua borsa che contenevano il veleno.”

Quella sera la cena con la dottoressa Lorenzi non era andata come si sarebbe aspettato: ristorante poco elegante, cibo pessimo, anche se Jenny pareva aver gradito molto e, per finire, omicidio con cadavere inzuppato nelle fettuccine; notò però che la dottoressa lo prese sottobraccio e lo aiutò ad uscire dal locale dopo l’arresto della signora Elide, gli stampò uno schioccante bacio sulle labbra esordendo: “Sei un genio James!”  Il vice ispettore Calamaretti si era appena fidanzato? 

Tutti i racconti

3
6
19

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
28

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
51

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
30

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
30

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
27

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
27

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
27

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
37

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

Torna su