LINGUAGGIO CIFRATO

In paese tutti avevano notato che i tre si radunavano il mercoledì pomeriggio alle 17,30 presso la cabina di distribuzione del gas circa duecento metri fuori dal confine occidentale del borgo. Il viso esprimeva concentrazione, bisogno di dare contezza alle parole. Andrea, Luigi e Antonio parlavano senza fretta e a voce bassa Qualcuno insinuava la pericolosità di quell’incontro che non rispettava il canone: parlare a voce alta in trattoria davanti ad un bicchiere di vino coinvolgendo gli altri avventori, meglio se tra questi si trovava per caso Marisa che avrebbe provveduto istintivamente a diffondere ipotesi opportunamente “bonificate” a tutti i residenti.

Marisa schiumava da tempo per la rabbia. Doveva sapere; Antonio era il suo primo cugino, quello che le aveva insegnato a saccheggiare il fico in piazza e con il quale aveva vinto ben due campionati regionali di ballo liscio. Non era da lui quest’ermetismo. Affrontarlo poteva essere controproducente conoscendo il suo carattere spinoso. Coinvolgere le compagne di Luigi e Andrea? Poi sarebbero andate in chiesa a confessarsi e addio a ogni verità.

Non le rimase che rivolgersi ai carabinieri. Conosceva il comandante della stazione poiché frequentava la moglie Andreina, donna a suo giudizio insignificante ma incline a seguirla nella caccia alle dicerie. Abilmente insinuò tra i suoi pensieri questo fatto di cronaca che certamente il marito stava seguendo. Era doveroso seguirne l’evolversi. Non si doveva permettere che simili comportamenti celassero la presenza di ragazze extra-comunitarie. Era l’ossessione di Marisa dopo che il marito cinque anni prima era scappato con una sud americana che si prostituiva sulla provinciale, quattro chilometri fuori dal borgo. Adesso dov’era? Sarebbe tornato? Come gliel’avrebbe fatta pagare?

Il tenente Mario Schitti conosceva i fatti ma non era intenzionato ad andare a fondo: la sua preoccupazione era la presenza saltuaria di un noto spacciatore nel territorio comunale. Era un paese popolato per lo più da anziani; tutti pensionati tra i quali la droga più diffusa e pericolosa era il “bianco” tra le undici e le venti. Qualcuno aveva in antipatia la sua uniforme, memore delle proteste e degli scioperi del ’68 e non mancavano certo gli incontri per manifestarla. Tutto qui. Faceva il possibile per congelare la situazione almeno per i prossimi due anni; poi l’aspettava la pensione e altri si sarebbero fatti carico di decisioni difficili. La moglie quasi quotidianamente gli riportava sedicenti ansietà dei cittadini. Non voleva sentirsi complice delle isterie di un sua amica. Non poteva chiedere ai suoi uomini una sorveglianza fondata sul nulla. Niente ausili tecnologici senza denunce. Al comando l’avrebbero degradato se avesse dato rilevanza al caso.

Un giorno era al bar della fermata dell’autobus ed entrano Luigi e Andrea; era in abiti civili e non è riconosciuto. I due bevono un calice di “bianco”e parlano senza particolari cautele:

-allora, questi ultimi sette giorni?

-io ho ben tre quattro più due. E tu?

-io sono fermo al mio quotidiano tre più tre. Ma non sto bene. Ho bisogno anch’io di un quattro più due.

-hai notizie da Antonio?

-anche lui è fortunato come te: tre quattro più due.

-cosa ne dici: continuiamo con questo dosaggio?

-aspettiamo ancora un paio di settimane; poi eventualmente aumentiamo la dose. Sentiremo cosa ci dice Greta.

-ci aggiorniamo mercoledì. Tu pensi che arriveremo a sei piene?

-devo, voglio arrivarci. Ne ho troppo bisogno.

E’ un linguaggio cifrato ragiona Mario Schitti. L’intuito e l’esperienza gli dicono tuttavia che non c’è niente di particolarmente pericoloso in quello che ha sentito. Emerge una sensazione propensa ad avallare qualcosa legata all’età, alla condizione umana. Dietro quel nome femminile, tuttavia potrebbe celarsi una specie di santona che inganna gli ingenui con promesse di eccezionali prestazioni sessuali. Potrebbe essere l’inizio della diffusione di una nuova droga. Primo passo: un’indagine di tipo finanziario. Ci sono movimenti

strani o eccezionali di contante? La fonte più attendibile sarebbe proprio Marisa: lei sa tutto di tutti. Guai a lui però se la coinvolge: non sarebbe commendevole per la sua etica professionale. Per scavare bisogna avere l’autorizzazione di un giudice e l’approvazione del comando. Cassato.

 

 

Secondo: una chiacchierata con il medico del paese. Assolutamente casuale, però……

L’occasione arriva il giorno in cui bisogna pianificare la sorveglianza per la festa del patrono. I responsabili sono riuniti nell’ufficio del sindaco. Mario si è posto vicino al dottor Giuseppe Nicolai. Le loro posizioni politiche sono agli estremi. Non ci sono mai state scintille ma la reciproca ostilità è evidente.

-Dottor Nicolai, buon giorno. Sono state segnalate particolarità nel nostro distretto?

-Che cosa intende per particolarità?

-Qualsiasi cosa possa aprire la strada alle nuove droghe. Crack tanto per citarne una.

-L’unica droga qui è il vino bianco. Oltretutto di pessima qualità. C’è un diffuso piccolo alcolismo come si chiama in gergo molto pericoloso e sottovalutato per i suoi danni. Il più immediato è l’insonnia, cosa di cui soffre buona parte della popolazione maschile ultrasessantacinquenne.

-Cosa si può fare?

-Si può cominciare a chiudere il bar della fermata dell’autobus perché vende veleno. Il suo vino è schifoso, non si riesce a sapere come se lo procura. Poi bisogna sensibilizzare in modo appropriato la popolazione magari coinvolgendo il curato. Poi bisogna sfatare il mito che la sonnolenza di un bicchiere di vino in più può regalare una notte di tutto riposo. L’alcol può innescare il circuito perverso che lega il sonno alla sua assunzione. Per paradosso in alcuni soggetti alcol e insonnia possono coesistere per cui si è obbligati a ricorrere a farmaci pesanti da usare sotto stretto controllo medico. Per mia fortuna adesso ho una collega, la Dottoressa Greta Simoni presso la sede provinciale di assistenza per le malattie psico-sociali, che è specializzata nel trattamento di queste patologie con particolare cura per l’insonnia. Un anziano ne soffre già per definizione se poi si aggiunge anche questo veleno…..

-Questa dottoressa ha uno studio suo?

-Sì. Qualche nostro concittadino usufruisce delle sue cure con buoni risultati. Lentamente diminuisce l’alcol e aumentano le ore di sonno “sano”. Qualcuno può avere notti con quattro ore continue di sonno, poi una breve interruzione, infine altre due o tre ore di riposo senz’altro tonificanti per la pressione arteriosa e per piccoli disturbi cardiaci o digestivi. Se dopodomani passa nel mio studio verso le diciotto, gliela farò conoscere. L’ideale sono sei ore continue con la scomparsa dell’intervallo. Tra loro c’è una specie di gara per chi sarà il primo a raggiungere l’ambito traguardo delle “sei piene” come dice Greta.

-Adesso il discorso si allarga ed esula dal mio ambito.

-Tranquillo tenente: Greta è una vera professionista molto capace e preparata. Se avrà spazio, porterà benefici. A tutti.

Adesso quel linguaggio così criptico diventa palese e il tenente Schitti si rende conto che tra qualche anno potrebbe anche lui entrare nel novero di chi si alza nel cuore della notte per rivivere un passato al quale non può ovviare. Al comando regionale hanno un programma per la tutela delle professionalità dei pensionati dell’arma. Chiederà di farne parte. Sarà una lotta durissima con la moglie che immagina la vecchiaia un’ineluttabile attesa in una piccola casa con un ancor più piccolo orticello. Come dicono i francesi? A la guèrre comme a la guèrre.

 

Tutti i racconti

2
4
25

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
12

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
16

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su